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DERIVATI: la lezione NON è servita
Ieri, in un post dedicato alle banche Usa, ho cercato di sottolineare lo strano scenario che si è venuto a creare nel sistema finanziario mondiale ed americano. Per farla breve, chi aveva maggiore responsabilità nella creazione e nello sviluppo della crisi finanziaria del secolo, non solo non è fallita (a parte la nota vicenda di Lehman Brothers) ma addirittura ne è uscita ancora più forte ed influente di prima.
Non possiamo dire, al momento , che ne sia uscita “rafforzata” anche perché io continuo a credere che, forse, non è proprio tutto oro quello che luccica. Ma dal punto di vista politico, non c’è dubbio che anche nei confronti del Governo USA, una maggiore influenza del sistema bancario USA è più che chiara. Basta pensare all’importanza assunta da Goldman Sachs, leader nell’ high frequency trading e nel collocamento dei Titoli di Stato USA, o ancora di JP Morgan, leader indiscusso nella negoziazione e nel trading degli ETF.
Questo sistema bancario Usa non solo si sta riprendendo bene, ma soprattutto grazie a questi sistemi di trading, delle vere e proprio macchine da soldi che sono, però, legalizzate (in quanto considerate importanti per stabilizzare il mercato…boh…) è riuscito a fare dei signori utili nell’ultimo trimestre, utili che non hanno nulla a che fare con la gestione ordinaria bancaria, ma che pur sempre utili sono.
Però questi utili hanno fatto si che gli stessi fondi TARP, prestati dal Governo USA alle banche, sono già stati restituiti per una buona parte, con un alleggerimento del carico di debito delle banche e un buon utile per il Governo USA stesso.
Il New York Times ipotizza un utile per lo Stato Usa pari a circa 4 miliardi di Dollari, dollari che, ripeto, arrivano esclusivamente non dalla gestione ordinaria delle banche, ma da “alchimie”. Ma non è tutto qui. Addirittura, per la Federal Reserve gli utili sarebbero pari a 14 miliardi di dollari.
Ma che bello! Abbiamo trovato la gallina dalle uova d’oro!
Calma ragazzi…
FDIC: perdite record
Se c’è chi guadagna, c’è anche chi ci perde. La FDIC sperava in un super utile di 7 miliardi dal programma di salvataggio bancario, invece si troverà con una perdita di almeno 14 miliardi di dollari…
Nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma…
Ma non solo. Non dimentichiamo mai che, grazie al quantitative easing ed al sostegno dato alle banche, il Tesoro e la FED sono belli pieni di titoli tossici, buona parte dei quali ereditati dalla famosa AIG e da Bear Stearn. E poi… e poi ci sono anche tutti i derivati che il Governo si è dovuto accollare coi super bail out effettuati negli ultimi mesi.
Sarebbe bello poter dire, almeno, che se proprio la situazione resta controversa, tra utili dichiarati apertamente e perdite ancora mantenute in sordina, che il mercato, almeno abbia imparato la lezione e che in futuro la gestione del rischio e dei derivati verrà fatta in modo molto più oculato, coi giusti controlli e soprattutto in modo non così spavaldo.
Ed invece no…
Credit Default Swap: i CDS mettono a rischio il sistema finanziario
La fonte è quanto mai autorevole. Si parla della BCE, la Banca Centrale Europea.
Andatevi a leggere questo report intitolato “Credit Default Swap and counterparty risk” e poi ditemi che ne pensate.
Secondo la BCE (e non solo secondo lei) il mercato sarebbe acnora drammaticamente ingolfato da CDS e derivati, tanto da minare la solidità del sistema finanziario globale.
Se quindi dovesse capitare un default importante, a causa dei Credit Default Swap, il rischio di tracolo sarebbe realistico. Ma non ve lo dice DT. Ve lo dice la BCE nel report.
Quindi, cari lettori, trovo disarmante il fatto che, proprio mentre il mondo finanziario sembra (sembra) voler rialzare la testa, veniamo a conoscenza (in modo ufficiale) che il mondo finanziario NON ha fatto tesoro di quanto è successo, tutto è come prima se non addirittura peggio. Altro che deleveraging, altro che monitoraggio sui derivati. Qui signori si stanno creando nuove bolle.
E, in effetti, per generare utili e business, qualcosa bisognava pure inventarsi, o per lo meno… cercare di rimanere sulle scorse coordinate…
Questo in Europa come negli USA. E parlando di Europa, proprio in questi giorni ho avuto modo di leggere, a propostito dell ebanche continentali, notizie tutt’altro che positive. Prendete ad esempio le Banche Spagnole. Sono messe molto peggio di quanto possiate immaginare.
Conclusioni personali
Beh… non c’è che dire…. Se il mercato è tale e quale a prima, e se poi andiamo ad aggiungerci una maggiore influenza delle banche stesse, includendo anche la nota vicenda dell’ High frequency trading… Ditemi voi…
Per fortuna questa volta il mio pensiero è sostenuto nientepocodimeno che dalla stessa BCE.
E quindi, tutto quanto da noi ipotizzato non era poi così folle.
STAY TUNED!