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2013: anno dei record
2013: anno del QE tendente ad infinito, dei tassi ZIRP, ma anche del tapering, del Nikkei e del margin debt ai picchi massimi
Ed eccoci arrivati al capolinea. Un 2013 che ci ha regalato come previsto tanti spunti interessanti. Non ve li vado certo a ricordare tutti qui, altrimenti diventerei drammaticamente noioso.
Diciamo che, per chi ha tempo e voglia, potrà “spulciarsi” la cronologia del blog, magari usando il motore di ricerca interno, e potrà rivedere le tantissime tematiche che abbiamo discusso.
Il 2013 è stato un anno che ha sorpreso. Ha sorpreso perché alla fine, la politica monetaria e la finanza hanno preso il sopravvento e sono riusciti a dominare sull’economia reale. I mercati hanno comunque festeggiato.
In questa semplice slide troverete sintetizzato l’intero 2013, con le performance YTD (year to date) da inizio 2013. All’occhio saltano subito le performance dello Spoore, che ancora una vota si dimostra leader e benchmark incontrastato. Quasi +29%, ennesimo anno bullish, sembra non fermarsi più. Ma ancor di più il Nikkei: +57%
[…] Il Dax, all’ultima seduta, ha guadagnato a Francoforte il 25% nell’intero anno, mentre hanno esultato un po’ meno Madrid (+21,4%), Parigi (+17,6%) e Londra (+14,3%), che domani saranno aperte, anche se solo per metà giornata. Il bilancio definitivo di Piazza Affari è indubbiamente positivo, con un rialzo da inizio anno del 16,56% raggiunto dopo un biennio da brivido, soprattutto nel 2011. […] Scambi intensi anche sul fronte azionario, con Unicredit vincitrice della palma dell’azione più trattata sia per controvalore (95,2 miliardi di euro), sia per numero di contratti (5,5 milioni). […] È andata decisamente meglio invece alla moda, con Yoox, matricola nel 2009, divenuta oggi la stella delle blue chips, con un rialzo di oltre il 170% da inizio anno. Bene anche Moncler, che dal giorno della quotazione ha guadagnato il 54,41%, a differenza di Moleskin (-5,88%), l’altra matricola del listino ordinario (Mta). (Source)
Il 2013 in una slide
Il 2013 è stato l’anno del QE tendente all’infinito, dei tassi ZIRP ma anche del famoso “tapering”.
Alla fine è arrivato in “zona Cesarini”, con un mini taglio da 10 miliardi di USD, passando da 85 a 75 miliardi di USD. Un’inversione di tendenza che però, Bernanke dixit, non è irreversibile. Tutto dipenderà dall’economia e dalla situazione dei mercati.
E cosa aspettarsi dal 2014? Beh, non ho dubbi. Gli spunti non mancheranno, la volatilità anche. L’Euforia che ha guidato i mercati fino ad oggi non può durare in eterno. Il fine anno non fa testo, bassi scambi, operatori in ferie, tradizionale rally con volumi bassi. Sarà a gennaio che si inizierà a capire che succederà.
Di incognite ce ne sono tantissime ed in ogni parte del mondo. Fintanto che la fiducia resterà elevata e le banche centrali riusciranno a tenere a bada i mercati, non ci saranno grossi scossoni. In caso contrario, si potrebbe ricominciare a ballare seriamente, anche perché, con un tapering tecnicamente avviato, se arriveranno news negative, subiranno un effetto amplificato.
Lo SP 500 ha raggiunto un top importante con una situazione tecnica decisamente delicata, quantomeno nel breve termine.
Grafico SP 500
Il tutto condito con un nuovo record del cosiddetto “Margin Debt”, ovvero il livello del debito contratto per investire in borsa. Il grafico che vi ripropongo, aggiornato, resta sempre eloquente.
SP 500 e Margin Debt
Potrei continuare ancora per un bel po’, ma preferisco fermarmi qui. Avremo tempo e modo per parlarne nei prossimi giorni. Il 2014 porterà tante novità anche per il lettori del blog e soprattutto per coloro che vorranno seguirci in modo più approfondito ed avere maggiori informazioni su mercati, strategie di investimento, asset allocation ecc.
Auguro a tutti uno strabiliante 2014, possibilmente vissuto in compagnia di I&M!
STAY TUNED!