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DEUTSCHE BANK e COMMERZBANK: questa volta le nozze si fanno sul serio?
Critichiamo spesso il nostro settore bancario italiano, a ragione viste le incredibile porcate che sono state fatte negli ultimi anni. Ma tra i tanti paesi dell’Unione Europea chi proprio non può parlare è la Germania, visto che le banche tedesche e nella fattispecie due colossi di dimensioni non nazionali, non europee ma GLOBALI, stanno per fondersi insieme per evitare di saltare in aria.
Si tratta ovviamente di Deutsche Bank e Commerzbank.
(…) Secondo Bloomberg il nuovo ad di Deutsche Bank Chistian Sewing, che ha lanciato in fretta un piano di riassetto interno focalizzato sul segmento commerciale e regionale, avrebbe abbandonato le resistenze all’idea di concludere la fusione già quest’anno, come invece gradirebbe il governo anche per mettere le due banche al riparo da una congiuntura in forte rallentamento, e dagli effetti che potrebbero prodursi sul credito alle piccole e medie imprese esportatrici. Le due banche si erano già studiate nel 2016, prima di concentrarsi ognuna sui problemi propri: fatti di alti costi in rapporto ai ricavi, forti rischi legali (specie sul lato di Deutsche Bank, più volte pizzicata per miliardi dalla giustizia statunitense e di recente coinvolta anche nell’inchiesta per riciclaggio della scandinava Danske Bank), scarsa redditività falcidiata dalle turbolenze dei mercati. In tempi brevi, secondo diverse ricostruzioni, Sewing tornerà dal suo cda a dire se la fusione è percorribile oppure sia meglio percorrere altre strade per mettere in sicurezza due colossi da quasi 20 milioni di clienti l’uno, e che insieme pesano per un quinto del mercato creditizio tedesco. (…) [Source]
La cosa curiosa è che la fusione genererebbe un gruppo bancario che in borsa capitalizzerebbe circa 24 miliardi di Euro. Un nulla vedendo la capitalizzazione del passato. Un colosso che diventerebbe persino piccolo di fronte a banche come Unicredit o Intesa San Paolo che da sola capitalizza circa 37 miliardi. Quindi, dopo averle provate tutte, sembra ci sia solo più la possibilità della fusione. Nemmeno le ultime forzature per ottenere un bilancio quantomeno difendibile sono state sufficienti. DB e Commerz non stanno più in piedi.
Deutsche Bank torna all’utile netto d’esercizio dopo quattro anni in rosso. Ma 341 milioni di euro sono un’inezia per il colosso tedesco, anche perché conditi da altri numeri ed elementi in chiaro scuro. (Source)
(…) L’utile della banca tedesca cresce sia nel periodo di riferimento che sull’intero anno, così come sono aumentati i ricavi. L’obiettivo di Commerzbank è ridurre i costi e aumentare le entrate, mentre resta confermato a 0,20 euro il dividendo per gli azionisti, in linea con il 2018. (…) [Source]
Beh, come tutti i matrimoni che si rispettano, la sposa si mette in tiro prima della cerimonia. Ma guardate qui sotto… Nemmeno un miracolo può cambiare le cose e una trimestrale miracolosamente (ed artificiosamente?) positiva può cambiare la realtà dei fatti…
Eccovi qui, dunque, il grafico che illustra l’eccellenza bancaria tedesca. Due banche che dal 2007 hanno fatto una fine semitragica. Perdite che superano ampiamente il 90%. E poi è tutto da dimostrare che l’unione, in questo caso, faccia la forza. Oppure rappresenta semplicemente una drammatica necessità per salvare il salvabile, cercando di limitare al massimo il sostegno pubblico. Tanto si sa, in questo caso il “too big to fail” è ovvio…
STAY TUNED!
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