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ANALISI INTERMARKET: 22 gennaio 2007
EQUITY:
Il solito ns. benckmark (S&P500) continua nella sua fase di lateralità, mantenendo la divergenza con l’RSI. Confermo tutto quanto detto in precedenza. Aspettiamo uno sblocco della lateralità posta tra 1407 e 1432 per poter definire un nuovo trend per la borsa. Una piccola curiosità, che potrebbe diventare importante. Utilizzando l’analisi di DeMark definita “Sequential” possiamo notare che lo S&P ha raggiunto il 13 movimento del Countdown e quindi dovrebbe trovarsi con un trend in fase di progressivo indebolimento (sintetizzo e semplifico in modo quasi esasperato, se vi interessa un approfondimento o un confronto di idee, sono a disposizione).
BONDS:
Analizzando il Bund tedesco, notiamo che progressivamente ci stiamo avvicinando al minimo precedente posto a 114.57. Fino ad allora manterrei lo short. Mercato sempre poco interessante.
VALUTARIO:
La debolezza dello Yen potrebbe non essere finita. Il rimbalzo (sulle aspettative di un rialzo di tassi che poi non è arrivato) si è rapidamente sgonfiato ed oggi siamo di nuovo sui minimi precedenti (area 158). Meglio aspettare prima di prendere posizioni su una delle più interessanti opportunità sul mercato valutario. In merito al cross € vs $, come previsto, area 1.29-1.295 ha respinto il $ rimandandolo in zona 1.30. Eviterei in questo momento la valuta americana.
COMMODITIES:
Confermo quanto detto sul petrolio nei precedenti post. A sostegno del tutto, negli USA è arrivato il grande freddo ed in Europa sembra che avremo un brusco abbassamento delle temperature. Il rimbalzo del WTI e Brent potrebbe quindi prendere forza, non solo sulle news in arrivo, ma anche per una serie di fattori tecnici. Sembra di essere in una fase di esaurimento
con volumi in forte crescita, RSI in divergenza e candlestick interessanti. Sarà importante, a questo punto, vedere l’esito del DOE di dopodomani. Fondamentale la tenuta dei minimi registrati ulteriormente. La loro eventuale rottura catapulterebbe il WTI a quota 47 $. Questo scenario non è isolato, ma va ad interessare anche molte altre materie prime che nelle
ultime settimane sono letteralmente crollate, quali la cugina prima del petrolio, ovvero il Gas Naturale, o il rame. Sempre interessante l’oro, anche se ora si trova a contatto con una resistenza dinamica prima (635) e statica poi (650). Dal comportamento del metallo a questi 2 livelli, dipenderà l’operatività. Come sempre sono a disposizione per chiarimenti.