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La grande cura
Che dire, la mossa di ieri sera della FED è stata senza dubbio molto aggressiva e spavalda. I dati forniti ieri pomeriggio sui prezzi alla produzione di agosto (-1.4%) hanno permesso al buon Ben Bernanke di effettuare una manovra ancora più aggressiva (il mercato si aspettava un taglio dello 0.25%, anche se, come detto ieri, molti già speravano in un taglio più aggressivo). Morale della favola: un bel taglio di 50bp sia sui Fed Funds che sul tasso di sconto e la borsa…vola.
Siamo fuori dalla crisi? Riuscirà il taglio del buon vecchio BB a ridare fiducia e forza alla crescita economica? Come è giusto che sia, assistiamo in questi giorni ai più disparati pareri. Io mantengo la mia view, scritta ieri sera in un commento.
La manovra di BB è simile a quella che un medico prescrive ad un malato. Ovviamente il malato è la macchina economica targata USA. Il malato è chiaramente grave, molti sono i problemi e quindi bisogna fare qualcosa. E allora si cerca una cura, che sia possibilmente di impatto. Per fortuna la sostanza che si vuole somministrare è tollerabile (grazie ai dati sui prezzi..) e quindi si decide. Terapia d’urto. E la reazione del malato è ovviamente subito di un ottimo miglioramento. Come doveva essere. Però la cura sarà lunga e i problemi non si risolvono così in due sedute. Solo il tempo ci dirà se questa cura potrà portare dei veri benefici. E se il malato lo consentirà, non si escludono addirittura delle dosi più pesanti (un ulteriore taglio dei tassi). Però occhio come sempre agli effetti collaterali.. e poi… dopo una reazione iniziale prevedibilmente positiva, gli effetti potrebbero scemare…
Indice fiducia dei costruttori e Calyon
Qualche segnale? Due sono freschi di giornata. L’indice di fiducia dei costruttori immobiliari è a livelli di recessione paurosa (20!) e le banche continuano a fare acqua… Ieri è stato il turno di Calyon, una controllata di Crèdit Agricole. Un nuovo buco: 250.000.000 € per un’operazione anomala e non autorizzata. Quante altre Calyon ci saranno, nascoste, nel mercato? Nel frattempo però, arrivano segnali fiduciosi dall trimestrali di altre banche Lehman Bros. Continua a snocciolare utili oltre le attese, ed oggi sarà il turno di altri big. Al momento sembra che per questi istituti i subprime ed i derivati non abbiano portato delle perdite significative. Ci staranno nascondendo qualcosa?
Tassi Euro: addio ai futuri rialzi?
E’ presto per dirlo, certo è che con la mossa di ieri sera si sono messe le basi per un inversione anche in Europa o quantomeno per una stabilità per i prossimi incontri della BCE.
Ma il rischio inflazione, che fine ha fatto?
Il taglio dei tassi fa riflettere e ci si chiede a questo punto se esso, attraverso la svalutazione del dollaro possa generare inflazione. Il rischio che Bernanke corre è quello dell’inflazione che potrebbe creare ulteriori problemi alle famiglie americane. Il prezzo del petrolio e quello del grano sono alle stelle e con essi anche quelli di tanti altri beni. A questo punto però forse è meglio per gli Stati Uniti correre il rischio dell’inflazione che vedere la propria economia messa in ginocchio da una crisi finanziaria, risolvibile attraverso mosse espansive. Quindi, tornando al discorso del medico, meglio beccarsi gli effetti collaterali ma cercare di curare la crescita economica e, indirettamente, il nostro amico Mr. Smith (l’americano medio) che con tassi più bassi avrà delle rate sui mutui più abbordabili ed interessi sulle carte di credito più accomodanti (non dimentichiamo mai che Mr. Smith è un gran spendaccione ed è un super consumatore. E con l’occasione vi invito a riguardarvi il mio post su Mr. Smith…sia la prima che la seconda parte).
Quindi, che succede ora?
Il rimbalzo dell’equity è d’obbligo e potrebbe durare un po’ di sedute. Perlomeno fino a quanto le pastiglie di BB avranno effetto. Poi bisogna vedere se il mercato avrà la forza di muoversi in autonomia. Ma questa sarà un’altra storia….