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Scende la nebbia sui mercati
Torna a scricchiolare l’aria di positività sui mercati finanziari. L’affaire Citigroup, sia in merito alla causa di AbuDhabi e sia in merito alla ricapitalizzazione eludente e la mancata vendita del Tesoro, e poi ancora il taglio del rating della Grecia e ovviamente i dati sulla disoccupazione hanno dato il via ad una serie di vendite che hanno fatto chiudere negativamente le borse.
La cosa che ieri ha sicuramente sorpreso per forza e sfrontataggine, è stato ancora una volta il Dollaro USA (ricordate quando vi dicevo che l’equity era noioso il Dollar Index invece non lo era affatto?). Grande rimbalzo del cross contro Euro e addirittura violata quota 1.44.
Se andiamo a vedere il grafico dello SP 500, ovviamente, poco è cambiato. Restiamo sempre all’interno del famoso trading range più volte descritto ben protetti al rialzo anche dal 50% di Fibonacci posto a 1121.
Volevo però farvi notare oggi un grafico dello Spoore un po’ diverso.
Grafico SP 500 con money flow
Andiamo a vedere un grafico SP 500 sovrapposto all’indicatore money flow.
Cosa è il money flow? Prendendo la definizione di Wikipedia, il money flow è dato da prezzo + volumi e dà la possibilità di capire la forza del mercato.
Il grafico del money flow associato al grafico SP 500 è assolutamente chiaro. Si è creata una divergenza incredibile. E quando si generano queste divergenze, significa che qualcosa non quadra. Assommiamo tutto questo a quanto detto giorni fa su Bande Bollinger e VIX, e poi… facciamoci due conti. Aggiungiamoci anche i movimenti sussultori del Dollaro USA e capirete che è più che lecito aspettarci qualcosa a livello di volatilità dell’equity.
SP 500, COT e open interest
Buttate anche un occhio a questo grafico del COT.
Evidente il rallentamento degli Open interest, ma soprattutto guardate i Commercials: Divergenza piena. Brutto segnale per lo Spoore.
Griglia intermarket intraday
Se prendiamo in considerazione:
- 1) SP 500
- 2) Dollar Index
- 3) Petrolio WTI
- 4) T Note
Notiamo che nelle ultime sedute c’è stata una chiara correlazione direzionale tra tutte le asset class tranne che per le borse.
Il che risulta normale in ambito di valutazione di carry trade, ma risulta anomalo se valutato con le commodity.
Quindi stiamo all’occhio, il quadro intermarket si fa confusionale nel breve periodo. E quando lo scenario di offusca, meglio mettere la freccia, fermarsi nel parcheggio e aspettare che passi la nebbia…
STAY TUNED!
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Grafici by Bloomberg. Per ingrandirli basta cliccarci sopra.
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