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OBBLIGAZIONI alla fine di un ciclo: basterà il sostegno della BCE e del QE?

Scritto il alle 09:30 da Danilo DT

performance-mercatiSecondo molti il 2015 sarà l’anno della svolta. Non mi riferisco ad un eventuale “turning point” per l’economia. Sto parlando del mercato obbligazionario, un mercato quello dei bond che cambierà decisamente pelle. Un trend di crescita (guidato anche dai tassi in diminuzione quindi sonori guadagni anche in conto capitale) che per forza di cose (anche per semplici leggi matematiche, in quanto i tassi sono ormai a ZERO ovunque nel mondo occidentale) è destinato a frenare e progressivamente ad invertire.

Intanto però il 2014 ha dato il colpo di coda ad un trend che è durato circa 30 anni, un arco temporale dove il mondo obbligazionario, grazie anche a cedole generose, ha fornito costantemente ritorni importanti.

E il 2015? Beh, si prospetta un anno con ritorni molto vicini allo zero.
Intanto guardate il 2014. Facendo una media, il mondo “bond” ha sovraperformato il mondo equity. Solo in UK ed USA, le nazioni “pilota” per certi versi del ciclo di politica monetaria, hanno visto un azionario più tonico.

2014: azionario contro obbligazionario in una slide

obbligazioni-confronto-azioni-2014

E l’anno prossimo? Tanto per cominciare la FED “dovrebbe” cominciare ad alzare i tassi. Forse a fine giugno ma è presto per sputare sentenze. E poi in Europa ci sarà il QE? Vero anche quello ma facciamo attenzione. La storia insegna (USA): il mercato dei bond ha sempre performato bene PRIMA della partenza del QE, per poi sottoperformare proprio nel periodo degli acquisti. Questo perché il mercato aveva già scontato tutto. Un “remind” con questo grafico che ho pubblicato un po’ di tempo fa…

qe-performance-azioni-obbligazioni-usa

Sarà così anche in Europa? Intanto meglio tenerlo presente e poi, già lo sappiamo, dobbiamo essere pronti. Il 2015 sarà un anno decisamente più “ballerino” di questo monotematico e pilotato 2014. E non diamo nulla TROPPO per scontato. Proprio stamattina il buon Jens Weidmann è tornato a “tuonare” contro il QE. Strategia politica? Sicurametne si. Opposizione che può contrastare la volontà di Draghi ad andare avanti con il quantitative easing? Certamente no, La BCE ha già comunicato che non sarà necessaria l’unanimità per poter comprare titoli di stato dell’Eurozona.

“Mi irrita il fatto che nel dibattito pubblico ultimamente si senta solo una domanda: quando finalmente comincerete a comprare?”. Così Jens Weidmann, presidente Bundesbank e consigliere Bce, torna a criticare il quantitative easing in un’intervista a la Faz, invitando Francoforte a non cedere alla pressione dei mercati per il programma di acquisto di titoli di Stato. “Le banche centrali saranno responsabili per eventuali perdite e alla fine – sostiene – saranno i contribuenti a pagare”. (ANSA)

La solita storia che ormai conosciamo a memoria. Ma anche un avvertimento che è però condivisibile: il QE rischia di essere una manovra inutile e deleteria.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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5 commenti Commenta
ironblade79
Scritto il 29 Dicembre 2014 at 11:19

Ciao a tutti!

Tutta questa aspettativa sul rialzo dei tassi è veramente ingiustificata.
E’ molto più probabile che finiamo come il Giappone..con 30 40 anni di tassi a zero, l’alternativa è il default.

i tassi “normali”(4 5 % di TUF …ma anche solo il 3 ) non so se riusciranno a vederli i nostri nipoti.

Saluti

    Scritto il 29 Dicembre 2014 at 14:59

    Ovviamente se parliamo di rialzi dei tassi , ricordiamo sempre che si tratta di USA e non di UE. Qui i tassi resteranno in letargo ancora a lungo.

lucianom
Scritto il 29 Dicembre 2014 at 13:32

La stranezza è che il 10 year bond non dia ancora nessun segnale, anzi oggi il rendimento è leggermente diminuito. Probabilmente la scadenza decennale non ne risentirà.

paolo41
Scritto il 29 Dicembre 2014 at 14:32

lucianom,

credo che il grafico di Danilo del 24/12 sia indicativo nell’evidenziare che il ritocco dei tassi USA sarà contenuto, limitato alle breve scadenze e probabilmente implementato nel 2° semestre 2015.
Nel breve ha molto più impatto la situazione greca dove si leggono atteggiamenti contradditori dei teutonici ( che a mio avviso in questo momento se la stanno facendo addosso) combattuti fra il salvataggio ( la Germania, banche e aziende, sono le più esposte e Schauble ha promesso all’attuale governo greco un prestito temporaneo di € 10 MLD) e la soluzione di default già applicata per Cipro, con le ovvie probabilità di effetto domino su altri paesi europei fra cui l’Italia dato l’elevato ammontare del debito ( basta guardare oggi in borsa cosa fanno le nostre banche e la variazione dello spread)….

pig_org
Scritto il 30 Dicembre 2014 at 19:06

Effettivamente se guardiamo i rendimenti dei nostri bond a lunga scadenza i rendimenti si stanno abbassando molto.se guardiamil valore nominale nelle ultime due settimane è cresciuto pochissimo, segno che siamo arrivati a valori troppo alti.io ho un po di btp e penso di vendere e aspettare.
per quando concerne i bond portogallo anche oggi ha fatto un +0,80% segno che secondo me ancora se ne puo fare di strada.

non penso che si invertira il trend dei btp ma sicuramente siamo arrivati ai massimi. Con questi rendimenti e con il possibike qe alle porte c’é caso che il 2015 possa essere l’anno giusto x l’azionario

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