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Italiani sempre più poveri. Ma non tutti.

Scritto il alle 09:15 da Danilo DT

I dati Bankitalia ci illustrano uno Stato in impoverimento. Ma poi andando a fondo scopriamo realtà sconcertanti che certificano il fatto che il Bel Paese non ha futuro (ahimè)

Scattare un’istantanea dello stato di salute delle famiglie italiane non è certo una cosa semplice. Dire che, in generale, la situazione è in peggioramento, è abbastanza ovvio, visto le condizioni dell’occupazione e della pressione fiscale.
La Banca d’Italia ha recentemente prodotto un report che fotografa la situazione e crea quello che si può definire un “Bilancio” per le famiglie italiane.
Ecco cosa risulta da questo report (scaricabile CLICCANDO QUI) 

Tra il 2010 e il 2012 le condizioni economiche dichiarate dalle famiglie intervistate sono peggiorate (…) Tra il 2010 e il 2012 il reddito familiare medio è calato in termini nominali del 7,3 per cento, quello equivalente del 6; la ricchezza media è diminuita del 6,9 per cento. (…) 

Tra il 2010 e il 2012 il deterioramento delle condizioni economiche, in termini di reddito equivalente fatta cento la media generale, è stato più accentuato per i lavoratori indipendenti (il cui indice passa da 144 a 138 per cento della media) rispetto a quello dei dipendenti e delle persone in condizione non professionale (entrambi stabili intorno rispettivamente a circa 109 e 91). Solo l’indice relativo ai pensionati sale da circa 108 a 114. La flessione ha riguardato tutte le classi di età ad eccezione degli anziani, per i quali l’indice passa da 106 a 114.

Tante belle parole per poter dire, in estrema sintesi, che qui, in Italia (parlo di noi comuni cittadini) si è tutti più poveri. Eccovi alcune slide estratte direttamente dal report che ritengo particolarmente significative che vi illustrano alcune curiose situazioni.

Ricchezza netta per famiglie divisa per classi di età

Questo è uno dei grafici che preferisco (si fa per dire) dove si mette in evidenza uno dei mali dell’Italia. La classe più “anziana”, quella che ha i “diritti acquisiti” e non è disposta a cedere nulla, ha una ricchezza che, dal 1991, è addirittura salita. Sono quelle persone che ancora non sono in pensione ma appartengono alle “lobby” che comandano il mercato e la politica. Non tutti, ci mancherebbe.

E proprio come loro, la classe degli “oltre 64 anni” non ha certo visto l’impoverimento. dal 1991 l’indice per questa categoria è passato da 70 a 105. Ora, fatico a pensare che TUTTI i pensionati si trovino in questa situazione. E quindi? C’è qualcuno, e sono tanti, che non hanno sentito per nulla la crisi e che anzi, si sono persino arricchiti, di cui probabilmente buona parte senza lavorare più!

Ma veniamo alla parte drammatica del grafico. L’età “di mezzo” (45-54) ha visto un peggioramento, peggio ancora la categoria precedente (35-44) e poi…gli under 35 anni…

Signori, questa è la fotografia che i signori che governano devo avere BEN chiara e che vi chiedo di condividere questo post coi VOSTRI CONTATTI rendendo i vs contatti più consapevoli alla follia a cui stiamo assistendo.

E’ evidente da questo grafico che il futuro dell’Italia è segnato. Ovvero, NON C’E’ futuro! E sempre questo grafico ci illumina sul fatto che le riforme DEVONO andare a colpire quelle classi che oggi si trovano in condizioni più agiate, quelle insomma che hanno nel corso degli anni, anche tramite lotte sindacali, acquisito dei diritti e che oggi non li vogliono ledere. Signori, il mondo è cambiato e bisogna accettare la nuova realtà. TUTTI e ripeto TUTTI devono dare il loro contributo se si vuole provare a ripartire. So che questo discorso sembrerà impopolare ma è necessario. Se non si vanno a colpire tutte le categorie dei lavoratori a TUTTI i livelli, e in particolar mondo quelle LOBBY iper protette, anche dove la spending review doveva colpire duro e che invece non ha nemmeno sfiorato le buste paga.

Sempre più concentrata la ricchezza in Italia. Il 10% delle famiglie più ricche possiede il 46,6% della ricchezza netta totale (45,7% nel 2010). La quota di famiglie con ricchezza negativa è invece aumentata al 4,1% dal 2,8% del 2010. La concentrazione della ricchezza è pari al 64%. (…) La povertà è salita invece dal 14% del 2010 al 16% nel 2012, rileva ancora la Banca d’Italia precisando che un povero su tre è immigrato. Nell’indagine biennale sui bilanci delle famiglie, l’istituto centrale individua la soglia di povertà con un reddito di 7.678 euro netti l’anno (15.300 euro per una famiglia di 3 persone).

In Italia metà delle famiglie vive con meno di 2.000 euro al mese e la distribuzione dei redditi resta sempre asimmetrica. In particolare, solo la metà delle famiglie ha un reddito annuo superiore ai 24.590 euro (circa 2.000 euro al mese), mentre un 20% conta su un reddito addirittura inferiore ai 14.457 euro (1.200 euro al mese). Il 10% delle famiglie a più alto reddito, invece, percepisce più di 55.211 euro. (Source) 

Forse non vi rendete conto della gravita della frase sopra esposta. La metà delle famiglie vivono con MENO di 2000 € al mese e 1/5 (20%) vive con 1200 €. Facciamoci due conti. Affitto (perchè comprare una casa è ancora dura), spese varie, cibo, abbigliamento e quant’altro. Come fa una famiglia a campare con 1200 € al mese? E ovviamente i nuovi poveri sono i più giovani, costretti (finchè si può) a vivere sulle spalle dei genitori.

Parlavamo di Immobiliare? Eccovi serviti. Un grafico vale più di mille parole.

Chiudo con un ultimo grafico, che fotografa la situazione reddituale a seconda dell’attività lavorativa. Tenetevi forte perchè c’è da ridere.

Autonomi: oscillano come la crisi, ovviamente il dato sarebbe da completare con il sommerso, ma questa è un’altra storia. Prendiamolo per buono. Sono giustamente loro quelli che hanno il reddito maggiore. A seguire….ci saranno i lavoratori dipendenti? NEIN! I dipendenti hanno visto collassare il loro stipendio. Sul secondo gradino del podio abbiamo loro, i PENSIONATI!

Credo che di carne al fuoco per discuterne insieme qui ce n’è già fin troppa.

Una fotografica impietosa e realistica di un paese che così montato non ha più ragione di esistere. E’ morto e sepolto. Se prima lo temevate, ora lo sapete proprio. E queste slide lo testimoniano.

STAY TUNED!

Danilo DT

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10 commenti Commenta
ilcuculo
Scritto il 28 Gennaio 2014 at 09:36

Bello il primo grafico.

Interessante notare che quelli che hanno 64 anni (curva verde) nel 2012 ne avevano 54 nel 2002 dove la curva arancio ha un massimo e ne avevano 44 nel 1992 dove la curva verde marcio ha un picco.

Di fatto i nati intorno agli anni ’50 dello scorso secolo hanno sempre vissuto sulla cresta dell’onda (in media ovviamente) prendendosi tutti i benefici di un dopoguerra – un boom economico – un ’68 – un riflusso …. e così via.

Chi è arrivato dopo ha trovato i resti del pranzo, adesso si sta sparecchiando la tavola.

idleproc
Scritto il 28 Gennaio 2014 at 09:51

DT, non farti illusioni… è un esproprio complessivo di redditi e capitali.
L’equità sarà solo propaganda e il trasferimento sarà sempre nella stessa direzione.
La refurtiva non verrà nemmeno “spesa” in Italia ma finirà nel sistema finanziario europeo e globale.
Sono loro che guidano il gioco… e quelli che impropriamente vengono chiamati supermanager dai superstipendi sono la loro base sociale, come lo sono i vertici degli apparati di potere politico e amministrativo.
Inoltre… lo “stipendio” è solo una voce degli introiti…

paolo41
Scritto il 28 Gennaio 2014 at 13:10

D’accordo in linea di massima sui contenuti, ma rischi di essere deviante se non includiamo il vero problema dell’Italia che sono le spese della burocrazia statale a tutti i livelli dal Quirinale (che si è aumentato lo stipendio) al più piccolo dei comuni con tutti gli sprechi, abusi, furti che perpetrano; se non includi le migliaia di false aziende ed enti a partecipazione statale che non generano valore aggiunto e che sono piene dei “trombati” della politica. L’esempio di rimettere in piedi (si fa per dire ) il paese deve venire da lì, poi diviene giustificabile anche quello che evidenzi nel post; non si può andare avanti solo pensando a tassare e per di più tassare i risparmi come vorrebbero anche i teutonici (che sono i primi veri antieuropeisti), perché, ormai lo sappiamo per esperienza, chi ci rimette è sempre la classe meno abbiente.
Infine non mi farei illusioni sulla ricchezza immobiliare perché il settore è in crisi e le nuove tasse sono più opprimenti di quelle vecchie e anche i nonni cominciano ad avere sempre più difficoltà ad aiutare i giovani, mentre il mercato è praticamente fermo come vendite e come nuove costruzioni.
Scandaloso è invece che si accetti che ci siano proprietari (vedi la signora VIP di Roma di cui non ricordo il nome) di 1400 appartamenti e ville principesche che evadano le tasse per anni e (nessuno abbia il coraggio di smentirmi) con la certa concussione delle persone e politici dei salotti della Roma bene, che avrebbero avuto il diritto e il dovere di intervenire e denunciare questi annosi problemi. Tanto si dice su quello che sarebbe necessario fare e poi saltano fuori i Mastrapasqua (vorrei fargli il calcolo di quanto guadagna e il preventivo di quanto ammonterà la sua futura pensione).
Il vero problema è che siamo un popolo con il DNA del fregare, del ladrocinio sottobanco, dell’essere più furbo degli altri e fino a che non avremo il coraggio di veramente applicare dure sanzioni a chi sgarra non riusciremo mai a uscire dalla melma.

paolo41
Scritto il 28 Gennaio 2014 at 13:31

….. apprendo ora “con somma Gioia” che l’ex-ministro Scajola è stato assolto perché lui “non era a conoscenza” che un certo Anemone aveva contribuito con € 1.000.000 !!!!! per l’acquisto dell’appartamento vista Colosseo e ha il coraggio di dichiarare che niente cancellerà il dolore di questo incubo durato quattro anni !!!!!
A questo punto mi sorge il dubbio che i giudici o lo sono …. o ci fanno!!!!

laforzamotrice
Scritto il 28 Gennaio 2014 at 14:32

Bell’articolo, anche se cose risapute a chiunque si sia appena interessato all’argomento. Basta un amico bancario per sapere chi è che ha i soldi in Italia, gli anziani. Un pò, perchè hanno sprecato meno, un bel pò perchè hanno guadagnato di più e hanno avuto privilegi oggi inconcepibili. A questo aggiungiamo che i figli/nipoti proteggono i privilegi dei padri nonni perchè ne hanno dei benefici, anche se per poco, ed ecco perchè la faccenda è di difficile soluzione. Non so come finirà la cosa, ma se non ci diamo una mossa, prevedo guai grossi, anzi enormi per il 99% di noi, anziani attualmente previlegiati compresi.
9 dicembre.

paolo41
Scritto il 28 Gennaio 2014 at 15:01

..in assenza di commenti continuo con le mie osservazioni: saprete senz’altro che le tasse locali (fonte CGIA) sono aumentate di oltre il 30% dal 2010 al 2014 mangiandosi stipendi e pensioni.
Per quanto riguarda la Guardia di Finanza (dati 2013) sono stati 19.000 i casi scoperti in cui veniva depredata la pubblica amministrazione per un ammontare di € 5.000.000.000!!!! Sprechi, falsi invalidi e finti poveri, amministratori e impiegati infedeli, truffatori del servizio sanitario.
Altrettanti MLD sono spariti dalle casse per sprechi e truffe ai finanziamenti nazionali e comunitari.
835 sono stati gli evasori totali scoperti, mentre è interessante notare che ogni giorno dell’anno vengono commessi 12 reati contro la pubblica amministrazione.
Poi ci sono i ” furbetti del welfare” che rubano € 2.000.000.000 ogni anno, gente che autodichiara il falso per ottenere agevolazioni sociali ed economiche di cui non avrebbero diritto (fonte QN).
Ora se Mastrapasqua si occupasse di questi filibustieri invece di gonfiare le fatture dell’ospedale israeliano e di partecipare a una dozzina di consigli di amministrazione extra-Inps…non sarebbe meglio????
O forse sarebbe meglio che Mastrapasqua venga immediatamente indagato ed esautorato da ogni incarico pubblico e si cerchi altri lidi e che il CSM metta sotto immediata indagine il giudice che ha assolto Scajola?????

ilcuculo
Scritto il 28 Gennaio 2014 at 16:08

Ridurre del 20% , a parità di stipendio, il costo del lavoro dei circa 5 milioni di lavoratori dell’industria manifatturiera italiana (piccola-media-grande) costerebbe circa 45 miliardi o 3% del PIL.

Considerando che il costo degli amortizzatori sociali in Italia sfiora il 2% del PIL…

ddb
Scritto il 28 Gennaio 2014 at 16:21

paolo41,

I giudici sono brava gente.
Ormai è fuori dalla politica, non da più fastidio, è inutile accanirsi.
Inoltre è meglio non creare un precedente: anche gli amici cadono in tentazione.

Ricordate:
La legge è uguale per tutti, ma viene amministrata dai magistrati.

gainhunter
Scritto il 28 Gennaio 2014 at 19:25

“un paese che così montato non ha più ragione di esistere.”

Hai usato proprio il termine giusto. 🙂

gainhunter
Scritto il 28 Gennaio 2014 at 21:48

Dimenticavo: non so se sia voluto o meno, ma se lo scopo è la repressione della domanda al fine del pareggio delle partite correnti (per compensare gli squilibri dovuti a euro + svalutazione interna tedesca), chi è che tende a consumare di più, i giovani o gli anziani? La risposta è ovvia, e quindi è ovvio che per raggiungere lo scopo si debbano impoverire più i giovani che gli anziani.
Quindi la redistribuzione della ricchezza dagli anziani ai giovani può compromettere i “risultati” fin qui raggiunti. 😈

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