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Covered Bond: obbligazioni ancora per pochi
Visto che l’argomento potrebbe interessare anche altri lettori, rispondo pubblicamente all’email di Carlo che mi chiede lumi sui Covered Bond. In particolare, l’amico Carlo, vorrebbe comprarsi dei Covered Bond. Ma dice di avere qualche difficoltà.
Carissimo DT, ho letto spesso sui giornali notizie su emissioni bancarie chiamate Covered Bond. Da quanto mi risulta, i Covered Bond sono emissioni sicurissime (con tripla A di marito) e anche redditizie. Ho provato a chiedere alla mia banca un elenco di Covered Bond accessibili per noi risparmiatori. Ma il risultato è stato picche. E’ ostruzionismo oppure realmente non si possono comprare?
Innanzitutto diamo una definizione ai Covered Bond.
Covered Bond: definizione
Le obbligazioni garantite, definite anche covered bond, si basano sulla garanzia implicita che sta alla base della loro emissione. In altre parole, emettendo obbligazioni di questo tipo per finanziare un progetto (ad esempio la costruzione di un edificio), i frutti derivanti da questo progetto e le sue attività possono essere messi in liquidazione dai possessori di obbligazioni in caso di mancato rimborso di queste. Questi titoli risultano pertanto meno rischiosi delle obbligazioni non garantite con caratteristiche simili, e hanno quindi un tasso di interesse più basso. (fonte: Wikipedia )
La definizione di Wikipedia, se devo essere sincero, mi soddisfa solo in parte. MI permetto di integrare.
I covered bond sono obbligazioni emesse dalle banche, con una doppia garanzia. Infatti a garantire il debito c’è innanzitutto l’immobile sottostante e poi anche l’emittente styesso dell’obbligazione. Molti tendono a confondere i Covered Bond con le cartolarizzazioni di immobili. Il principio è simile, ma sono cose diverse in quanto nel caso della cartolarizzazione, il mutuo viene ceduto ad una terza società che provvede a cartolarizzare e a trasformare il debito in Bond.
In Italia i Covered Bond hanno preso piede da poco, mentre all’estero (USA e UK in primis) sono più che comuni. Il fatto che abbiano la doppia garanzia (immobile + emittente) li rendono molto ricercati dagli investitori, ma non privati (retail) bensì istituzionali.
Come mai? Semplice, perché al momento l’investitore retail non può accedere ai Covered Bond in quanto sono prodotti riservati agli istituzionali, con tagli minimo di 50.000 €. E per renderli “vendibili” ai privati si necessita di un’autorizzazione di Bankitalia e di un prospetto che venga autorizzato dalla Consob. Cosa che in futuro è più che probabile che avvenga, anche perché questi prodotti, arrivati tari in Italia, stanno prendendo generosamente piede nel nostro Bel Paese.
Classifica Emittenti Covered Bond
Ecco qui sopra una classifica dei più “generosi” emittenti di covered bond. Come potete vedere, le banche tedesche imperversano, seguite dalle francesi e dalle inglesi. Unicredit Group, la più anglosassone delle nostre banche, si piazza al 10° in un mercato che però ha enormi margini di sviluppo.
Certo è che se arriva l’autorizzazione di Bankitalia viene fatto un prospetto sposato dalla Consob per la vendita al retail, questo mercato acquisterà in Italia un peso enorme.
Però, al momento l’amico Carlo deve pazientare ed aspettare…
STAY TUNED!
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