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ITALIA: paese di poveri vecchi e di giovani senza futuro

Scritto il alle 14:30 da Danilo DT

italia-non-e-un-paese-per-giovani

Si fanno tante parole ma poi i fatti e le riforme che contano stentano sempre a decollare. Andare a toccare caste e particolari diritti acquisiti è sempre un’impresa impossibile, indipendentemente da chi è al governo. E mentre si continua a comprare tempo e, conseguentemente a PERDERE tempo, la popolazione italiana invecchia sempre di più. Ma allo stesso tempo, il disagio sociale dei giovani aumenta.

Un interessante studio del think tank Brueger, avente per oggetto l’Italia, dell’ottima @SMerler, mette a nudo una situazione di disagio e conflitto sociale non sottovalutabili. Partiamo dalla recente sentenza sulle pensioni. Cosa comporterà a livello di costo sociale per il Bel Paese?

Peso della previdenza sul PIL

costo-pensioni-italia

Questo grafico non è certo recentissimo, ma è fortemente significativo, sia per testimoniare un costo previdenziale già nel 2012 assurdo, secondo a quel paese che proprio in questi giorni potrebbe essere destinato al fallimento (Grecia) e sia per illustrare il costo esagerato della previdenza se confrontato agli altri paesi europei (rapportato al PIL).

E state pur certi che, con la recente sentenza, il costo non potrà che salire ulteriormente e ribaltarsi anche sulle nuove leve.

Guardate questo secondo grafico. Mi ha veramente impressionato e deve preoccupare perché mette a nudo il grande problema sociale dell’Italia. Ma oggi sembra quasi che questi dati vengano taciuti. Solo cose belle gentili amici, diamo gioia ed euforia. E le cose brutte…vedremo sul da farsi.
Però guardate il tasso delle persone che in ITALIA sono a rischio povertà, divisa per fasce d’età.

Italia a RISCHIO povertà

crisi-sociale-italia-rischio-poverta

Il tutto condito con un dato statistico noto a tutti, ovvero il tasso di disoccupazione giovanile.

ITALIA: tasso disoccupazione giovanile

italia-tasso-disoccupazione-giovanile

Il dato è brutto? Sicuramente, ma è ancora più brutto se viene valutata anche la durata in stato di disoccupazione. Nel 2014, il 60% dei giovani disoccupati era senza lavoro da più di un anno, contro meno del 40% a livello europeo. Questo influisce negativamente anche sulla probabilità di un eventuale reimpiego di questi giovani lavoratori, le cui competenze tendono a deteriorarsi, come il loro “entusiasmo”.

Giovani: disoccupati per quanto?

disoccupazione-giovanile-durata

Ora provate a pensare, in questo quadro che sta peggiorando, quali prospettive concrete ci sono per i giovani e quale sarà il sostegno previdenziale del futuro.
E poi traetene le conseguenze…
PS: riprendetevi se volete il lavoro della Merler cliccando QUI. 

OCSE: a conferma di quanto detto…

E sempre a proposito di quanto detto sopra, leggete che ci racconta l’OCSE proprio stamattina.

L’Italia e’ l’ultimo paese dell’area Ocse per occupazione giovanile: appena il 52,8% dei giovani tra i 25 e i 29 anni ha un’occupazione, contro una media pari nell’area al 73,7%. E’ quanto emerge dal rapporto dell’organizzazione di Parigi ‘Oecd skills outlook 2015′, dedicato alle problematiche dell’occupazione giovanile.(…) L’Italia e’ inoltre il secondo paese dell’area Ocse per numero di persone sotto i trent’anni nella condizione di ‘Neet’, ovvero non impegnati ne’ in un’occupazione ne’ in un percorso di studio o formazione.  Dal rapporto risulta che gli under 30 italiani ‘Neet’ sono il 26,1% del totale, a fronte di una media Ocse del 14,9%. Peggio solo la Spagna, con il 26,9%.  Notevole anche il distacco percentuale tra l’Italia e il terzo paese con il maggior numero di ‘Neet’: l’Irlanda con il 19,2%.   (OCSE)

Beh, risulta veramente difficile commentare la crudità di tali dati. Il problema non è certamente temporaneo ma strutturale, con il grosso problema che il quadro di fondo si sta deteriorando. Basterà il jobs act? Dubito. Forse ci vorrebbe proprio un miracolo. Un nuovo Miracolo Italiano.

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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23 commenti Commenta
PORTELLO
Scritto il 27 Maggio 2015 at 16:45

Sinceramente credo che la maggior parte dei giovani emigrerà..non so dove se Usa, Australia, Nord Europa o Asia
credo che nel futuro sara’ sempre piu’ difficile vivere in Italia…la gente giustamente sta cercando di risolvere i problemi piu’ privati come lavoro, mutuo, figli, etc
ma lentamente il nostro paese sta perdendo ricchezza o meglio la ricchezza c’e’ ma sta per perdere valore…

sono stato a fare un giro in provenza…arrivo ad Avignone e fuori dall’ autostrada c’ era un gruppo di 20 zingari che volevano lavare i finestrini…tutti dicevan di no…loro iniziavano a lavare (che poi dimmi te se uno zingaro che e’ per natura non la persona piu’ pulita al mondo da un servizio di “pulitura”) gli autisti non pagavano e gli zingari arrabbiati colpivano le macchine con pugni…
parcheggio e cammino per il centro..ci saranno stati 50 barboni o punkasbestia con i cani, soprattutto giovani sui 20 25 anni buttati per terra a chiedere soldi…
uscito dal castello altro giro di suonatori di strada zingari, con una zingara “manager” vestita bene che passava e raccoglieva dai cestelli i soldi…
ovviamente il tutto circondato da magrebini/e che ti squadravano
poi sono venuto a sapere che Avignone e’ una delle citta’ piu’ povere in Francia e che una citta’ abitata solo da zingari e’ proprio li vicino…
i francesi “bianchi” invece sembravano dei lolloni, camminavano in silenzio, quasi invisibili
ho proseguito il giro in altri paesini piu’ piccoli e ho notato che ormai i francesi diciamo “storici”vivono in borghi o in campagna mentre le citta’ un po piu’ grandi sono invase da nordafricani…

questo e’ il nostro futuro…anzi ormai basta andare a Milano, Roma e anche nelle citta’ piu’ piccole per vedere che lentamente queste persone si stanno impossessando delle nostre piazze, strade, quartieri…

ogni settimana arrivano migliaia di clandestini…anche se non dovessero esserci terroristi come credo sia..ma cosa pensate che possano diventare queste persone tra 1-2 anni se non troveranno un lavoro, se non avranno un alloggio decoroso…o entrano nel giro di quel virus che fa perdere valore e soldi alle nostre citta’ o entreranno in contatto magari nelle moschee con personaggi pericolosi…

mi fa un gran male camminare per Roma o Venezia (due musei a cielo aperto che dovrebbero imporre a chiunque non sia residente o Italiano di pagare una tassa di 10 Euro per camminarci) e vedere migliaia di vucumpra’ noiosi e fastidiosi, zingari che rubano e ti guardano con odio, e mentre questi si impossessano dei nostri tesori i nostri poveri si nascondono e vengono dimenticati mentre i nostri giovani non so…sognano di andarsene via…

scusate lo sfogo…non centra con il post ma sono stanco di vedere che non viene fatto nulla…mi sono stancato di vedere un’ Italia che si fa conquistare…mi sono stancato di vedere Italiani che subiscono queste persone, questi sguardi, questi crimini…

Basta….

e poi…ci sono i cugini europei che abbiamo aiutato e continuiamo ad aiutare tutti i giorni…e loro cosa fanno…ci sbattono la porta in faccia…

ho un grande dubbio se vale la pena combattere e in questo caso bisogna unirsi e alzare la voce adesso ed ogni giorno…o trovare una fortezza nella quale trascorrere il futuro…

l’ unica salvezza potrebbe essere che l’ Africa diventi veramente la nuova Cina…

e cmq son sicuro che ci troviamo cosi perche’ l’ America ha voluto creare un bel casino in Europa…potevamo essere i n1 e invece siamo diventati i n0…con i nostri cugini zingari e clandestini

io ho quasi 40 anni ma penso ai 15enni di oggi…bel paese gli abbiam lasciato…

PORTELLO
Scritto il 27 Maggio 2015 at 16:54

PS Gustavo Rol disse che nel 2020 il 60% delle persone in Italia sarebbero state di colore…

pasolo
Scritto il 27 Maggio 2015 at 16:59

PORTELLO,

che una persona sia bianca nera o verde non me ne può fregare di meno, la cosa fondamentale è che rispetti le regole che ci siamo dati….altrimenti sarà scontro anche se fosse di “sangue” italiano da 2000 anni. Buona serata a tutti.

pdf79
Scritto il 27 Maggio 2015 at 20:18

Racconto quello che vedo, il disagio sociale adesso è mitigato dai pensionati che girano parte del loro reddito a figli e nipoti in quanto al momento riescono ad avere un surplus di risorse, quando queste risorse finiranno perché il pensionato ci lascia le penne o perché necessiterà lui di tutte le risorse che ha per invecchiamento, allora in italia ne vedrete delle belle.

PORTELLO
Scritto il 27 Maggio 2015 at 20:59

PASOLO
certo…quando le cose vanno bene e quando sei circondato da persone con tuoi usi e costumi o almeno rispettose delle regole allora nessun problema…

quando le cose vanno non benissimo e queste persone non hanno tuoi usi e costumi e non seguono le regole allora la vedo durissima…molto piu’ dura che se si fosse solo “italiani old style”

il mio non vuole essere un discorso di razzismo ma di obiettività’ e protezione del mio paese anche se forse mi preoccupo troppo…e come dice John su Iceberg non c’e’ molto da fare e siamo tutti emigranti…

sara’ ma la penso piu’ come Platone

michi81
Scritto il 27 Maggio 2015 at 21:40

PORTELLO:
sara’ ma la penso piu’ come Platone

Più che come Platone, come chi ha costretto Platone in uno slogan da Facebook.

gainhunter
Scritto il 27 Maggio 2015 at 21:46


gainhunter
Scritto il 27 Maggio 2015 at 22:03

Prima si uccide il pil con l’austerity, poi la spesa pensionistica sul pil è troppo alta, e quindi si bloccano/riducono le pensioni, così però si riduce ulteriormente il pil; intanto i giovani scappano e abbassano ancora di più il pil, così la spesa pensionistica diventa ancora troppo alta, ma almeno così i vecchi non hanno da mantenere i giovani che se ne sono andati all’estero e possono pagare più tasse o prendere una pensione più bassa; nel frattempo anche la spesa sanitaria aumenta rispetto al pil, e allora si taglia, lasciando senza cure i vecchi, che almeno muoiono prima e riducono la spesa pensionistica sul pil, però anche loro mangiavano e magari andavano pure in crociera, quindi il pil si riduce ancora, ecc. ecc….

btw, il debito implicito che considera anche welfare e pensioni è messo così secondo i tedeschi: http://www.forexinfo.it/Debito-pubblico-nel-2013-quello

atomictonto
Scritto il 28 Maggio 2015 at 07:10

PORTELLO,

PORTELLO questo é un forum tecnico-finanziario frequentato da persone di cultura e preparazione medio-alta, la propaganda da Legaiolo ti conviene farla su qualche forum sul “grande fratello” o l’ultimo talent show perché quà non attacca…devi trovare siti frequentati da persone molto più ignoranti.
Gli extracomunitari regolari in Italia sono il 5% della popolazione e fanno l’8% del gettito fiscale, su 1,6 milioni di nuove imprese aperte in Italia nel 2013 il 48,6% sono state aperte da extracomunitari (che sono solo il 5% della popolazione!).
Il resto son fesserie, invece di bighellonare nelle piazze a guardare gli zingari vai nelle fabbriche Venete dove ormai un terzo degli operai sono extracomunitari che lavorano seriamente e mantengono le loro famiglie con dignità…infatti in Veneto la Lega ha perso metà dei consensi degli anni ’90 perché in moltissimi si sono resi conto che erano tutte freganacce per magnare e rubare soldi pubblici.

Scusa l’OT Danilo.

massimo84
Scritto il 28 Maggio 2015 at 08:12

pdf79@finanza:
Racconto quello che vedo, il disagio sociale adesso è mitigato dai pensionati che girano parte del loro reddito a figli e nipoti in quanto al momento riescono ad avere un surplus di risorse, quando queste risorse finiranno perché il pensionato ci lascia le penne o perché necessiterà lui di tutte le risorse che ha per invecchiamento, allora in italia ne vedrete delle belle.

massimo84
Scritto il 28 Maggio 2015 at 08:18

pdf79@finanza:
Racconto quello che vedo, il disagio sociale adesso è mitigato dai pensionati che girano parte del loro reddito a figli e nipoti in quanto al momento riescono ad avere un surplus di risorse, quando queste risorse finiranno perché il pensionato ci lascia le penne o perché necessiterà lui di tutte le risorse che ha per invecchiamento, allora in italia ne vedrete delle belle.

pdf79@finanza:
Racconto quello che vedo, il disagio sociale adesso è mitigato dai pensionati che girano parte del loro reddito a figli e nipoti in quanto al momento riescono ad avere un surplus di risorse, quando queste risorse finiranno perché il pensionato ci lascia le penne o perché necessiterà lui di tutte le risorse che ha per invecchiamento, allora in italia ne vedrete delle belle.

perfettamente d’accordo
2 note:

1- i figli e nipoti vivono dei soldi familiari da almeno 15 anni: tutti i mutui/debiti hanno come garanzia pensioni, cash, immobili.
ovviamente oggi è tutto molto più evidente

2- le pensioni oltre alla discendenza, sono anche la garanzia per almeno il 70% dell’economia reale.
una qualsiasi attività che regge, sempre peggio ovviamente, lo fa grazie alla spesa pubblica che in parte “entra in casa” sua
quindi: quando finirà questo travaso di ricchezza
a rimetterci saranno sia i discendenti
sia chi vive dei consumi dei suddetti anziani.

è tutto stà in piedi così

paolo41
Scritto il 28 Maggio 2015 at 08:38

gainhunter,

avevo fatto ieri un veloce commento sulla situazione dei giovani del mezzogiorno italiano e, come al solito, trovo conforto nelle tue precise tabelle.
Perfetto anche il discorso sul debito implicito di cui avevamo già discusso; aggiungerei anche che in alcuni paesi europei (diversi con rating A e più) hanno un debito privato che supera di 3/4 volte il reddito complessivo annuo. E’ ovvio che la situazione dei relativi sistemi bancari corre sul filo del rasoio e potrebbe non sostenere eventuali incidenti di percorso (magari qualche piccolo “cigno nero”).

john_ludd
Scritto il 28 Maggio 2015 at 10:40

atomictonto@finanza,

orpo atomic ! portello è un ragazzo simpatico ma hai talmente ragione che non posso esimermi dallo scriverlo. Lo vedo ogni giorno. Abito in un paese a 30 km dal capoluogo della mia regione in uno dei tanti paesini sulla via per l’Appennino. Qui buona parte degli esercizi commerciali sono gestiti da rumeni, moldavi etc… Per le riparazioni a strade, giardini, case… ci sono solo moldavi, ucraini… e qualche raro meridionale. Senza questa gente la valle sarebbe morta e sepolta. La gente non vuole capire che questi non rubano il lavoro a nessuno, ma fanno il lavoro che serve e che il più delle volte gli italiani non vogliono più fare. Ho amici che hanno/avevano piccole aziende artigiane, 10 – 20 dipendenti. Hanno/avevano lavoro ma non trovano personale malgrado la retribuzione di un operaio specializzato sia nettamente superiore a quella di un impiegato e anche a quella di molti ingegneri con poca anzianità di servizio. La ragione perchè gli italiani non vogliono più fare questi lavori è irrilevante nel contesto del messaggio. Qualunque persona di buon senso dovrebbe mandare i vari Salvini nella melma dove devono stare. Ciao.

PORTELLO
Scritto il 28 Maggio 2015 at 12:06

Non volevo fare propaganda, ho condiviso una mia preoccupazione e vi ringrazio per aver esposto la vostra opinione al riguardo.
Sono affezionato a questo forum così ho parlato di questo tema come a degli amici.

Atomictonto per la cronaca sono Veneto, ho studiato e vivo da molto tempo all’ estero e per lavoro e diletto viaggio spesso in molti paesi europei e non..forse alcune esperienze nella vita mi hanno reso piu’ sensibile a certi temi..tutto qui…

buona giornata

Longobardo
Scritto il 28 Maggio 2015 at 13:26

Premesso che della difesa della “razza” (italica e non) non me ne può importare di meno, mi pare che Portello nel suo commento si riferisse agli immigrati irregolari o comunque a figure eufemisticamente poco integrate. Disoccupati, spesso disperati che purtroppo, a differenza degli italiani, non possono confidare nella pensione del nonno e che quindi per mangiare si arrangiano a modo loro, spesso commettendo crimini. Cosa vogliamo fare, nascondere la testa sotto la sabbia e fare finta che questo problema non esista?
Ai tonti di cultura atomica e preparazione medio-alta, consiglierei di ispezionare un po’ meno le fabbriche Venete e un pochino di più i centri urbani.

john_ludd
Scritto il 28 Maggio 2015 at 13:36

PORTELLO,

Longobardo,

tema molto complesso e molto sensibile, adatto alla perfezione a essere cavalcato per scopi poco nobili. Lo sappiamo tutti. Nessuna polemica con nessuno, (s)parlare di economia/borsa/finanza è più semplice. Salud !

gainhunter
Scritto il 28 Maggio 2015 at 13:56

paolo41,

Ciao Paolo!
Saluti dalla Finlandia italica (stando alla tabella del post) 🙂

pdf79
Scritto il 28 Maggio 2015 at 15:24

L’immigrazione può essere una risorsa per un paese vecchio come il nostro, non bisogna dimenticare però che se la torta del welfare e sempre quella o si riduce ognuno ha una fettina più piccola se aumentano le bocche da sfamare.Ma in Italia è un utopia governare qualsiasi tipo di fenomeno, sempre per colpa nostra, io dei paesi anglosassoni invidio il pragmatismo, fanno cazzate anche loro ma almeno con logica, da noi aspettarsi che la gente costringa la politica a seguire la semplice regola cosa faccio -come – e quando e oltre la fantascienza.

lukeof
Scritto il 28 Maggio 2015 at 15:49

Messo per inteso che l’immigrazione è fenomeno complesso e difficilmente segue “tabelline” o concetti semplificati, la prima cosa da tenere a mente è che si tratta di un BUSINESS.
E che qualunque tentativo regolatorio, sia esso “buonista” o “cattivista” se non tiene conto di questo aspetto, farà comunque un buco nell’acqua, con o senza cannoniere.
Se non si riesce ad eliminare il “vantaggio economico” della tratta degli schiavi, (perchè tale è qualora non fosse chiaro) qualunque provvedimento a faccia dura o meno dura non risolverà assolutamente nulla.
Si tenga presente che a causa della campana demografica un afflusso immigratorio non è “opzionale” ma strettamente necessario, il problema operativo è che mi sembra che non esista nessuna reale volontà di affrontare le “radici” del problema, che appunto sono nella catena di organizzazione, smistamento e sfruttamento IN LOCO degli stranieri.
Credo che sia assolutamente inutile e anche barbaro prendersela con quelli dei barconi, perchè tra tutti sono davvero forse quelli che hanno seriamente bisogno di aiuto, mentre il reale e lucroso traffico immigratorio continua bellamente sotto il nostro naso senza bisogno di “tragedie”.
Detto questo, è innegabile che anche la capacità di assorbimento e integrazione dell’Europa nei confronti del flusso migratorio è arrivata ai limiti.
Perfino nella Germania, che ha un poderoso sistema di “germanizzazione” e integrazione effettiva del flusso immigratorio, sta cominciando a risentire dell’esagerato flusso all’interno dei propri confini.
Perchè una reale (e funzionante) integrazione ha bisogno di almeno venti anni, mentre il flusso alimentato dalla disperazione e dal BUSINESS continua inarrestabile senza sosta creando i ghetti e la creazione di comunità parallele che ben poco hanno a che fare con la comunità sussistente e precedente.

perplessa
Scritto il 28 Maggio 2015 at 20:30

john_ludd@finanza,

nonostante la mia cultura medo -alta, per usare il termine usato da Portello, e nonostante non ami nè Salvini nè la lega, ho fatto amicizia con persone che di lavoro fanno le pulizie, non avendo la puzza sotto il naso, e quando lavoravo ancora avevo anche l’abitudine di socializzare con il poco personale italiano della grande impresa di pulizia che puliva l’altrettanto grande ufficio dove lavoravo. anch’io in passato prima di sentire queste campane, mi sono fatta coinvolgere dal mito che gli exracomunitari vengono qua a fare i lavori che gli italiani non vogliono fare.ma le testimonianze delle persone che ho citato, smentiscono questa tesi. quello che mi è stato riferito, è che sistematicamente vengono calate le ore di prestazione al personale italiano a favore degli extracomunitari. le persone italiane con cui ho parlato sono disperate essendo vicine alla pensione , baluardo allontanato dalla fornero, per il fatto che sono loro rimaste pochissime ore di lavoro giornaliero in regola, il che diminuisce le loro gia misere pensioni. e ho sentito altri racconti da persone che lavorano nella sanità privata che lamentano storie simili, di essere messi in competizione con soggetti non italiani che accettano turnazioni di lavoro non conformi alle normative, con conseguente ricatto al personale italiano perchè si adegui. non è mia esperienza personale, ma perchè dovrei dubitare?

perplessa
Scritto il 28 Maggio 2015 at 20:32

perplessa@finanza,

mi scuso il termine medio alta è stato usato da Atomictonto..,, intendevo dire contro Portello..

john_ludd
Scritto il 28 Maggio 2015 at 23:36

perplessa@finanza,

perchè deve essere così o il suo contrario ? I due aspetti COESISTONO per la semplice ragione che il mondo è più complesso di quello che credono o sostengono le due fazioni (quella che gli extra fanno i lavori che gli italiani non vogliono fare e quella che fanno dumping sugli stipendi). Cerchiamo di capirci: ci sono lavori che sono sufficentemente ben pagati e che restano inevasi e altri nei quali ci può essere dumping. Nel paese dove vivo ci sono esercizi gestiti da extra perchè PRIMA erano chiusi in quanto il paese si era desertificato. Che dumping fanno ? A chi ? Ai gatti del paese ? C’è poi un aspetto che mi irrita e non poco, ma sono certo non sia il tuo caso. Chi fa dumping ? L’extra che accetta un lavoro malpagato a un prezzo minore dell’italiano OPPURE il suo datore di lavoto italiano ? E se lo fa perchè lo fa ? E se lo fa perchè non ti incazzi con lui ? C’è poi il caso diffuso delle badanti. A volte in nero. Non c’è dubbio che c’è chi sfrutta l’occasione e basta potendosi in realtà permettere di pagare tra stipendio, contributi etc… 2500 / 3000 euro al mese. E quelli che possono al massimo pagarne la metà ? Che fanno ? Abbattono il vecchio/a a fucilate, si devono licenziare dal posto che anno che magari sta a 100 km dalla casa dei genitori ? Vediamo di finirla con il voler sempre vedere o una cosa o il suo opposto e di fare ideologia invece che pratica. Siamo in questo mondo, fa schifo finchè vuoi, discutiamo delle ragioni a iosa, ma POI l’unica cosa che puoi fare è fare in modo che i tuoi figli vivano in un mondo migliore, mentre TU cerchi di campare in questo. Ciao.

perplessa
Scritto il 2 Giugno 2015 at 12:14

john_ludd@finanza,

mi metti in bocca cose che io non ho espresso tipo ” perchè t’incazzi con lui?”. mi sono limitata a riportare alcuni episodi che smentisono il luogo comune che gli extracomunitari vengono a fare lavori che gli italiani non vogliono fare. personalmente non sposo nessuna fazione, ritenendo irritante anche il solo concetto di fazione. non ho letto di inchieste approfondite su come si sia verificato il fenomeno per il quale( e salta all’occhio..) determinate imprese, come quelle di pulizie , assumono quasi esclusivamente stranieri. anche per le pulizie negli hotel l’ho notato. è ipotizzabile abbiano dei vantaggi e vi siano organizzazioni che canalizzano i lavoratori stranieri. se così fosse, non andrebbe certo a favore dell’occupazione autoctona. se ipoteticamente in qualche caso ci fossero di mezzo anche organizzazioni criminali, ancora peggio. non si possono escludere nemmeno scelte politiche trasversali per tenere basso il costo del lavoro. Però senza conoscere i risultati di indagini comprovate da elementi certi, eseguite da soggetti competenti e affidabili, qualsiasi giudizio è pura speculazione. ritengo non sia rilevante se esistano anche attività con una richiesta insoddisfatta. è rilevante a mio parere solo il fatto se realmente esistano pianificazioni che danneggino intenzionalmente i lavoratori italiani. le badanti straniere o italiane in casa mia non hanno fatto affari, perchè i miei li ho badati io pur lavorando e facendomi quindi un gran mazzo, perchè i miei soldi me li volevo spendere per me, per godermi quello che mi resta da vivere, sopprattutto viaggiando, non per pagare soggetti che vivono delle disgrazie altrui; però ho sentito dire da miei conoscenti coi vecchi malati, che le straniere vogliono tutto in regola, ferie pagate, ecc. quando le donne andavano in pensione a 55 anni, ai tempi dei miei genitori, non c’era bisogno di badanti, questo è un altro punto contro Fornero di cui si parla poco. al di là del tema badanti, sulla disabilità degli anziani c’è un gran mercato e ho avuto esperienze personali inquietanti, mentre avevo il problema. purtroppo anche in questa direzione nessuno che ne abbia la competenza indaga. e ci sono soldi dei contribuenti utilizzati in malo modo. in quanto ai tuoi consigli sui figli, non ne ho mai voluti, e ho sempre detestato il mammismo italiano. già mi irrita, e non l’hai mica fatto apposta, il fatto che si dia per scontato che uno debba avere sta famiglia e sti figli, e viva in funzione di questi: siccome purtroppo capita quotidianamente; senza contare il fatto che i diritti, anche economici, di chi decide di vivere in maniera diversa, sono non solo ignorati, ma calpestati, pur pagando le tasse come e più degli altri.

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