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DEUTSCHE BANK bacchettata dalla FED: il colosso è “inadeguato” e fa paura

Scritto il alle 09:00 da Danilo DT

Deutsche_Bank_-

La banca tedesca è al top per la detenzione in derivati. Leggete qui sotto ed inorridite. Intanto però dagli USA si accorgono che il rischio DB non è indifferente. Da leggere.

Molto spesso su questo blog abbiamo accusato il sistema bancario tedesco di non essere quella meraviglia che i teutonici vogliono farci credere.
E’ ben nota la posizione delle banche della Germania nell’utilizzo della leva finanziaria e dei derivati.
Proprio ieri sera il sito ZeroHedge  ci ha regalato un aggiornamento sulla materia, con un grafico più che eloquente e che non necessita di grandi commenti, proprio sulla banca principale della Germania, la Deutsche Bank:

Domanda: come mai questa banca (Deutsche Bank se non lo avevate capito), ha un’esposizione su derivati così DEVASTANTE e non è vista come un vero RISCHIO sistemico?

Signori, questa è una polveriera pazzesca! Esposizione pari a 5 volte il PIL dell’Eurozona e praticamente pari al PIL globale. Ed è SOLO una banca!
Inconcepibile.
Ma il bello è che negli USA iniziano a preoccuparsi SERIAMENTE della situazione. E noi in Europa?
Ecco cosa dice il sito America 24 sull’argomento:

Report finanziari scadenti, auditing e supervisione inadeguati, sistema tecnologici deboli. Sono queste le mancanze di Deutsche Bank negli Stati Uniti secondo la Federal Reserve di New York, che in una lettera datata 11 dicembre scorso ha espresso le sue preoccupazioni al top management della banca tedesca. Il regolatore sostiene che “la dimensione e la portata degli errori suggerisce che l’intera struttura con cui vengono comunicati i dettagli delle attività americane [del gruppo] necessita di un’azione di rimedio amplia”.

Se non avete capito, quindi, la FED of NY denuncia la banca con un’esposizione di derivati così PAZZESCA come istituto di BASSA qualità e carente organizzazione. Si riferisce ovviamente alla DB che cura le attività USA, ma credo che sia l’immagine di tutta una struttura che non funziona (e quindi i nostri dubbi sono tutti confermati).
Avete presente cosa potrebbe succedere se si fa guidare u n autobus di due piani peino di turisti ad un bambino? Ma andiamo avanti…

Ad essere chiamate in causa sono le divisioni di Deutsche Bank in Usa – che comprendono investment banking, asset management e transazioni – con asset complessivi per 600 miliardi di dollari, o oltre un quarto degli asset totali del gruppo.

Questo bisogna sottolinearlo: un quarto degli asset del gruppo, E allora prendete il grafico di prima. Dividetelo in quattro, il risultato che otterrete è sempre superiore al PIL prodotto dall’Eurozona. E questa è la DB USA. Sic…

Per gli Usa, Deutsche Bank “non ha fatto progressi” nel risolvere problemi individuati in precedenza e che hanno iniziato a venire a galla sin dal 2002. “La cosa più sconcertante”, scrive nella lettera Daniel Muccia, vicepresidente seniore della Fed di NY e responsabile della supervisione della banca tedesca, “e che sebbene le cause d tali errori non siano state rimosse, questioni di supervisione passate sono state considerate come risolte e archiviate dal top management”.
Così facendo il gruppo è “esposto a rischi operativi significativi”, aggiungel Muccia.

Negligenza? Incapacità? O cosa? Certo è che gli errori NON li hanno voluti risolvere perché a loro faceva comodo così… E fa sorridere la risposta di DB…

La risposta della banca non si è fatta attendere: “Stiamo lavorando diligentemente per rafforzare ulteriormente il nostro sistema e controlli e siamo impegnati ad essere i migliori della classe”, ha detto un portavoce oggi.

Ma certo, stiamo lavorando per voi! Ora che lo hanno detto siamo tutti più sereni. Intanto però la realtà è una sola. DB, come tante altre banche, sono delle mine vaganti che viaggiano in un mercato privo di una regolamentazione univoca proprio sui derivati. Una giungla insomma.

Ora va tutto bene, le tendenze sono rialziste e la volatilità è bassa. Diceva bene un lettore ieri (ob1KnoB) in un commento parlava di complicità.
Le banche sanno cosa significherebbe un crash globale a livello sistemico…
Per certi versi questa combutta potrebbe far durare il rally ancora per un po’, ma questo scenario può durare all’infinito? Difficile poterlo credere. Mentre è facilissimo capire che situazione come quelle di Deutsche Bank sono, a lungo andare, eticamente, finanziariamente e sistematicamente ingestibili.

E se volete leggere qualcosa di quanto scritto in passato su Deutsche Bank, eccovi alcuni spunti…

Deutsche Bank: accusata di aver nascosto perdite su derivati per 12 miliardi di Euro!

Deutsche Bank: scoperte le alchimie contabili per nascondere la leva finanziaria ed occultare prestiti (e non solo!)

Deutsche Bank: nuovo aumento di capitale. In 4 anni chiesti al mercato oltre 21 miliardi di Euro

PS: non temete, Deutsche Bank è in buona compagnia. Appena riesco, nei prossimi giorni, vi spiegherò il perchè…

STAY TUNED!

Danilo DT

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16 commenti Commenta
kry
Scritto il 23 Luglio 2014 at 09:28

TAUNUS ricorda forse qualche cosa?

atomictonto
Scritto il 23 Luglio 2014 at 09:39

Ma pensa un pò, e io che pensavo che Weidmann fosse solo uno “zucconen”….invece è tutto preoccupato di coprire la sua…ehm… 🙂

whitenoise
Scritto il 23 Luglio 2014 at 10:49

Senza nulla togliere alla veridicità del dato, non può essere che si tratti di un ricatto USA per costringere la Germania ad azioni politiche più allineate (allontanamento da partner Russia, ecc)?

reragno
Scritto il 23 Luglio 2014 at 11:37

Concordo con Dream, ecco perchè parlo di rischio rendimento ingiustificabile su ormai ogni tipo di asset.
Quando si scenderà la velocita sarà la stessa di una persona che si butta da un aereo con un’ incudine all’interno del paracadute al posto delle zaino.

reragno
Scritto il 23 Luglio 2014 at 11:39

con un’incudine nello zaino al posto del paracadute chiedo scusa.

reragno
Scritto il 23 Luglio 2014 at 11:44

Ps per chi fosse interessato ho una rarissima tabella in excell scritta direttamente da Gann nel 1909 con le proiezioni dei mercati azionari per i prossimi anni esattamente fino al 2212.
La serie parte dal 1789.
Già il 2014 potrebbe darci brutte sorprese.

gilles27
Scritto il 23 Luglio 2014 at 11:44

reragno@finanzaonline,

….NOOOOOO! QUESTA VOLTA E’ DIVERSO!

reragno
Scritto il 23 Luglio 2014 at 12:02

gilles27@finanza,

AHA AHA AHA AHA

gnutim
Scritto il 23 Luglio 2014 at 12:02

deutsche bank?

Il buco con la banca atTorno?

Il mercato è complessivamente ben valutato, non Vi sono rischi particolari, ed è TUTTO SOTTO CONTROLLO

idleproc
Scritto il 23 Luglio 2014 at 12:06

Se la FED ha già fornito nel recente passato “liquidità” al sistema finanziario europeo è tranquillamente ipotizziabile la pressione politica sui crucchi e non sembra essere una minaccia tanto velata.
Cio non elimina la realtà del problema che manco l’Espirito Santo…

Scritto il 23 Luglio 2014 at 12:07

reragno@finanzaonline,

interessante. La mia email la trovi qui a lato 🙂

gainhunter
Scritto il 23 Luglio 2014 at 13:48

Sono anni che quando capita di andare sul discorso cerco di far capire a conoscenti, colleghi ecc. quanto è pericolosa DB (mandandoli qui e su iceberg), ma spesso nella mente della gente vige l’equazione “tedesca = affidabile”… La potenza dei luoghi comuni…

Scritto il 23 Luglio 2014 at 14:20

Whitenoise,

in parte hai ragione.

Negli ultimi quattro anni le Autorità Statunitensi – SEC, OCC, FED (board), Treasury (securities), House – hanno redatto ed emanato varie direttive e regolamenti – alcune di queste/i, dopo la costituzione di apposite commissioni d’indagine, in seguito allo scoppio della crisi finanziaria del 2007 – davvero stringenti ed incisive/i – i cui frutti si coglieranno appieno nei prossimi anni; nel triennio 2015-2018, per la precisione.

Certamente l’aspetto “politico” ha una Sua rilevanza-valenza, ma non è predominante visto che il “trattamento col ditino puntato” non è stato riservato solo a DB (Germania) e/o a Putin (Federazione Russa), bensì anche ad altre Istituzioni finanziarie (YankeeS, innanzitutto) e/o a Stati Nazionali, che hanno/intrattengono ottimi rapporti – economici, finanziari, politici – con gli States.

Piuttosto, Mi “soffermerei” sull’insipienza delle (Nostre) Autorità – Nazionali (“porto delle nebbie”) – e Comunitarie – Europee (“camera oscura”) – che sono sempre meno incisive nonostante Vi siano – od approvino – innumerevoli/continue norme (che siano o meno tecniche e/o di settore); i problemi, ormai da anni – anche ante 2007 – rimangono sempre gli stessi e non vengono per nulla affrontati con risolutezza – Mi riferisco, in particolare ai sistemi preventivi – di controllo – e di monitoraggio sulle sanzioni emesse – reali e non di facciata.

Per scriverLa, in breve, nel Vecchio Continente sono sempre più esperti nel “gioco della settimana”.

サーファー © Surfer

whitenoise
Scritto il 23 Luglio 2014 at 16:05

@finanza,

grazie mille Surfer per l’utile chiarimento!

kry
Scritto il 24 Luglio 2014 at 12:01

A me vien da ridere , non so voi http://finanzanostop.finanza.com/2014/07/24/salvataggio-banche-la-germania-autorizza-la-confisca-parziale-dei-depositi/ questi pensano davvero d’esserne immuni.

gilles27
Scritto il 25 Luglio 2014 at 08:10

reragno@finanzaonline,

ciao, è possibile avere questa tabelle excel’
grazie!

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