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Rivolta dei Forconi: il popolo in piazza a protestare, la casta preoccupata a mangiare

Scritto il alle 11:11 da Danilo DT

Regione Piemonte e Veneto. Non bastano gli scandali dei rimborsi. Senza ritegno,  la presa in giro continua…

Mentre il popolo continua la sua mini rivolta contro la casta politica, si vengono a scoprire cose che non posso far altro che irritare ancora di più i manifestanti.
Tutti sarete al corrente dello scandalo (comune anche altrove, ci mancherebbe) dei rimborsi spese della Regione Piemonte. Ennesimo “magna-magna “ che da sempre caratterizza la nostra casta politica.
Volete sapere la reazione del Consiglio e come è corso ai ripari? Tagliando le spese! Si…certo… Leggete qui l’Articolo di Perotti ed inorridite…

Ecco quindi la grande presa in giro (per il popolo) della Regione Piemonte e Veneto

Nel dicembre 2012 il governo Monti impose un tetto alla remunerazione dei consiglieri regionali: la somma di indennità, diarie e rimborsi a forfait  non avrebbe dovuto superare gli 11.100 euro lordi mensili per un consigliere senza altre cariche. Incredibilmente, alcuni consigli regionali sono riusciti a cogliere l’occasione per aumentare gli emolumenti netti ai propri consiglieri.

COME TI FACCIO IL TRUCCO  IN PIEMONTE … (di Roberto Perotti)

A posteriori, il trucco è di una semplicità disarmante: si riduce l’emolumento totale, in modo che non superi gli 11.100 euro. Ma  si riduce di molto l’indennità, che è tassabile, e si aumenta la diaria, che è un rimborso a forfait, quindi di fatto un reddito non tassabile. Al netto delle tasse, ora un consigliere guadagna di più.

La prima tabella illustra quello che è successo in Piemonte (i dettagli dei calcoli si possono trovare sul mio sito web). La colonna 1 mostra le componenti del reddito di un consigliere senza altri incarichi e abitante nel capoluogo, prima della riforma Monti:  9948 di indennità lorda e 2402 di rimborsi a forfait. Il totale,  12350 euro, eccedeva il nuovo limite. Con una legge di fine 2012, il Consiglio regionale ha quindi ridotto l’ indennità a 6.600 euro, ma ha aumentato il rimborso forfetario a 4.500. Il totale è ora esattamente di 11.100 euro . Ma poichè le tasse totali sono diminuite, al netto delle tasse un consigliere ora guadagna  più di prima. Quanto esattamente dipende da quante sedute perde il consigliere, perché prima c’era un gettone  per ogni presenza e  ora c’è una penalizzazione per ogni assenza: la tabella mostra il reddito netto se si è presenti a tutte le sedute, in media 7 al mese, o si perdono 4 sedute (la media per i consiglieri regionali piemontesi nel 2011).

Si noti che per ora non cambia neanche la pensione, perché l’ abolizione del vitalizio scatterà dalla prossima legislatura, a partire dal 2015 (colonna 3). C’è solo una piccola riduzione dell’ indennità di fine mandato, una specie di TFR dei consiglieri. I consiglieri eletti dal 2015 in poi avranno diritto a una pensione con interamente il contributivo.  Assumendo un contributo del consigliere dell’ 8.8 per cento e della Regione del 18.2 per cento, come alla Camera, e una rivalutazione del montante del 2 per cento all’anno, la pensione diminuirà drasticamente (nella tabella ipotizzo che il consigliere vada in pensione a 65 anni). Il  reddito netto percepito dal consigliere aumenterà però ulteriormente, perché si riduce la trattenuta per il vitalizio (ora pensione).

… E IN VENETO

Una cosa simile, e per certi aspetti ancora più interessante, è avvenuta in Veneto (Tabella 2).  Qui una legge regionale del gennaio 2012 aveva abolito un rimborso forfetario di quasi 2000 euro (colonna 2). Il reddito lordo di un consigliere nel 2012 era quindi di 10.309 euro. Nel dicembre 2012 il Consiglio regionale decide quindi di aumentare la retribuzione lorda e di portarla al tetto massimo consentito dalla riforma Monti, 11.100 euro (colonna 3). Non solo, ma allo stesso tempo, come in Piemonte, riduce l’ indennità e aumenta la diaria: 6.600 e 4.500 euro rispettivamente. Non pago, il Consiglio regionale riduce anche la penalità per le assenze: prima era di 1/15 della diaria, cioè 173 euro per assenza. Poiché però ora la diaria è aumentata, mantenendo la stessa regola la penalità sarebbe quasi raddoppiata, a 300 euro. Così il consiglio stabilisce che la penalità per le assenze venga ridotta a 40 euro.

Risultato: non solo il reddito netto è aumentato nel 2013 rispetto al 2012 (confronta la colonna 3 con la colonna 2), ma è aumentato anche rispetto al 2011 quando c’era ancora il rimborso spese a forfait di quasi 2000 euro e il reddito lordo totale era di 12.111 euro (confronta la colonna 3 con la colonna 1).L’ aumento rispetto al 2011 c’è solo però nel caso ci si assenti  3 volte, proprio grazie alla riduzione della penalità per l’ assenza.  Ed anche in questo caso, fino alla prossima legislatura vitalizi e indennità di fine mandato non cambiano.

Non escludo che vi siano altre regioni in cui è avvenuto ciò che è avvenuto in Piemonte e Veneto. In alcune le informazioni online sono lacunose.  In altre la remunerazione netta dei consiglieri è sicuramente scesa ma questo non significa necessariamente che queste regioni siano più virtuose di Piemonte  e Veneto.  In Campania, Lazio, Lombardia e Sardegna, per esempio, ma il  motivo non è necessariamente nobile: queste regioni erano cosi generose  prima (cioè, il reddito lorda era così superiore a 11.100 euro) che, anche se avessero voluto, non avrebbero avuto margini per aggirare le nuove norme.

perotti 1
Fonte e documentazione: v. il sito web di Roberto Perotti.

perotti 2

Source: LaVoce

Un’ultima cosa (rincaro la dose) a proposito della casta politica che ci mangia per traverso. Lo sapevate che Silvio Berlusconi, malgrado sia stato espulso dal Senato e che sia un pregiudicato, continua ad avere una scorta di 40 persone con un costo pari a 200.000 €uro al MESE?

Perché Berlusconi spende ogni mese 200 mila euro per la scorta, come ha evidenziato Il Fatto Quotidiano. E al suo seguito ci sono ben 40 persone (due gruppi da 20) con due auto blindate. Che tradotti significano 2,5 milioni di euro all’anno che gli italiani devono pagare per la sicurezza dell’ex premier, il quale, grazie a provvedimenti ad personam, è riuscito a non perdere i privilegi da premier, nonostante da novembre 2011 abbia lasciato Palazzo Chigi.
SCORTA ANCHE NELLE VILLE DEL CAV. Nei 2,5 milioni di euro, però, non sono considerati i militari che il ministero dell’Interno dispiega per i servizi ordinari nelle ville di Berlusconi.
Il conto lo si potrebbe fare facendo un confronto con le otto persone tra agenti e militari che hanno vigilato sulla Villa sui colli di Mozzo in provincia di Bergamo dell’ex ministro per la Semplificazione Roberto Calderoni, costate 900 mila euro in due anni. E il Cavaliere di luoghi da proteggere ne ha ben più di uno nel patrimonio dell’ex premier ci sarebbero una ventina di immobili.
GLI AGENTI COSTANO 5 MILA EURO AL MESE. Al seguito di Berlusconi, però, non si sono semplici guardie del corpo. A seguire come un’ombra l’ex premier, ci sono agenti che per stipendi e mansioni sono equiparabili a chi lavora nello spionaggio e controspionaggio.
Nelle tasche della scorta del Cavaliere, infatti, finiscono 5 mila euro al mese che moltiplicate per le 40 persone fanno appunto 200 mila euro al mese. Che pesano sulle casse dello Stato. E che sono passati indenni nonostante la spending review e la richiesta di Fini – in odore di redenzione dopo l’uscita della spesa per la sua sicurezza estiva – di rivedere il «il sistema» della protezione, «per limitare costi e sprechi, per impedire abusi, per snellire e razionalizzare i servizi di scorta». (Source)

Saluti a tutti.

STAY TUNED!

Danilo DT

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15 commenti Commenta
killerinpensione
Scritto il 11 Dicembre 2013 at 11:43

“Mentre il popolo continua la sua mini rivolta contro la casta politica…” Il popolo? Ma quando mai?
Una parte limitata di persone protesta con metodi spesso discutibili, a volte fascitoidi (come far chiudere a forza negozi di commercianti). Molte persone non condividono questa protesta, senza proposte. Senza aver nulla a che fare con la casta che, tra l’altro, mai sarebbe nata senza l’appoggio di parte rilevante del “popolo”.

ferrariferrari
Scritto il 11 Dicembre 2013 at 12:26

killerinpensione@finanzaonline,
qualsiasi sciopero o protesta deve creare qualche disagio o fastidio per ottenere qualche risultato, uno sciopero e/o protesta senza creare disagi sarebbe inutile come lo sono stati tutti quelli che non ne hanno creati, e poi mi pare che questa protesta abbia una proposta su tutte: “a casa questa casta di ladri” (secondo me dovrebbero andare in galera non a casa), ed è chiaro che molti di quelli che traggono benefici non la condividono, ma molti di quelli che non ce la fanno più la condividono e più le cose andranno male e più la condivideranno.

primofortunato
Scritto il 11 Dicembre 2013 at 12:28

Incontro ogni giorno persone che sono stanche, deluse, dalla situazione economica che si sta vivendo attualmente.
Persone che hanno paura per il proprio futuro e quello dei propri figli;
figli costretti a cercarsi sostentamento in altri paesi ormai esacerbati dalle angherie tipicamente squadriste, che la nostra classe dirigente sta perpretando da tempo.

Angherie che si traducono in leggi e leggine che tutelano lo status attuale di quei quattro oligarghi burocrati che ammorbano l’aria di Roma.
Ora si scopre che alcuni politici, potrebbero essere decaduti, vista l’illeceità della legge elettorare(porcellum)…e la scoprono dopo 8 anni!

La gente non capisce, e da queste sottigliezze, monta la rabbia, naturale, doverosa, costituzionale, quando in certi frangenti si cerca di tarpare le ali al cittadino.
Cittadino che è in cerca di un nuovo leader, e badate bene, non è Renzi il salvatore della patria, la gente si sta riunendo nel movimento de “i forconi” poichè ormai non ha nessuna fiducia verso le istituzioni.

Movimento dei forconi è giovane, forse un pò disorganizzato, ma è la voce del popolo.
Il popolo deve essere sentito.

I nostri politici, possono vantare 2-3-4 lauree ma non hanno capito nulla! La storia ci insegna che se al popolo manca il sostentamento per se e per i propri figli, allora fa le rivoluzioni.
Ora mi chiedo:
se un individuo perde il lavoro, viene perseguito da leggi anticostituzionali, perde la casa, perde la dignità…cosa gli resta?

…”libertà va cercando come chi per lei vita rifiuta”….

Attenzione abbiamo superato la via del NON ritorno…

Saluti, e complimenti per l’artico.

ilcuculo
Scritto il 11 Dicembre 2013 at 14:07

ferrariferrari@finanza,

Dovrebbero creare disagio agli obiettivi della protesta non agli altri cittadini.

ilcuculo
Scritto il 11 Dicembre 2013 at 14:12

primofortunato@finanzaonline: La storia ci insegna che se al popolo manca il sostentamento per se e per i propri figli, allora fa le rivoluzioni.

Ma dove ma quando mai ?

Il popolo non ha mai fatto una rivoluzione , il popolo affamato al più fa una sommossa che , per il solito, finisce male.

Le rivoluzioni, e nella storia di rivoluzioni in senso stretto se ne contano ben poche, sono guidate da una nuova classe dirigente che si appresta a soppiantare una vecchia che non ha più la forza endogena per trattenere presso di se il potere, normalmente la nuova classe dirigente utilizza il malcontento popolare del momento, che per qualche verso è sempre presente, come cavallo di troia o testa d’ariete.

Tutto qui, non fate pensare al popolo di poter fare una rivoluzione, è una menzogna.

Scritto il 11 Dicembre 2013 at 14:32

Sono cose che fanno davvero imbestialire.

primofortunato
Scritto il 11 Dicembre 2013 at 16:09

ilcuculo@finanza: Ma dove ma quando mai ?
….

Tutto qui, non fate pensare al popolo di poter fare una rivoluzione, è una menzogna.

Un punto interessante da sviluppare…io rimango della mia idea, anche perchè non credo che questa sia la sede adatta per un confronto articolato.

Quindi la sentenza ai posteri.
Saluti

kry
Scritto il 11 Dicembre 2013 at 16:50

— ” Tutto qui, non fate pensare al popolo di poter fare una rivoluzione, è una menzogna. ” — TIPICO SRAGIONAMENTO DI CHI HA SEMPRE VOTATO PD.

Gigi
Scritto il 11 Dicembre 2013 at 17:31

Già, chissà perché parliamo solo di scandali veneti e piemontesi.
Le fonti poi sono ovviamente Lavoce.info e Il Fatto Quotidiano, fonti notoriamente di destra, anzi, leghiste!
Ma fanno comodo per portare acqua al proprio mulino, vero DT?
Perché non ci parli invece degli scandali del governatore emiliano Errani (che elargisce appalti alle aziende di suo fratello), o di quelli del pugliese Vendola (che pranza col giudice che poi lo assolve), o di quelli del governatore Bassolino (re della monnezza) o di quelli del governatore d’Abruzzo o del ligure Burlando, o magari dell’ex governatore sardo Soru (cui la finanza ha sequestrato tutto), ecc.?
Grazie al sig. Monti 451.000 partite IVA hanno chiuso i battenti, altri imprenditori si sono suicidati.
I forconi sono già in strada, gli altri non si faranno attendere molto…

paolo41
Scritto il 11 Dicembre 2013 at 18:03

Gigi,

non dimenticare la Toscana…..dove è uno scarica barile continuo delle varie nefandezze…

Vincent Vega
Scritto il 11 Dicembre 2013 at 19:25

perchè va giro in jaguar e non lo scannano? 😯 :mrgreen:

http://genova.repubblica.it/cronaca/2013/12/11/foto/forconi_il_leader_si_muove_in_jaguar-73346636/#1

lexmumble
Scritto il 11 Dicembre 2013 at 22:35

ARAGA, quando è nato l’anno scorso questo movimento, io mi trovavo in loco, cioe in sicilia. Vi assicuro che dopo giorni di capillare e organizzato blocco stradale non si trovava piu niente da mangiare o da bere; io ho comperato la farina per fare la pasta.
Anche perche il tutto era organizzato, alcune persone avevano svuotato i supermercati prima perche avvisati, mentre gli altri entravano nel panico perche assolutamente sprovvisti.
Mi sembra evidente che se ce l’hai con i politici vai sotto casa loro e non blocchi i comuni cittadini che cercano di sopravvivere.

kry
Scritto il 12 Dicembre 2013 at 11:24

lexmumble@finanza,

Mi sembra evidente che se ce l’hai con i politici puoi anche andare sotto casa loro e comunque SVEGLI i comuni cittadini che cercano di sopravvivere oltre che ad essere perennemente in ritardo.

kry
Scritto il 12 Dicembre 2013 at 11:25

kry@finanza,

In letargo, non in ritardo.

remorez
Scritto il 13 Dicembre 2013 at 10:20

i leader dei forconi sono come quelli delle quote latte ; andate a vedere come sono finiti e che fine hanno fatto. Vedendoli si capisce subito che vogliono solo partecipare al banchetto, come quasi tutti i imovimenti che vengono dal centrodestra italiano

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