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WALL STREET: progressivo mutamento di scenario

Scritto il alle 14:11 da Lukas

GUEST POST – Anche se lentamente è visibile nel COT REPORT un cambiamento dello scenario, visti i movimenti e le ingenti variazioni settimanali. Analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.

Cari amici, negli ultimi mesi, i mercati finanziari internazionali, aldilà delle attuali e visibili apparenze, sembrano incubare un prossimo mutamento globale di scenario, ancora non del tutto definito e percepibile, e che abbisogna di ulteriori e più probanti conferme.

Lo scenario intermarket, infatti, registra, da alcuni mesi, un impetuoso processo di apprezzamento del dollaro Usa che ha favorito, tra l’altro, una rapida e salutare discesa del rapporto di cambio EURUSD, svalutatosi, in poche settimane, di circa l’8 %. Vigore e forza della valuta Usa che ha consentito, negli ultimi mesi, aldilà delle apparenze, anche la sostanziale tenuta, in termini reali, delle quotazioni delle commodities. Il mercato obbligazionario, oggetto dell’interesse di molti, causa l’imminente fine del QE Usa, si dimostra invece sempre privo di particolari tensioni. Il bond decennale Usa, ha segnato, questa settimana, un tasso del 2,44 %, ossia 9 bps in meno di sette giorni orsono, e ben 59 bps in meno del tasso segnato all’inizio dell’anno. Il bund tedesco, invece, si mantiene ancora sotto l’incredibile quota dell’1%, a quota 0,93 %, in calo di 4 bps rispetto alla scorsa settimana, ed addirittura 100 bps in meno del tasso che si registrava all’inizio del 2014. I mercati azionari, ed in particolare quelli europei, invece, percepiscono che le sole politiche monetarie accomodanti promesse da Draghi, non risolveranno i problemi economici strutturali del vecchio continente, e già da sei mesi hanno assunto un andamento lateral-ribassista. Tendenza, quest’ultima, a cui sembrano volersi avviarsi, con maggiore cautela, anche i mercati azionari Usa. Il nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, infatti, anche questa settimana, ha registrato uno storno dello 0,75 %, che sembra voler definitivamente interrompere l’incredibile serie di record storici stabiliti negli ultimi 12 mesi.

Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 57.262

Large Traders : + 26.927

Small Traders : + 30.335

06 Oct. 05 15.27

Si consolida, pertanto, in maniera sostanziale, la configurazione generale del mercato dei derivati azionari Usa, affermatasi negli ultimi mesi. L’entità delle movimentazioni settimanali, pari a ben 19.312 contratti, palesano e confermano tuttavia un elevato nervosismo da parte degli operatori, che lascia presagire un aumento di volatilità dei mercati azionari. In particolare, i Large Traders, confermano tutte le loro incertezze recenti, e dopo una settimana di vendite, riacquistano nuovamente ben 16.121 contratti long, e consolidano la loro attuale, e non proprio convinta, posizione Net Long. Gli Small Traders, che per molti mesi, non si sono lasciati incantare dalle sirene rialziste, nelle ultime settimane, sembrano sinistramente, volervi cedere, ed acquistano altri 3.191 contratti long, riportando la loro del tutto abituale posizione Net Long sopra le 30 mila unità. I Commercial Traders, infine, dopo aver per mesi sostenuto il mercato, con l’approssimarsi della fine del tapering, cedono l’intero lotto dei 19.312 contratti long ed accrescono l’entità della loro abituale posizione di copertura Net short. Le movimentazioni di quest’ultima settimana, che confermano il crescente nervosismo da parte degli operatori, sembrano, pertanto, dar ancor maggior credito all’ipotesi, da noi già avanzata nelle scorse settimane, di un mutamento di trend anche per i listini azionari Usa, che potrebbero presto allinearsi al trend lateral-ribassista già presente sui listini azionari europei. Vision, dunque, lateral-ribassista, che, questa settimana, mi costringe a rinunciare ad applicare il mio originale metodo di stock picking condotto sul listino azionario italiano, che si propone di sfruttare l’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, individuato in pregevoli ricerche, presente in tutti mercati finanziari, ed i cui presupposti scientifici sono esposti nel mio nuovo sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Stock picking, da effettuarsi, normalmente, a seguito di un preliminare check-up di borsa italiana, che dopo quest’ultima settimana, evidenzia, però, un chiaro andamento lateral-ribassista, che ha ridotto la performance annua del nostro benchmark, costituito dal Ftse all Share, ad un modesto + 5,65 %. Il mio portafoglio, denominato “ Azioni Italia – LTM “, registra, invece, una performance annua del 16,7 %, in contrazione di 2,3 punti percentuali nell’ultima settimana, ma pur sempre 11 punti percentuali sopra l’incremento annuo registrato dal nostro benchmark, che ci dà piena conferma dell’esistenza, anche sul mercato azionario italiano, dell’effetto “ momentum “ evidenziato dagli studi scientifici dei professori Jegadeesh e Titman. Questa settimana, in coerenza con la mia vision globale lateral-ribassista circa le prospettive dei mercati azionari, rinuncio, pertanto, ad effettuare lo stock picking e riposiziono in posizione totalmente short il mio portafoglio, che potrete nuovamente consultare, in maniera gratuita sul mio nuovo sito. Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore una nuova proficua settimana di trading .

Lukas

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