in caricamento ...
AIUTO! La borsa sta per CROLLARE? Evviva la BORSA!
Quello dei mercati finanziari è un vero dilemma. Si perché oggi è veramente difficile poter prevedere che cosa accadrà nel breve periodo, sopratuttto in questo contesto storico. E nel lungo periodo? Ovvio, si, sa, saremo tutti morti. Ma allora a che serve questo blog? A cosa servono queste analisi?
Ieri ho pubblicato questo articolo, in cui illustravo una strana analogia tecnica tra l’indice borsistico oggi e l’andamento dello Spoore nel primo dopo guerra. Ovvio, si parla di mondi molto diversi, di mercati che hanno veramente poco in comune a livello di volumi, struttura, sostanza, ecc.
Ma allora perché considerare quel grafico? Semplicemente perché oggi, a muovere le dinamiche dei mercati non sono solo i fondamentali di breve ma le previsioni, le aspettative, le speranza per il futuro. Ma non solo. Ricordate cosa vi ho detto dei flussi finanziari? Valanghe di denaro che si riversano prima di qua, poi di là e…dove si posano, muovono e non di poco. Ringraziamo ovviamente il sistema che ha generato una valanga di liquidità ed ha creato questa MEGA BOLLA. Ma attenzione, il mondo della finanza è strutturato in modo tale da “provare” a far sopravvivere ancora questa bolla per un po’.
Finchè non capiterà un qualcosa che farà scattare un nuovo lungo viaggio dei flussi finanziari, e chi lo sa…che magari ritorneranno da dove erano venuti, ovvero dal mercato obbligazionario.
Un grafico però ve lo voglio postare per farvi capire quanto i fondamentali, quando il momentum è positivo e il sentiment “tira”, servono a poco, sopratutto se analizzati su chiave storica. (ed ecco perchè occorre sempre equilibrio nelle scelte di investimento e MAI innamorarsi…).
Questo grafico vi racchiude alcuni dei più importanti indicatori fondamentali che vanno a sottolineare la sopravvalutazione del mercato.
- The Crestmont Research P/E Ratio (more)
- The cyclical P/E ratio using the trailing 10-year earnings as the divisor (more)
- The Q Ratio, which is the total price of the market divided by its replacement cost (more)
- The relationship of the S&P Composite price to a regression trendline (more)
Tutti e vi dico TUTTI ci dicono la stessa cosa. MERCATO SOPRAVALUTATO. E allora? Che succede se la politica Trump si dimostra coerente, quantomeno nelle intenzioni, a quanto detto in campagna elettorale nel breve periodo? Cosa accade se il momento di reflazione continua ed il mondo si “Illude” che siamo veramente tornati ad un regime di crescita? Che accade se il mondo bancario anche italiano trova dei palliativi o delle soluzioni, e tenta un percorso di riassetto? O ancora cosa capita se si scopre che le elezioni in Francia saranno la conferma che l’Euro non può morire?
Potrebbe succedere che la bolla continuerà a gonfiarsi. Lo dice il grafico stesso.
Guardate il 2000. Come vedete gli indici di sopravvalutazione hanno ancora corso un bel po’… E poi…. Ok, si sono sgonfiati. E noi lo sappiamo che prima o poi questo avverrà. Ma quando? Ecco quindi la missioni di questo blog.
E mi spiace che in molti non l’abbiano ancora capito.
Io cerco di dirvi tutte le anomalie di questo mercato, e nel post sopra citato anche qualche elemento positivo. Poi però è OVVIO che le dinamiche che muovono i mercati non solo quelle empiriche (nel breve periodo) del PE di Shiller (ne ho citato uno come esempio). Ma è il TIMING.
Quindi, cari amici, lo ripeto per l’ultima volta. CONSAPEVOLEZZA. E se già siete consapevoli di quanto sta accadendo siete già buon punto.Poi sul timing, magari facendo un’analisi con le proiezioni di Elliott o ancora seguendo Gann o Fibonacci, potreste anche trovare dei buoni appigli che vi regaleranno delle teorie che, poi, però necessiteranno non solo di un calcolo proporzionale ma di un contesto di mercato che cambia.
Non so se finalmente mi sono spiegato. In caso contrario…tra uno sciroppo ed un antibiotico, io sono qui.
STAY TUNED!
(Clicca qui per ulteriori dettagli)
Segui @intermarketblog
Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
(Se trovi interessante i contenuti di questo articolo, condividilo ai tuoi amici, clicca sulle icone sottostanti, sosterrai lo sviluppo di I&M!). E se lo sostieni con una donazione, di certo non mi offendo…
ma se uno ha dei soldi da parte, che cazzo gliene deve fregare di cercare il 5% rischiando il 25% ? ma si rilassi, si goda la vita, aspetti un momento migliore. Ma che ci vuole, un esercito di psichiatri ?
Ma vuoi mettere? l’emozione del gioco, come al casino, il rosso e il nero….
Carissimo nimbro, su quei prodotti ovviamente bisogna fare delle distinzioni. Ma non facciamo l’errore di sottovalutarne il rischio. IL 5% non è affatto garantito (nel senso che se le cose non vanno bene, erodono il capitale) e se arriva l’inversione, capirai che oggi, un 5% comporta un rischio non proprio risibile.
Io personalmente sono molto preoccupato dalle dinamiche che comandano i mercati finanziari oggi. E credimi, non è un +0.3% di PIL o ancora un inflazione che va a target a cambiare la tendenza….
Grazie io personalmente sostengo che alla gente è più facile metterlo in quel posto piuttosto che in testa ma irrazionalità è spesso devastante.
Danilo, i tuoi articoli sono sempre molto ben fatti e li seguo con grande interesse ed ammirazione.
Se posso, mi permetterei solo una piccola critica: che senso ha continuare ad urlare “al lupo al lupo”, quando questo mercato potrebbe continuare la sua ascesa altri 3-4 anni?
L’analogia con il 2000 (nel grafico dei valori medi dei quattro indicatori) è evidente, e mostra proprio che non siamo neanche troppo tirati se ci si rapporta a fine anni 90.
Ma qui la “bolla” dove sarebbe? I soldi sono gratis da anni e questi ne fanno solo buon uso…
Le aziende USA distribuiscono utili e dividendi: quale catalizzatore potrebbe portare ad una inversione di tendenza? Il rialzo dei tassi USA? Ma quella è una barzelletta sui livelli del closing del Milan con i Cinesi….
con rinnovata stima
L.
ciao Danilo, sempre prezioso come sempre.
Concordo pienamente con te che l’anomalia potyrebbe durare ancora ma, quello che personalmente mi lascia alquanto perplesso, è il clima di inconsapevole adattamento dei risparmiatori alla situazione che si è venuta a creare.
Per spiegarmi meglio il risparmiatore trova perfettamente normale ricevere, da un fondo bilanciato, cedole annue del 5%, e, al momento attuale, vedere rivalutato anche il conto capitale, non ritiene possibile assistere ad una inversione dei mercati azionari e, purtroppo, tutto questo porta ad una continua sottovalutazione dei rischi.
Se i mercati azionari dovessero, provocazione, crescere all’infinito tu potresti evitare di scrivere i tuoi commenti sul blog, io potrei evitare di fare il mio lavoro di consulente finanziario e, alla fine, si sarebbero create le basi per il migliore dei mondi possibile.
L’arricchimento collettivo.
Ritengo, ma è una annotazione puramente personale, che sia molto più rischiosa la situazione di adattamento passivo alla situazione piuttosto che il clima di euforia che si è venuto a creare a fine degli anni 90.
Il tacchino, dopo cento giorni in cui gli viene dato regolarmente da mangiare, non si aspetta che verrà un giorno in cui gli tireranno il collo.
Con rinnovata stima. Nimbro