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WALL STREET: scenario ancora lateral-ribassista in un contesto macro in peggioramento
GUEST POST – Il quadro dell’economia sta progressivamente cambiando. E i mercati finanziari non possono continuare ad ignorare. Analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.
Cari amici, nella settimana appena trascorsa, i mercati finanziari internazionali hanno testimoniato, credo con molta evidenza, che il mondo è ormai sempre più interdipendente, e che nell’era dell’economia globalizzata non possono più esistere isole felici, poichè i problemi di un’area finiscono inevitabilmente per scaricarsi e ripercuotersi anche sulle altre.
Lo scenario intermarket, infatti, ha registrato, dopo mesi di sostenuto apprezzamento, un ritracciamento del dollar index dello 0,9 %, rendendo evidente che le altre aree dell’economia globale, ed in particolare l’attuale Europa, non possono sperare di risolvere i loro problemi a danno dell’economia Usa. Apprezzamento della valuta statunitense che, negli ultimi mesi, ha celato, in termini reali, anche la debolezza crescente delle quotazioni delle commodities. Debolezza quest’ultima che testimonia in maniera evidente che la crescita dell’economia globale, nonostante la buona salute dell’economia americana, resta ancora debole e piena di insidie. Debolezza resa, peraltro, molto chiara dagli accadimenti che si registrano sul mercato obbligazionario. Il bond decennale Usa, ha segnato, infatti, questa settimana, un tasso del 2,3 %, ossia ben 13 bps in meno di sette giorni orsono, e ben 73 bps in meno del tasso segnato all’inizio dell’anno. Il bund tedesco, invece, testimonia con forza la persistente stagnazione dell’economia europea, restando sotto l’inverosimile quota dell’1%, a quota 0,89 %, in calo di 4 bps rispetto alla scorsa settimana, e ben 104 bps in meno del tasso che si registrava all’inizio del 2014. I mercati azionari, ed in particolare quelli europei, ormai da mesi, riflettono la difficile situazione economica dell’area euro e già da tempo hanno assunto un andamento lateral-ribassista.
Tendenza, quest’ultima, alla quale, nella “nuova era” dell’economia globale, come la chiama il nostro amico Danilo, non possono sottrarsi anche i mercati azionari Usa, essendo gli stessi ormai sempre più espressione di aziende multinazionali operanti a livello planetario. Non a caso, dopo mesi di sostanziale tenuta, questa settimana il nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, ha registrato il maggior storno degli ultimi 2 anni e mezzo, perdendo ben il 3,14 %.
Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : – 51.695
Large Traders : + 22.259
Small Traders : + 29.436
Anche questa settimana, si conferma, pertanto, la configurazione generale del mercato dei derivati azionari Usa, affermatasi negli ultimi 3 mesi. A differenza, però, delle precedenti settimane, in quest’ultima, l’entità delle movimentazioni dei diversi operatori risulta di ammontare modesto, pari a soli 5.567 contratti, e ciò lascia presagire un decremento dell’elevata recente volatilità dei mercati azionari. In particolare, i Large Traders, riducono nuovamente di 4.668 contratti long la loro, non proprio convinta, posizione Net Long. Anche gli Small Traders, si mostrano leggermente meno ottimisti e cedono, anch’essi, 899 contratti long, riportando di nuovo la loro abituale posizione Net Long sotto le 30 mila unità. I Commercial Traders, come spesso accade nelle fasi di storno dei mercati azionari, acquistano l’intero lotto dei 5,567 contratti long e riducono, alquanto modestamente, l’entità della loro abituale posizione di copertura Net short. Devo dire che, dopo l’ultima pesante settimana di borsa, mi sarei aspettato un intervento più massiccio delle cosiddette “ Mani Forti “ a sostegno del mercato, che invece risulta di modesta entità. Ciò mi induce a pensare che questa settimana riusciranno probabilmente ad impedire un’ulteriore verticale caduta dei mercati azionari, ma non determineranno un sostanziale mutamento del trend per i listini azionari Usa, ormai anch’essi allineati al trend lateral-ribassista già presente da mesi sui listini azionari europei.
Vision lateral-ribassista, che, anche questa settimana, mi induce a rinunciare ad applicare il mio originale metodo di stock picking, condotto sul listino azionario italiano, che si propone di sfruttare l’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, individuato in pregevoli ricerche, presente peraltro in tutti mercati finanziari, ed i cui presupposti scientifici sono esposti nel mio nuovo sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Stock picking, da effettuarsi, di norma, dopo un preliminare check-up di borsa italiana, che in quest’ultima settimana, evidenzia, però, un andamento sempre più ribassista, con la presenza addirittura di un death cross. Storno che, negli ultimi mesi, ha praticamente azzerato la performance annua del nostro benchmark, costituito dal Ftse all Share, ridottasi allo + 0,34 %. Il mio portafoglio, denominato “ Azioni Italia – LTM “, registra, invece, una performance annua del 21,9 %, in crescita di 5,2 punti percentuali nell’ultima settimana, grazie al mio recente posizionamento short. Dunque oltre 21 punti percentuali sopra l’incremento annuo registrato dal nostro benchmark, che ci dà piena conferma dell’esistenza, anche sul mercato azionario italiano, dell’effetto “ momentum “ evidenziato dagli studi scientifici dei professori Jegadeesh e Titman. Questa settimana, in perfetta coerenza con la mia vision globale lateral-ribassista , non posso che riconfermare la posizione totalmente short del mio portafoglio, che potrete consultare, in maniera gratuita, sul mio sito.
Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore una nuova proficua settimana di trading .
Lukas
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Sempre diffidente il mio amico Lucianom……ti dirò… allo stato quello che vedo io sembra peggio di quello che appare a prima vista….quindi trai tu le conseguenze !!!
Sono anni che aspetto per andare short su s&p ,tutte le volte che l ho fatto ho preso tram di faccia !
Speriamo che sia la volta buona !
Io ci provo !
Caro Lucianom come vedi….anche questa volta…..non ci siamo sbagliati !!!!
Sto respirando ossigeno puro, conto sul tuo aiuto per quando finalmente potrò rigirarmi long non vedo l’ora, naturalmente la responsabilità sarà solo mia.Cercherò in futuro di seguirti di più anche se mi è rimasto nella mente quel periodo ,circa tre anni fa, quando il tuo sistema non ha funzionato per circa sei mesi, a meno che tu non lo abbia affinato con l’esperienza. Purtroppo il forte guadagno di questi giorni è stato dimezzato causa la discesa dei BTP ed altre obbligazioni.Ciao ed in bocca al lupo.
Ciao Lukas, ho aspettato per molto tempo, che sia la volta buona?