Monte dei Paschi: la resurrezione dello ZOMBIE

Scritto il alle 14:27 da Danilo DT

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Nei giorni scorsi è stato presentato il nuovo piano industriale di Monte dei Paschi. I dettagli dello stesso sono ormai noti e la rete è zeppa di articoli sull’argomento e quindi preferisco non tediarvi con discorsi ripetitivi che potrete comunque approfondire utilizzando i più comuni motori di ricerca.

Permettetemi però di sottolineare alcuni passaggi che proprio non capisco. O forse li capisco ma non li voglio capire essendo abbastanza tragicomici. Anche perchè un piano industriale dovrebbe essere un qualcosa che poi rappresenti la “fotografia credibile del futuro” a cui un’azienda dovrebbe tendere,e non un fantomatico documento bizzarro con target irrealizzabili e teorici.

In massima sintesi e relativamente al punto più importante (la ricapitalizzazione) possiamo notare che viene confermato tutto quanto già si sapeva e quindi, nulla di nuovo. Il sottoscritto, vecchio sognatore, si sarebbe aspettato un qualcosa di diverso che potesse stuzzicare il mercato, in chiave ovviamente positiva. Ed invece no. Segno che l’elettroshock per uno zombie è cosa inutile.

Confermata ipotesi di aumento di capitale da 5 miliardi, crediti deteriorati da cedere a terzi pari a circa 9 miliardi, ad un prezzo pari al…. ehm… 32%. Trentadue per cento?
Signori, il 32% è irrealistico. O ci rimette l’acquirente, o il prezzo non è realistico. Punto.

ricapitalizzazione-mps
E poi i bond subordinati. Conversione “offerta” a tutti, istituzionali e non (all’inizio sembrava solo dedicata ai primi). Ma a quale livello di concambio? E visto che è un opzione volontaria, perchè un obbligazionista subordinato dovrebbe accettare, rinunciando ad un capitale che dovrebbe essere rimborsato a scadenza? E se non partecipa, che fine faranno le obbligazioni subordinate? Lacune da tutte le parti, anche solo nell’immediato visto che l’operazione è prevista nemmeno troppo in là.

Ma non è tutto. La cosa che più mi sorprende è vedere una spavalderia incredibile nel prevedere il ritorno della normalità e della tranquillità su MPS con un’agilità veramente olimpica. In altri termini, il piano industriale sottointende nei dati presentati, la CERTEZZA che il mercato ed i clienti, una volta fatto l’aumento di capitale, possa rivedere in MPS una big player del settore del credito, con un normale ritorno alla redditività ed una fiducia assoluta da parte di investitori, risparmiatori e potenziali clienti.
Cari ragazzi, lo sapete che per costruire un rapporto di fiducia ci vanno anni e che per distruggerlo bastano 5 minuti?
La conseguenza dell’ipotetica resurrezione di MPS è questa slide.

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Per chi non lo sapesse, il ROTE è il Return on tangible equity ed è un indicatore che misura il tasso di rendimento sul patrimonio netto tangibile. Difatti si ottiene dividendo il l’utile netto per il patrimonio netto esclusi gli attivi intangibili come l’avviamento. Si passa dal 6.2 al…. 10 -11 nell’arco di qualche anno. Altro che zombie! Neanche Lazzaro riuscì ad alzarsi tanto velocemente!
E poi tutto quello che viene comunicato sul rilancio commerciale della banca. Semplicemente WOW!
Insomma, cari amici, io sono ubriacato dall’euforia propagata in questo piano. Se ve lo volete vedere, CLICCATE QUI. Io per il momento preferisco aspettare, seduto sull’argine del fiume, lo zombie magari galleggia ancora. sempre che prima non sia definitivamente affondato.

Riproduzione riservata

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

4 commenti Commenta
paolo41
Scritto il 27 Ottobre 2016 at 18:12

cose da pazzi !!!!! ma chi è che crede a tale piano?????? solo gli speculatori che sono stati capaci di tirare su il titolo di circa il 100% (ma attenzione c’è Vegas che ha dichiarato che è partita un’indagine !!!!! il titolo era da sospendere sei mesi fa !!!!) e ora stanno vendendo ai polli un pacchettino di azioni ogni settimana… mentre Morelli e soci vanno a presentare il piano (round trip per far vedere che sono ancora una grande banca, anche se fallita) agli investitori istituzionali che sono lì, con la bava alla bocca, pronti a sostenere l’aumento di capitale e a comprare gli NPL.
Perché non aggiungiamo che la BOE ha messo in mora (pesante warning) i debiti di MPS e Deutsche Bank ( che coppia !!!!!) e che il “povero” Guzzetti mette già le mani avanti sull’efficacia di Atlante e che se passa il NO al referendum tutto il sistema bancario italiano va a scatafascio ( oggi sta in piedi solo sulle dichiarazioni di Renzi e Padoan…. attenzione stanno facendo il possibile e forse anche di più ). Comunque anche con il SI una buona parte del sistema ha ormai una gamba nella fossa. E il tempo non gioca a favore perché per implementare le varie strategie occorrono anni non mesi!!!!! mentre le decisioni latitano…..

Scritto il 28 Ottobre 2016 at 00:29

Ovviamente ho tralasciato molti altri aspetti. Ad esempio notate i Net Income…. MIRACOLOSIIIIIIIIIIII… Vabbè….

paolo41
Scritto il 28 Ottobre 2016 at 08:38

sarebbe necessario sapere come hanno valorizzato gli NPL a bilancio perché, quando saranno in grado di trovare un compratore, la differenza fra valore di libro e prezzo di vendita va a conto economico…… e lì si ride……

Scritto il 28 Ottobre 2016 at 08:53

pao­lo41,

Esatto, questo è uno dei “conti che non tornano”

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