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ALERT MERCATO LAVORO: barometro per economia e mercati

Scritto il alle 14:00 da Danilo DT

L’attenzione degli investitori si è spostata dai timori inflattivi verso una nuova incognita: l’andamento del mercato del lavoro.

Se fino a pochi mesi fa l’inflazione era la protagonista indiscussa degli scenari economici, oggi è il numero di occupati a tenere col fiato sospeso trader e analisti.

Un Segnale di Allarme?

I recenti dati sul tasso di disoccupazione hanno mostrato un’inversione di tendenza, passando da una fase di costante diminuzione a una di lenta ma inesorabile crescita. Storicamente, questo tipo di dinamica ha spesso anticipato periodi di recessione e contrazioni dei mercati azionari. (vedi post precedente cliccando QUI).

Tuttavia, è fondamentale sottolineare che la situazione attuale presenta alcune peculiarità. L’aumento della disoccupazione sembra essere in gran parte legato all’incremento della forza lavoro immigrata, piuttosto che a una diminuzione della domanda di lavoro da parte delle imprese.

Il Biforcamento delle Attese

Il rapporto sul mercato del lavoro di agosto è destinato a fornire indicazioni cruciali sull’andamento futuro dell’economia. Le attese degli analisti sono molto frammentate, con stime che oscillano tra un forte aumento e una sostanziale contrazione del numero di posti di lavoro creati.

Scenario Ottimistico: Un dato superiore alle attese potrebbe essere interpretato come un segnale di resilienza dell’economia e ridurre le probabilità di ulteriori tagli dei tassi di interesse da parte delle banche centrali.
Scenario Pessimistico: Al contrario, un dato debole potrebbe rafforzare le preoccupazioni sulla recessione e spingere gli investitori a cercare rifugio in asset più sicuri.

Ma a questo punto la domanda che vorreste pormi potrebbe essere la seguente. Perchè ci dobbiamo preoccupare così del mercato del lavoro anche nel breve termine?

Il mercato del lavoro è un indicatore fondamentale dello stato di salute dell’economia. Quando le persone sono occupate e hanno un reddito stabile, tendono a spendere di più, sostenendo così la crescita economica. Al contrario, un aumento della disoccupazione può innescare una spirale deflattiva, con ripercussioni negative su imprese e consumatori. Discorso magari banale ma logico che aiuta a capire le dinamiche dei consumi.

Dinamiche che quindi hanno un impatto diretto sui mercati finanziari. Ad esempio, un aumento della disoccupazione può portare a una riduzione dei profitti aziendali, con conseguente calo dei prezzi delle azioni.

Quindi occhio al dato in uscita oggi. Bloomberg stima è centrato attorno alle 165 mila unità di Non Farm Payrolls.

  • Sotto le 100 mila unità aumenta la possibilità anche di un taglio FED pari a 50 punti base il prossimo 18 settembre. Le logiche sarebbero per uno scenario più “hard landing” con quindi volatilità sui listini e scenario risk off con rifugio negli asset safe haven.
  • Viceversa oltre le 200 mila unità ci sarebbe un sospiro di sollievo e il quadro “soft landing” sarebbe pienamente confermato con una FED meno aggressiva in ambito politica monetaria.

Il post di stamattina ci ha messo un po’ di paura. Oggi avremo la conferma oppure il messaggio di scampato pericolo. Detto questo però faccio una provocazione. Quanto è già l’invasiva l’IA sui dati del lavoro e quanto può essere compensativa, soprattutto ragionando in ottica Wall Street? il grafico qui sotto è veramente eloquente e preoccupa perchè va tutto bene ma non si vive di sola IA.

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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1 commento Commenta
pistarr
Scritto il 6 Settembre 2024 at 16:47

Sorry, dato negativo, … per te

142.000 non farm payrolls sta circa alla metà del tuo range usato per esempio 100.000/200.000 …. evita l’hard landing del sotto 100.000 ( e la borsa sarebbe scesa molto..)
evita un surriscaldamento eccessivo sopra i 200.000 e anche qui la borsa sarebbe scesa perchè i tagli tanto attesi si sarebbero comunque diluiti nel tempo mentre i mercati li hanno già prezzati come imminenti …ennesimo segnale di allarme inutile ….ma prima o poi succederà qualcosa e qualcuno sarà preparato ( al ribasso) e che importa di chi ha colto il totale recupero dello storno del 10% di qualche settimana fa col ritorno dei listini ai massimi precedenti? diresti doppio massimo ?? , può darsi benissimo ma bisognava segnalarlo adesso e non allarmare e responsabilizzare tanto prima

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