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ZOMBIE ECONOMY: highway to hell?
2 trillioni di USD. Questo è quanto hanno accumulato le aziende USA che definiamo “zombie” come debito. Per chi non lo sapesse, le aziende ZOMBIE sono quelle che vengono tenute in piedi con lo sputo, che in condizioni di mercato normali (senza Covid-19 per intenderci) sarebbero in default e che invece sono ancora lì, vive e non troppo vegete. Spesso sono anche aziende che hanno fatto la storia dell’economia USA ma che adesso sono cadute in disgrazia. Nomi arcinoti come Boeing Co., Carnival Corp. e Delta Air Lines Inc.
In altri termini le cosiddette “Zombie firms” che alimentano la Zombie economy sono quindi quei marchi caduti ormai in disgrazia che sono attivi comunque da più di 10 anni, e che da tre anni o più non riescono nemmeno a ripagare gli interessi sul debito. Sarebbero tecnicamente fallite, ma vengono tenute in piedi per volontà dello Stato o, più spesso, delle stesse banche creditrici che, in caso di fallimento, dovrebbero iscrivere a bilancio la perdita, con ovvi riflessi sul loro stato patrimoniale, e quindi preferiscono continuare a prestare.
Qual’è dunque il contributo concreto che le aziende zombie forniscono all’economia? E’ pari a ZERO e creano anche danni perchè generano un’errata allocazione di risorse che potrebbero essere destinate a start-up innovative e produttive.
Oggi la Zombie Economy è stimata essere pari ad ¼ (e ve lo riscrivo, un quarto) di tutte le aziende USA. Capite di cosa stiamo parlando? Capite quindi a livello dimensionale come è importante far si che questi zombie continuino a camminare il più possibile? E sempre queste aziende nel 2020 hanno aggiunto nei loro bilanci, causa al Covid-19, una cifra pari a quella che era il loro debito esistente, passando da 1 trillione a 2 trillioni di debiti. In un SOLO anno.
Adesso ci sono buone prospettive che le cose migliorino? Beh, il grafico qui sotto ci dice che difficilmente chi è zombie cambierà il suo status, anzi, molto probabilmente non riuscirà mai ad avere quell’upgrade che la farebbe risalire quantomeno in un regime High Yield ma più controllato. Questa è la statistica. Lasciamo la parola alla storia e al futuro.
La Zombie Economy è questa: un ordine apparente in cui si muore per strada mentre il casinò dei mercati finanziari continua a prosperare grazie alle iniezioni di liquidità che arrivano dalle istituzioni. … La rivolta nelle strade e i mercati finanziari che macinano profitti record, indisturbati. (I DIAVOLI)
STAY TUNED!
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c’è da domandarsi quanti sono (blue e white collars) le persone che lavorano in tali aziende (aggiungi anche l’indotto) e quante le famiglie che dipendono da tali lavoratori !!!! Se chiudono non fanno che alimentare ulteriori crisi (vedi ad esempio consumi e istruzione tanto per citarne un paio ), Attenzione: nessuna deriva a sinistra né a tentativi di populismo nel mio pensiero!!! percepisco solo un “sinistro” scricchiolio che nel tempo, se perdura l’immobilismo, non può che portare al crollo definitivo.
Mi domando se in casi del genere non sia compito e dovere delle banche e dei governatori di trovare dei merger con altre aziende similari o in qualche modo sinergiche per poter creare del valore aggiunto, anche se è ovvio che saranno sempre necessarie riduzioni di una parte del personale.
Ricordiamoci che con una mossa del genere Obama e un certo Marchionne salvarono Chrysler e…. Fiat !!!!!
La definitiva sparizione delle aziende “zombie”, a partire da quelle italiane, sarebbe l’unico effetto positivo della crisi Covid-19. Purtroppo non sono molto ottimista su questo, dato che quelle aziende nel grande casino’ della finanza sono diventate utili come lo sono le “lavanderie del denaro sporco”.