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BANCHE ITALIANE: assist della BCE sugli NPL
In arrivo bad bank regionali a cui verranno ceduti gli NPL (non performing loans). Ma a quale prezzo? La BCE decide di intervenire. Valutazione politica uguale per tutti. Evviva l’efficienza!
La borsa nella fase estiva fa sempre paura. Non si sa mai cosa potrebbe accadere. Però è anche vero che la borsa italiana, soprattutto, a detta di molti, è sottovalutata e molte banche sono lontanissime dai massimi. Quindi potrebbero essere delle buy opportunity.
Però c’è lo spettro degli NPL. Nessuno sa come verranno valorizzati, quanto saranno valutati e l’impatto che tali valutazioni avranno sui bilanci. Ed indirettamente sulle quotazioni di borsa.
Dite la verità. Fate parte delle persone che fanno o che hanno fatto questo ragionamento nelle ultime settimane, magari vedendo il rally in borsa di istituti come Unicredit, BPER o Intesa SanPaolo per citarne alcuni?
Bene, allora signori, sono qui per tranquillizzarvi.
Infatti sembra ormai deciso che la valutazione dei non performing loans, alias gli NPL, verrà decisa proprio dalla BCE stessa. Un comitato guidato da Daniel Nouy, si prende la briga di stabilire il prezzo a cui le banche potranno cedere gli NPL alle bad bank regionali.
No.. ma pensateci… Non è favoloso?
Una decisione quasi comunista in cui un vertice supremo, la BCE, mette tutti d’accordo ed impone il suo prezzo. Che poi potrebbe essere una manna dal cielo (se la valutazione sarà elevata) oppure una disgrazia (e dovesse essere inferiore a quanto scontato dalle banche).
Vi faccio uno stupido paragone per farvi capire la genialata della BCE.
Immaginate di essere possessori di un’auto usata del 2007. Volete venderla, non sapete cosa fare e la prima cosa che vi viene in mente è guardare la valutazione su Quattroruote. Però poi bisogna anche vedere le condizioni delle gomme, le condizioni della carrozzeria, lo stato di salute del motore eccetera.
La BCE dice: “no, fermi tutti. Evitiamo casini. Ci pensiamo noi. Tutte le auto immatricolate nel 1997 valgono il 20% del loro valore di acquisto a nuovo, oggi”. E’ palese che ci saranno delle valutazioni che non saranno assolutamente coerenti con la realtà.
Quindi dobbiamo temere una BCE troppo restrittiva? Non credo. Significherebbe darsi la zappa sui piedi da sola. E allora se la valutazione sarà “generosa” le banche italiane potranno festeggiare. In fondo, siamo in un periodo di saldi, no?
STAY TUNED!