WALL STREET: pronti per il rally di fine anno?

Scritto il alle 14:30 da Lukas

GUEST POST – Mercati in attesa del Meeting FED e temono inizio del tapering. Analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.

Cari amici, nella trascorsa settimana, l’annuncio, ad opera della Fed, dell’inizio del tapering in misura contenuta e con annessa rete di protezione, e la concomitante decisa accelerazione della crescita economica Usa, hanno riproposto con forza sui mercati finanziari internazionali il classico scenario RISK ON, e dato il via all’ormai ricorrente rally di fine d’anno.

Lo scenario intermarket, in particolare, ha registrato un del tutto logico ed atteso apprezzamento del dollar index pari allo 0,4 %. Rivalutazione della valuta Usa che ha amplificato l’ulteriore crescita in termini reali delle quotazioni delle commodities, apprezzatesi in settimana di un ulteriore 1,5 %. Coerentemente, sul fronte obbligazionario i rendimenti registrano un’ulteriore lievitazione. In particolare, il rendimento del decennale Usa ha segnato a fine settimana un rendimento del 2,89 % rispetto al 2,86 % di sette giorni orsono, mentre il bund tedesco segna un rendimento dell’1,87 %, rispetto all’1,83 % di una settimana fa. Rialzo delle quotazioni delle commodities, innalzamento dei tassi interesse, e accelerazione della crescita economica Usa, che disegnano un sempre più incoraggiante scenario macroeconomico, che sembra voler definitivamente scongiurare il pericolo di una ricaduta nel terrificante scenario deflazionistico degli scorsi anni. Incoraggiante scenario macroeconomico che inevitabilmente alimenta e favorisce l’ulteriore crescita delle quotazioni dei mercati azionari. In quest’ultima settimana, infatti, il nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, ha segnato un nuovo consistente rialzo del 2,39 %, ed ha ritoccato per l’ennesima volta il record storico delle proprie quotazioni.

Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 97.279

Large Traders : + 64.447

Small Traders : + 32.832

Dunque, si riconferma, ed anzi si consolida, la configurazione complessiva del Cot Report sui derivati azionari Usa, in auge ormai da quasi 17 mesi. In quest’ultima settimana, registriamo movimenti nelle posizioni dei diversi operatori pari a ben 13.814 contratti. In particolare, i Large Traders rimpinguano nuovamente di altri 13.814 contratti la loro già consistente ed ottimistica posizione Net Long. Per contro, i Commercial Traders accrescono di ulteriori 12.336 contratti la loro già ingente posizione di copertura Net Short, riportandola ad un livello molto prossimo alle centomila unità. Gli Small Traders, infine, riducono la loro abituale posizione Net Long di 1.478 contratti, e nonostante il prolungato rialzo del mercato azionario, non sembrano pertanto mostrare alcun segnale di esuberanza irrazionale. Il consolidamento della configurazione del mercato dei derivati azionari Usa, che accompagna ormai da oltre 500 giorni, il rialzo impetuoso dell’equity, sembra quindi confermare appieno le ottimistiche indicazioni provenienti dallo scenario intermarket. Ciò m’ induce a ritenere che il rialzo dell’equity è tutt’altro che prossimo al suo esaurimento, ed a riconfermare, con accresciuta convinzione, anche per la settimana natalizia, la mia ormai datata vision rialzista sull’andamento dei mercati azionari Usa.

Vision rialzista, perseguita, com’è noto, non tramite i direzionali ETF, bensì attraverso lo stock picking sul listino azionario italiano, condotto sulla base della strategia “ LONG TERM MOMENTUM “, ossia scegliendo, previo un check-up settimanale di borsa italiana, indici, settori e titoli che presentano le migliori performance negli ultimi 6-12 mesi. Check-up che, in quest’ultima settimana, mostra un certo miglioramento, seppure ancora in un quadro di debolezza relativa del nostro listino. Miglioramento che ha investito anche il mio portafoglio, il cui rendimento annuo risulta oggi pari al 43,7 %, rispetto al 40,6 % di 7 giorni orsono, ossia ben 28,5 punti percentuali sopra il rendimento annuo dell’indice Ftse all Share oggi pari al 15,2 %, e 16,2 punti percentuali sopra il rendimento annuale del nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, oggi pari al 27,5 %. Come detto in precedenza, mantengo ancora una vision alquanto rialzista sull’equity, quindi questa settimana riconfermo per 8/10 la composizione del mio precedente portafoglio, che sarà ora costituito da 5 titoli del Ftse Mid-Cap, e da 5 titoli del Ftse Small Cap, tutti appartenenti ai settori dei servizi di consumo, e dell’edilizia. Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buone feste ed un sereno Natale.

Lukas

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