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RIPARTENZA: scenario a V per la fiducia
Ma occhio alla velocità di circolazione della moneta. Uno scenario sempre più unico nella storia
Un grande rimbalzo degli indici PMI manifatturiero in ogni dove. Oggi è stata la giornata dove è stata ufficializzato il ritorno della fiducia nel mondo degli imprenditori. Non c’è dubbio che il sostegno pubblico ha dato una grossa mano e dopo il lockdown, era anche normale attendersi un forte rimbalzo della produzione, sia per andare a chiudere gli ordini pre Covid e sia perché magazzini sono stati svuotati (non su tutto) dal lockdown. Anche la nostra Italia rialza la testa.
(Teleborsa) – “Il dato Pmi manifatturiero che sale al 51,9 per l’Italia è molto importante, perché certifica il massimo su 25 mesi e il passaggio da una fase recessiva a una espansiva”. Questo il commento del ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli (…) “Con l’entrata a regime del Superbonus al 110% e dell’Ecobonus legato all’automotive – conclude Patuanelli – contiamo di dare un’ulteriore spinta alla manifattura e ai settori produttivi del Paese”.
Inutile sottolineare l’esagerato ottimismo di Patuanelli che è un atto dovuto, mirato appunto a tenere alto il morale della truppa. E poi butta acqua sul fuoco annunciando i vari bonus non di certo strutturali ma a sostegno nel breve termine del sistema. Anche l’Europa rialza la testa.
(…) Markit ha comunicato che la rilevazione finale dell’indice IHS PMI manifatturiero dell’eurozona nel mese di luglio si è attestato a 51,8 punti, in crescita dai 47,4 di giugno e migliore della rilevazione preliminare e delle attese, entrambe fissate a 51,1. (…) [Source]
Oltreoceano bene ma non benissimo visto che gli USA vanno sopra i 50 punti senza sorprendere.
(Teleborsa) – Cresce l’indice dell’attività manifatturiera degli Stati Uniti, elaborato da Markit, segnalando il proseguimento della fase di recupero scattata alla fine del lockdown a dispetto della continua crescita dei contagi di Covid-19. Nel mese di luglio, l’indice PMI manifatturiero si è portato a 50,9 punti dai 49,8 del mese precedente, anche se risulta leggermente inferiore ai 51,3 del consensus.
E allora il mondo è ripartito? Assolutamente si, e fin qui nessuno lo può negare. E per certi versi era anche atteso visto il copioso sostegno del sistema. Il problema potrebbe essere il “dopo”, ovvero dall’autunno, quando si teme una nuova fase di difficoltà e dove sarà necessario un copioso impegno dei governi e delle banche centrali per tornare a sostenere tutto il sostenibile.
Una cosa che ho notato in questo contesto è come è collassata la velocità di circolazione della moneta. Parliamo di USA, tanto per essere precisi. Ci tengo a precisare che la velocità di circolazione della moneta è la frequenza media con cui un’unità di moneta è spesa in uno specifico periodo di tempo.
Quindi possiamo tradurre il tutto in una relazione matematica tra l’attività economia e l’offerta di moneta.
Fonte: Wiki
Dalla formula diventa facile immaginare cosa stia capitando. Transazioni al lumicino ed offerta alle stelle. E difatti la velocità di circolazione della moneta è semplicemente collassata.
Un grafico che già conoscevamo e che si sta estremizzando. Sempre più moneta, sempre meno transazioni. Il New Normal passa da questa relazione che testimonia un mood sempre più estremo che ci sta portando in terre inesplorate.
STAY TUNED!
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PMI= fiducia delle imprese. Secondo me in questa fase tutto è molto discutibile perchè è necessaria una stabilizzazione della situazione. Anche come indicatori di fiducia e di produzione, occorrerà capire cosa e come arriveranno delle conferme. Ad esempio, nel post successivo, troverete note secondo me molto ottimistiche. Incrociamo le dita, ma… sarà veramente così?
Danilo scrive : ” Sempre più moneta, sempre meno transazioni.”
Va bene, quindi questa politica espansiva a cosa è servita?
A sostenere i mercati
E non stupirti più di tanto, perchè da tempo ormai le banche centrali HANNO CAPITO che per aggirare la “trappola della liquidità” basta far diventare gli asset finanziari e nel caso specifico le azioni uno strumento della stessa politica monetaria.
Quindi tutte le volte che hai tuonato, o meglio facevi notare nei tuoi post l’enormità del danaro immesso nel sistema, con conseguente aumento del debito globale, stavi solo NON ACCETTANDO che questo nuovo strumento è entrato definitivamente nel loro arsenale a difesa del sistema
Mi meraviglia inoltre che Lukas, noto ottimista e che ci ha preso nella tendenza di questi ultimi 4 mesi (sto dando a cesare quel che è di cesare) non abbia mai citato a sostegno delle sua tesi questo dato di fatto, che al di la di tutte le ragioni addotte è quello che ritengo più importante
A dire il vero io sono ottimista e long, non da 4 mesi…ma da oltre 11 anni. Quanto al resto, ti dirò…..sorprendendoti un pò credo….a me quanto hanno combinato in questi ultimi 4 mesi non mi piace affatto, e non mi riferisco all’azionario…..ma a tutto il resto.
Lukas,
Interessante quanto affermi.
Potresti approfondire un po’, cosa intendi per “tutto il resto”……
Grazie.
Non era affatto necessario ribadire l’orizzonte temporale del tuo essere ottimista e long…
Te ne ho già dato atto nel recente passato, SIA nei miei commenti qui, (sempre con il “dare a Cesare quel che è di Cesare) SIA a voce quando ti telefonai , stupito, chiedendo come aveva fatto un ottimista e long da oltre 11 anni come te a perdere soldi nel 2019 quando i mercati salirono del 25/30%.
Non era mia intenzione accorciare questo periodo di gloria, ho citato il periodo di 4 mesi solo per evidenziare che da li, le Banche Centrali hanno fatto diventare gli Asset Finanziari un arma della loro politica monetaria a difesa del sistema . A differenza di quanto non fecero nelle crisi precedenti, e questo secondo me è il dato di fatto più importante per spiegare quanto è successo negli ultimi mesi
robocap@finanzaonline,
Vedo che t’ha intrigato il mio commento……quanto ad approfondire la questione non posso farlo ora, per cui Ti rimando ai miei prossimi post.
Sai io, in quest’ultimo decennio ho sempre condiviso ed approvato l’operato delle Banche Centrali, che hanno evitato al Mondo guai ben peggiori di quelli che già abbiamo. Ma, negli ultimi 4 mesi ad esse si sono aggiunti i Governi nello spendere a MANETTA…….iniziativa che reputo incauta ed in taluni casi addirittura scellerata, che potrebbe rivelarsi foriera di molti guai ….al punto da far deragliare anche il solido….anzi solidissimo…. convoglio dell’azionario. Come ben SAI la crescita senza freni del debito….non ha mai creato ricchezza, anzi al contrario contribuisce a distruggerla. ITALIA DOCET.
Ripresa a V ?sicuramente non per tutti.
https://torino.corriere.it/economia/20_agosto_02/indotto-auto-allarme-tutte-city-car-fiat-saranno-targate-psa-6e8e97c2-d4ec-11ea-85eb-cddcd933cbd3.shtml
FCA molla l’indotto, 58.000 operai 1000 aziende 18 miliardi di fatturato.
Come mai non sono stupito?.
Ah già forse perché PSA è partecipata dal governo francese e il governo tedesco per vendita Opel ha imposto restrizioni?
E noi? “Se non riesci a individuare il pollo nella prima mezz’ora di gioco, allora il pollo sei tu”
Saluti a tutti.