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ANALISI: bene la BCE, ma ora tocca alla politica. Ed è alert su educazione finanziaria.
Le mosse di Draghi hanno (giustamente) portato un po’ di euforia sui mercati vista la dimensione dell’iniziativa che in molti definiscono QE3, o ancora QQE europeo, o “Super Bazooka”.
Ma poi, se avete notato, l’euforia è andata scemando. La domanda che gli operatori si pongono è la seguente: ma se il cavallo non bene, a che può servire tutta questa liquidità?
In realtà qualcosa muove di certo, viste le condizioni estremamente favorevoli. Che i benefici finiscano poi TUTTI nell’economia reale, questo è tutto da dimostrare. Anzi, sicuramente NON sarà così, in quanto le prime a guadagnarci saranno le banche, quelle più grandi e solide. Come sempre.
Però è anche vero che con questa mossa, Draghi ha fatto tutto quello che doveva fare. Ora la parola passa alla politica, altrimenti la manovra sarà “zoppa” e poco efficare.
Ed è per questo che trovo corretto quanto detto recentemente da Ignasco Visco (BankItalia) in un’intervista a “IlSole24Ore”.
Le misure straordinarie varate dalla Bce nei giorni scorsi «servono a comprare tempo» affinchè «la politica faccia le riforme sia sul lato degli investimenti che dando opportunità alle imprese di crescere e creare occupazione».
Esatto, la Bce ha comprato ancora del tempo. Ma ora tocca alla politica. Problema: siamo certi che la politica sarà efficace? Risposta: ma per favore… come è possibile pensare a questo in un ambiente guardando al’Eurozona dove ci ritroviamo con un ambiente così frammentato?
Secondo Visco in Europa «c’è un problema politico di discussione al riguardo. Draghi fa la politica monetaria ma non la fa da solo», e le ultime mosse di Francoforte «servono a comprare tempo perchè la politica prenda le decisioni» necessarie per far ripartire l’economia. «C’è problema di domanda in Europa – ha spiegato il governatore nella lezione al liceo romano – mentre nel mondo non c’è un problema di domanda, come dimostrano le nostre esportazioni. E c’è un problema di crisi del debito sovrano: il dubbio che è venuto a molti risparmiatori nel mondo è se alcuni paesi europei pagheranno questi debiti». Per affrontare il problema sarebbero necessarie «le riforme strutturali e un aumento della capacità di spesa, che però in Italia è difficile perchè il debito pubblico è molto alto».
Et voilà. Bravo Visco. O meglio, complimenti per la coerenza, in quanto in molti queste cose le possono anche pensare ma non le dicono. Però rispecchiano la verità. Problema politico in Eurozona, ma anche problema di domanda in Europa. E poi problemi sui debiti. Cavolo, mi sento figo, sono cose che sto discutendo con voi da mesi. Sto ovviamente scherzando, sono quasi ovvietà ma difficilmente vengono così chiaramente illustrate.
(…) Ma la cosa veramente «importante» è l’educazione finanziaria, ha ricordato il Governatore, e «andrebbe fatta mirata anche agli adulti: In Italia il livello è molto basso come il livello dell’istruzione» tout court. Visco cita un vecchio studio dell’Ocse: «Su 100 adulti italiani 72 sono analfabeti funzionali, cioè sanno leggere e scrivere ma non sanno vivere nella società». (…)
Educazione finanziaria per generare la consapevolezza. Per questo spero di dare, nel mio piccolo, un contributo alla causa. Ma sono chiaramente d’accordo con Visco. Lo vedo tutti i giorni, anche solo dalle email che spesso ricevo da “investitori traditi”. Ed è incredibile come sistematicamente capitino ciclicamente sempre gli stessi episodi. La storia a volte non insegna proprio. Ma è anche vero che se non si mettono le basi, la casa della cultura finanziaria non può stare in piedi.
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guarda che non è mica solo nel sistema finanziario. L’ ignoranza ripaga sempre lo Stato. Pensa a cosa insegnano a scuola: INSEGNANO A SPECIALIZZARTI IN UNA COSA. L’ Avvocato sulla Legge, l’ Architetto sulla tecnica, etc. Fuori dal loro ambito….IL NULLA. Questo serve a indirizzare le scelte (magari tramite la pubblicità) e portare beneficio agli interessi di qualcuno (Ad esempio: la casa di proprietà: il sogno dell’ Italiano…col cazz……); ma soprattutto serve a creare un popolo di NON ROMPISCATOLE. Perchè più le persone sanno di vari argomenti più sarebbe difficile manovrarle. Beata consapevolezza.
personalmente credo che Visco (e la Consob) farebbero bene a stare zitti dopo quello che non …. hanno fatto…. per evitare il fallimento delle ben note quattro banche che ha scombussolato l’immagine di tutto il sistema bancario nazionale. Qui ci dimentichiamo di dire che il signore sopra menzionato era a conoscenza delle situazioni finanziarie delle 4 banche da anni e non hanno fatto nulla per intervenire. Il problema si aggrava perché ci sono altre banche in situazioni analoghe; avete voi notizie che ci sia qualche intenzione di intervenire in proposito ?????
E’ il sistema che vuole i popoli finanziariamente analfabeti. Meno la gente e’ consapevole, e piu’ le banche fanno profitti.