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RALLY BTP: è giunto il momento del bond a 100 anni

Scritto il alle 12:13 da Danilo DT

Era uno scenario anche preventivabile, ne abbiamo parlato ampiamente nei giorni scorsi. Il “Draghi Effect” imperversa sul mercato e magicamente il premio al rischio sull’Italia (quasi) scompare. Basta pensare al “Whatever it takes” che Mario Draghi ha detto anni fa e che ha cambiato le dinamiche dell’Euro dando una credibilità assoluta a questo personaggio, ed ecco che gli investitori già si immaginano un “pari trattamento” anche per il Bel Paese.

La strada però non è lunga, è lunghissima, ma il mercato guarda avanti, complice ovviamente una fame di rendimento senza precedenti, ed una liquidità che circola nel mondo finanza e che ha gonfiato tutti gli asset.

In questi giorni tutte le tipologie di investitori stanno cercando di assaltare la diligenza dei titoli di Stato italiani. Ci sono assicurazioni, fondi e banche estere. Ma anche istituti italiani. E anche piccoli risparmiatori. E, soprattutto nei giorni scorsi, una certa operatività sui BTp futures è stata fatta dagli hedge fund.
Sono voci che trapelano dalle sale operative, ma sono confermate dal mercato. Tutti pazzi per il Made in Italy. E questo grafico che vi presento aggiornato ve lo conferma. QUI troverete lo Spread BTP Bund ed il CDS Italia.

Spread BTP Bund ormai stabilmente sotto quota 100 e poi il CDS Italia, il Credit Default Swap. Signori, lo sconto dal “risk free” teutonico è sceso a 26bp. In altri termini, l’assicurazione per parametrare il nostro BTP con il Bund costa la bellezza di 0.26% a 5 anni.
Percezione del rischio? ZERO, anzi, 0.26. Ed è un assurdo leggendo quanto scritto ieri in QUESTO post sul debito aggregato e sull’Italia, che come è noto viaggia in area 160% come da ampio previsioni.

(…) Secondo i dati del Fmi, il debito dell’Italia è salito dal 134,6% del Pil nel 2019 al 157,5% del 2020. E quest’anno crescerà ancora arrivando a toccare il 159,7%, in peggioramento rispetto alla stima dello scorso ottobre, quando il Fondo aveva previsto un debito al 158,3%. (…) Ma il Fmi non appare preoccupato: «Il debito è sostenibile, supportato dai bassi tassi di interesse e una prevista ripresa nella crescita», afferma Vitor Gaspar, il responsabile del Fiscal Monitor. Il Fondo prevede per l’Italia una crescita al 3% quest’anno e un’accelerazione al 3,6% il prossimo. (…) [Source

Per carità, tanta grazie per il nostro paese che adesso può permettersi di emettere debito a condizioni straordinariamente interessanti (alla faccia del MES che ha creato tanto disagio, mi verrebbe da dire). E difatti…

(…) Il Tesoro intanto ha raccolto l’effetto positivo sui Btp dato dall’arrivo a Palazzo Chigi dell’ex governatore, con l’emissione di un Btp a 10 anni e di uno a 30 anni legato all’inflazione. Il collocamento sindacato si è concluso con 14 miliardi emessi. La dimensione del Btp decennale, si apprende da fonti vicine all’operazione, è stata fissata in 10 miliardi di euro mentre quella del Btp trentennale in 4 miliardi di euro. (…) [Source] 

Insomma, ci finanziamo a tasso zero, o quasi. Da inizio anno il Tesoro italiano si sta finanziando a condizioni di favore, simili a quelle in cui spesso ci si imbatte nei messaggi pubblicitari che invogliano agli acquisti a rate. Ed è una novità, almeno per il nostro Paese, che se confermata per tutto il 2021 può tradursi in risparmi significativi e nell’ordine dei 2 miliardi di euro nella gestione di un debito pubblico che sfiora ormai i 2.200 miliardi. Il dato a cui non siamo certo abituati emerge dalle cifre pubblicate dal Mef, aggiornate a fine gennaio.

La curva dei rendimenti che vi riporto qui sopra, parla da sola. Ovvio, il successo è reale se queste condizioni permangono nel tempo (il problema sarà rifinanziarsi ogni qual volta ci saranno scadenze o esigenze). Ma badate bene, non lasciatevi abbindolare dallo Spread BTP Bund. E’ un indicatore di rischio che però non riflette il risparmio sugli interessi sul debito italiano. Tenendo conto quanto scritto ieri in QUESTO POST, dovremo monitorare con attenzione l’andamento globale dei rendimenti e in primis dell’inflazione. In Europa la situazione al momento continua ad essere ampiamente sotto controllo, ma non trascuriamo nulla. Quindi molto più importante è secondo me l’andamento della curva dei redimenti (grafico sopra) e per la rischiosità il CDS. Intanto però è palese che l’Italia deve approfittare del momento magico per allungare il più possibile la durata del suo debito e sfruttare al massimo la compressione della curva. Detto in una parola, secondo me è giunto il momento di studiare un Mathusalem Bond emesso dalla Repubblica Italiana. Un bond con scadenza 100 anni (alle soglie dell’irredimibile) che oggi possiamo permetterci a rendimenti mai visti.
Si stima un 2.50%.

(…)“Riteniamo che il paese trarrà vantaggio dal considerare la possibilità di emettere debiti con una maturity oltre i 50 anni. Un BTP centenario potrebbe presentare un rendimento del 2,5%, che è la media dei tassi che sono stati offerti dai BTP a tre anni negli ultimi 20 anni”. (…) [Source

Modesto parere, il Tesoro dovrebbe seriamente farci un pensierino. Non perché la vedo una buona occasione per il risparmiatore, sia ben chiaro.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
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3 commenti Commenta
kociss01
Scritto il 17 Febbraio 2021 at 15:12

con la DRAGHI-MANIA PURE IL BOND CENTENARIO !!!
https://www.money.it/euforia-draghi-bond-100-anni-Italia

PIUTTOSTO PRENDO UNA ZAPPA E SEPPELISCO I SOLDI IN GIARDINO E lascio scritto ai miei nipoti dove scavare…

anzi compro adesso lingotti d’oro e seppellisco quelli… altro che BTP

Scritto il 17 Febbraio 2021 at 16:16

Se l’Italia fa un 100yr e il mercato se lo compra a piene mani….why not? (visto chiaramente dalla parte dell’emittente…)

kociss01
Scritto il 18 Febbraio 2021 at 09:55

Danilo DT,

esatto sfruttiamo il momento fiche’ e’ possibile ci mancherebbe

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