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Si punta ai massimi periodali
Chiaro come il sole, il mercato non ne vuole sapere di correggere, almeno per il momento.
Sono diversi gli elementi che mi fanno pensare che l’intenzione sia quella di riportare l’indice S&P 500 ai livelli dei massimi precedenti. Non vi ripropongo il solito grafico dell’ SP 500 anche perché non presenterebbe sostanziali novità. Lo troverete qualche post più in basso. L’unica cosa che posso dire, di nuovo, è che si è formata una mini resistenza in area 1530, resistenza che divide il mercato da quota 1550, ovvero i massimi precedenti. Manca quindi pochissimo al livello chiave di questa fase che potrebbe essere definita (secondo me correttamente) distributiva. E questo ovviamente lo capiremo proprio a livello della resistenza suindicata a 1550. I dati macro che stanno uscendo, la crisi del sistema finanziario più altri elementi, mi fanno pensare ad una nuova correzione. Ma ora è presto per dirlo. L’unica cosa che mi sento di dire è che aprire posizioni LONG in questa fase, lo ritengo dannatamente pericoloso, anche perché il margine dai massimi precedenti è veramente risicato, e quindi l’utile potenziale è decisamente basso. Preferisco aspettare il comportamento dello S&P 500 e poi… si vedrà.
Lo yen intanto, come da copione, prende a braccetto il grafico dell’indice benchmark americano, e ne segue il trend. Il grafico parla chiaro, anche qui non se ne parla di scendere (e quindi continua la correlazione tra yen debole e borsa forte) e il target grafico del cross EUR/JPY è a 165. Vedremo a quel livello il comportamento del mercato.
Quindi manteniamo la calma, non facciamoci prendere dall’euforia e cerchiamo di “vivere alla giornata”. In questo mercato così tirato e pericoloso la possibilità di rimanere col fatidico “cerino in mano” è decisamente elevata. E la storia dovrebbe averci insegnato qualcosa…