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ALERT: la borsa USA sta per crollare?

Scritto il alle 15:14 da Danilo DT

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Uno sguardo agli indicatori che possono anticipare la crisi delle borse: VXV-VIX, Cboe put call ratio, short interest, E-Mini Long Position sullo SP500

Meglio sarebbe dire che gli operatori non si preoccupano, in particolar modo quelli professionali.
Anche se la macroeconomia USA dà segnali di frenata, ed i risultati sul mondo del lavoro dei giorni scorsi di illustrano un quadro occupazionale meno positivo che in passato, ho notato che in ambito di posizioni short, il quadro di mercato, al momento , non è cambiato un gran che.
O meglio, se le cose non vanno poi così bene, sembra non essere un problema. E questo esito non fa altro che dare ragione alla mia teoria che prevede la volontà di tendere ad un ”appiattimento” del sistema.
Partiamo dal primo indicatore che voglio proporvi. Assieme ad un “banale “ grafico dell’indice benchmark SP500, ho messo il grafico del differenziale tra il valore del VXV (contratto del VIX a 3 mesi) e il VIX spot.
Un aumento del VIX a tre mesi (VXV) significherebbe che gli operatori tendono a coprirsi dal rischio correzioni. Invece ecco cosa accade.

SP500 vs VXV-VIX

vxv-vix-spxCome vedete la situazione appare tranquilla. Anzi, con l’indice sui massimi, il differenziale NON è sui massimi. Segnale di calma. Apparente calma? Beh, questo non possiamo saperlo. Certo è che il mercato, in questo momento ha fiducia probabilmente anche sul comportamento “passivo” della FED e gli operatori tendono a non coprirsi dal rischio correzione.

Secondo grafico. Oltre al VIX, che come vedete è piatto come una sogliola e stabile nella parte bassa del range (area 13-15) trovate il solito SP500 e anche lo Short interest total US Market.
In indice che ci illustra il totale delle posizioni short sul mercato azionario USA. Direi che il grafico è eloquente. Addirittura la posizione degli shortisti è molto diminuita rispetto agli standard.

Short Interest Total US Market

short-interest-total-us-marketQuindi, mi direte voi, la speculazione si è spostata tutta sul LONG. In realtà no. E la conferma ce l’abbiamo dalle Net Long Position sullo SP500.
Come potete vedere, sono progressivamente, in modo più che proporzionale rispetto all’andamento dlel’indice SP500, ma oggi siamo pur sempre sulla parte alta della trendline. Quindi significa che LONG si ma con maggiore moderazione rispetto ad un paio di anni fa, ma pur sempre ai massimi degli ultimi 2 anni.

E-Mini Long Position SP500 Index Futures

e.mini-net-long-futures-spxNon mi accontento e vado oltre, e cerco ancora un’altra conferma.
CBOE Put Call Ratio.
Un indicatore che mette a confronto (rapporto) il volume delle opzioni PUT (ribassiste) negoziate con quelle delle opzioni CALL (rialziste). In linea di massima, quando l’indicatore supera l’unità, significa che c’è un eccesso di pessimismo. Sotto invece area 0.45 – 0.40 vale il discorso inverso.
DOMANDA: quanto vale il CBOE Put Call Ratio? 0.59.
Eccesso di pessimismo? Ma assolutamente no- Eccessi di ottimismo? Non ancora, nel senso che siamo…nella terra di mezzo, quindi in posizione ancora “difendibile” che conferma tutto quanto detto prima.

CBOE Put Call Ratio vs SP500

cboe-put-call-ratioQuindi la morale appare molto chiara. La borsa non sta preparando nessun crollo, non ci sono i presupposti in questo momento, e il mercato NON si aspetta nulla di tutto ciò. Solo un evento inatteso potrebbe cambiare le carte intavola. Ma al momento tutto, sembra, sotto controllo.

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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14 commenti Commenta
albertopletti@gmail.com
Scritto il 7 Giugno 2016 at 15:57

Che la borsa non stia preparando alcun crollo al momento sembra condivisibile. Anche l’analisi tecnica dice che si va long. Però se ci mettiamo la brexit eventuale, qualche cosa può andare di traverso. E questo può accadere o non accadere con la stessa percentuale di probabilità. Comprare in borsa è sempre una scommessa: ora forse di più: è come tirare in aria una moneta. O no?

Scritto il 7 Giugno 2016 at 16:00

<a href="mailto:albertopletti@gmail.com">albertopletti@gmail.com</a>@finanza,

La cosa interessante è proprio questa. L’elemento Brexit è unt assello pericoloso ma…non rappresenta un problema, per ora. E’ come se glioperatori fossero convinti che in “zona Cesarini” ci sarà una forte pressione per il NO. E alla fine sarà Brexin

albertopletti@gmail.com
Scritto il 7 Giugno 2016 at 16:20

Sembra proprio così. Però comunque non so proprio come finirà.
Da­ni­lo DT,

lorepi
Scritto il 7 Giugno 2016 at 16:23

<a href="mailto:albertopletti@gmail.com">albertopletti@gmail.com</a>@finanza,

Caro Alberto,
se parliamo di analisi tecnica, se parliamo di SP500….sarebbe il caso di fare dei distinguo.
Breve periodo: LONG
Medio periodo: sarà LONG se venerdì sera l’ indice chiuderà sopra 2111,05
Lungo perido: sarà LONG se la chisura settimanale sarà sopra 2134,72
Per rientrare LONG si può anticipare entrando alla rottura (chisura settimanale) di 2134,72 oppure, forse meglio, attendere una settimana in più per verificare che non sia una falsa rottura. Per chiudere gli short invece…niente settimana in più: si chiude e via!

lorepi
Scritto il 7 Giugno 2016 at 16:28

Nel frattempo godiamoci il minimo storico del rendimento del decennale tedesco 0,058….mi domando come faranno le piattaforme quando andrà sotto zero! Saranno tarate per questo????

albertopletti@gmail.com
Scritto il 7 Giugno 2016 at 16:35

Hai ragione Lorepi! Bisogna essere precisi.

Per il decennale tedesco, chi ha soldi e tempo da attendere… perchè non si mette short sul bund?
lo­re­pi,

albertopletti@gmail.com
Scritto il 7 Giugno 2016 at 16:36

Però se guardiamo la sterlina e la borsa di Londra forse non sembra che sia tutto deciso per ciò che riguarda brexit.
Da­ni­lo DT,

rubicon
Scritto il 7 Giugno 2016 at 16:40

Danilo, ottima ed esauriente analisi.
Però, vorrei sapere com’era il mercato, gli indicatori che tu avevi detto, quando è successo il lehman moment (che può essere poi paragonato alla vicenda brexit, si, dai tanto mamma fed li salva…) e poi ad Agosto 2011 ..
grazie mille

corvaz
Scritto il 7 Giugno 2016 at 20:18

In attesa di un’altra correzione flash…

paolo41
Scritto il 7 Giugno 2016 at 21:25

mi sembra che la situazione sia alquanto nebulosa, non solo per noi, umili investitori, ma soprattutto per la Yellen e le altre banche centrali, incluso Draghi, che vorrebbero….. ma non possono perché la stagnazione ha connotati mondiali. Ha ragione Lukas quando dice che non si intravedono movimenti: solo qualche andamento sussultorio ma praticamente non si vedono cigni neri ( la Brexit può dare qualche scossone ma ad effetto limitato sul medio termine). A mio avviso bisogna aspettare le elezioni presidenziali USA per vedere qualche potenziale nuovo trend (sempre che non la spunti la Clinton).
E’ una stagnazione causata dalla sovra capacità produttiva e dalla riduzione di risorse sia nell’area produttiva che in quella dei servizi dove l’automazione e la digitalizzazione fanno… vittime… ogni giorno (esclusi i part-time a basso costo). Qualcuno ha ipotizzato che in USA sia stato raggiunto il livello di full employment…..
Dal punto di vista geopolitico mi sembra di vedere una volontà dell’occidente a combattere definitivamente l’ISIS ed ho l’impressione che la Russia farà di tutto per ridimensionare le aspirazioni/ambizioni di Erdogan anche con l’accordo di alcuni paesi occidentali (l’attentato di oggi puzza lontano un miglio e…… noi italiani in fatto di stragi politiche abbiamo riempito…… gli archivi dei tribunali). Ma non mi sembrano situazioni che possano avere grandi riflessi sull’andamento della finanza. Let see what will happen !!!!!!

pasolo
Scritto il 8 Giugno 2016 at 07:59

a vedere i dati sull’occupazione si direbbe che la recessione ed un crollo sono vicini ( come da grafico allegato )… a meno che non sia la stessa situazione del 1995, anche lì stesso segnale con l’sp500 laterale per tutto l’anno e poi boom long negli anni successivi.

lorepi
Scritto il 8 Giugno 2016 at 08:36

pasolo@finanza,
Qui laterale sarà dura…o si va sopra 2134 e quindi il mercato torna long con obiettivo area 2300 oppure si torna short.
Se il mercato tornerà long tornerà in voga l’ obiettivo pubblicato nel Febbraio 2015 (riallego il grafico di allora).

E quella che abbiamo vissuto nell’ ultimo anno e mezzo potrebbe essete semplicemente la spalla SX (completata tra Gennaio e Febbraio 2016) di un’ enorme testa e spalle ribassista con base in area 1810.
Continuo a ritenere che quei minimi a 1810 non siano li per caso e che, molto probabilmente, serviranno per qualche cosa in futuro. Se l’ eventuale rottura dei 2134 e il percorso verso i 2300 verrà fatto con volumi in diminuzione rispetto alla spalla sx (quidi rispetto ai mesi di Giugno e Luglio 2015) sarà un ulteriore campanello di allarme.
Per il momento attendiamo la rottura o meno dei 2134 e assecondiamo long il mercato ben consapevoli che i rischi da ora in poi sono centuplicati.

lorepi
Scritto il 8 Giugno 2016 at 08:44

Aggiungo un’ altra cosa importante. Qualora SP500 decidesse di proseguire al rialzo avremmo chiaramente un secondo minimo da cui far passare la trend line di lungo che sostiene il mercato e che passerà dal minimo dell’ Ottobre 2011 e del Febbraio 2016. Questa sarà la trendline che regolerà il mercato per i prossimi mesi.
Vediamo dove va l’ America.

pasolo
Scritto il 8 Giugno 2016 at 13:06

lorepi,

per anno laterale intendo a cavallo tra il 2015 e 2016 … quindi già fatto 😉

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