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Intermarket Groove: cambia il sentiment. Macro Risk Index segnala RISK OFF
La borsa USA ieri sera ha avuto una seduta difficile, in Europa continuano a vedersi alti e bassi degli indici. Forse è meglio fare il punto della situazione e cercare di capire tramite l’intermarket cosa sta accadendo.
Innanzitutto andiamo a vedere un indicatore di rischio molto particolare ideato da Citigroup che si chiama Citi Macro Risk Index. E’ un indicatore che va a calcolare il rischio percepito dal mercato in un particolare momento storico. La linea di neutralità è in area 0.50. Più ci si avvicina all’1 e più il mercato mostra avversione al rischio finanziario (e quindi ha “paura”). Viceversa, quando si sposta verso lo zero, significa che la fiducia è elevata.
Questo indicatore oggi è in area 90 e quindi siamo in una situazione dove c’è una forte percezione del rischio. NOTA BENE: per chi ha una strategia contrarian, diventa un buon indicatore per investire sugli estremi. Troppo rischio percepito significa possibile rimbalzo. Però in passato è successo che questo indice stazionasse in aree molto elevate anche per lungo tempo. Ma questa è la teoria, e poi la pratica è un’altra cosa. Intanto eccovi l’intermarket intraday
Intermarket intraday
La griglia intermarket che ho ideato ha un timeframe intraday con uno sviluppo di 5 giornate lavorative. Quindi un grafico intraday a 5 giorni. Come già detto, il grafico intermarket intraday ha come obiettivo il cercare di fotografare lo scenario di breve periodo dei mercati finanziari.
Partendo dall’alto a sinistra (quadrante 1), e poi proseguendo via via (fino al quadrante 9 in basso a destra) troverete:
1. Future SP 500
2. Shanghai Comp Index
3. Bank Index
4. VIX Volatility index
5. T Note Gov.
6. Dollar Index
7. Future WTI
8. Gold Future
9. CRB index
La prima area (1-2-3) è relativa all’equity. Gli indici confermano quanto scritto prima. La tendenza di breve non è positiva. L’unica piazza che è una storia a se è Shanghai che continua con i suoi alti e bassi, a seguito di un violento trend rialzista degli ultimi mesi.
Seconda area (4-5-6) E’ relativa al VIX, al Dollar Index e al mercato obbligazionario. In questi grafici è percepibile in modo evidente l’atmosfera da RISK OFF. VIX, T-Bond e Bund in forte denaro. Significa che torna ad esserci un po’ l’esigenza di “bene rifugio”
Terza area (7-8-9) è quella delle commodity. Anche qui abbiamo delle conferme. Petrolio in caduta libera, ancora, gold che riprende fiato.
MORALE: lo scenario non si può dire certo positivissimo. La debolezza del mercato è visibile ma non si escludono anche dei rimbalzi (vedi Citi Macro Risk Index). Ma il dato di fondo è che è percettibile una forte diminuzione di quella fiducia che ha contraddistinto i mercati negli ultimi mesi.
STAY TUNED!
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Caro Danilo avevo segnalato da tempo le divergenze esistenti e la precarietà dell’ultimo rimbalzo……ma purtroppo neanche io sono stato conseguente…fidandomi a torto della stagionalità favorevole…..e della circostanza che per settimane le stesse sono state ignorate….ma si sa che non è mai facile fare previsioni sull’andamento dei mercati.
Fine anno è ancora lontano, voglio solo farti notare che lo scorso anno lo S&P è calato proprio nel mese di dicembre sino al giorno 12 più o meno come quest’ anno, non disperare, il 12 è domani. Naturalmente tutto è possibile, io sono tornato short da una decina di giorni ma visto la stagionalità sono pronto a girarmi o rimanere neutro alle prime avvisaglie.Ti leggo sempre, ciao.
Riporto questo link a chi può interessare
http://www.zerohedge.com/news/2014-12-10/could-entire-post-2011-move-be-just-one-big-false-breakout