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WALL STREET: Niente COT per shutdown, ma il trend continua
GUEST POST – dopo lo shutdown è tempo di debt cealing? Analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.
Cari amici, nella settimana appena trascorsa, le altalenanti news circa le sorti dello shutdown e del debt cealing Usa hanno determinato un andamento alquanto erratico dei mercati finanziari internazionali, che non ne ha tuttavia mutato i trends di fondo degli ultimi mesi. In pratica, parafrasando un famoso detto napoletano, in settimana i mercati hanno fatto molto “ ammuina “, ossia tanto rumore e confusione, al fine, credo, di indurre la politica Usa ad un accordo ormai non più procrastinabile.
Lo scenario intermarket, infatti, ha registrato, dopo molte settimane, solo una lieve ripresa delle quotazioni del dollaro Usa, apprezzatosi di uno 0,3 %, accompagnata da un mini rimbalzo delle quotazioni delle commodities, lievitate anch’esse, in termini reali, di uno 0,7 %. Sembra, dunque, che ci sia ancora vita in tale mercato, e ciò allontana l’ipotesi di un ulteriore rallentamento, o addirittura di una nuova recessione, dell’economia mondiale.
Coerentemente, i tassi d’interesse, anche in quest’ultima settimana, così come nel resto dell’ultimo anno, hanno registrato una tendenza rialzista. In particolare, il rendimento del decennale Usa ha registrato a fine settimana un tasso del 2,69 %, rispetto al 2,64 % di sette giorni prima, smentendo, ancora una volta, tutti coloro che si attendevano un veloce ribasso degli stessi, a seguito delle inattese e contraddittorie decisioni della Fed di 3 settimane orsono. Anche quest’ultimo rimbalzo dei tassi contribuisce a mantenere ripida e positivamente inclinata la YIELD CURVE, ed allontana, a mio avviso, l’ipotesi di un’imminente ricaduta in recessione dell’economia Usa. Rialzo dei tassi e conseguente storno dei bond che, come già accaduto nel corso degli ultimi 12 mesi, ha favorito un nuovo rimbalzo delle quotazioni dei mercati azionari, tra i quali spicca, in particolare, il nostro, per tanto tempo, bistrattato listino. Il Ftse all Share di Borsa Italiana, con il rimbalzo di oltre il 3 % dell’ultima settimana si è, infatti, praticamente ri-allineato con il positivo andamento dei maggiori listini mondiali, registrando ormai anch’esso un incremento annuo del 16 %. Il nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, invece, ha registrato, in quest’ultima erratica settimana, un rimbalzo dello 0,75 %, che lo riporta al di sopra dei 1700 punti, e ne ri-conferma l’ andamento laterale degli ultimi mesi.
Anche questa settimana, a causa del persistere dello shutdown, la CFTC (Commodity Futures Trading Commission), non ha pubblicato il COT REPORT settimanale dei Futures e delle Options sugli indici azionari Usa. Da due settimane non abbiamo dunque alcun aggiornamento circa l’evoluzione del mercato dei derivati azionari Usa. Rammento, che la situazione 15 giorni orsono era la seguente :
Commercial Traders : – 108.483
Large Traders : + 67.987
Small Traders : + 40.496
In assenza di aggiornamenti, aggiungo soltanto che, l’andamento del mercato azionario Usa delle ultime 2 settimane, supporta l’ipotesi statistica, già espressa 7 giorni orsono, che tale ultima marcata e definita configurazione conosciuta del Cot Report, non può essersi radicalmente modificata nel corso degli ultimi 15 giorni di black-out informativo. Sperando di riavere presto i dati aggiornati sulla situazione del mercato dei derivati azionari Usa riconfermo, pertanto, la mia ormai proverbiale vision positiva circa l’andamento dei mercati azionari Usa, che non mi appaiono ancora giunti in prossimità di un significativo storno dei valori raggiunti negli ultimi mesi.
Per quanto concerne, infine, la mia operatività, attuata, da quest’anno, non tramite i direzionali ETF, bensì attraverso lo stock picking condotto sul listino azionario italiano, sulla base della strategia “ LONG TERM MOMENTUM “, ossia selezionando indici, settori e titoli che presentano le migliori performance degli ultimi 6-12 mesi, registro, dall’inizio dell’anno, un guadagno del 33,5 %, a fronte di un concomitante rialzo dell’indice FTSE ALL SHARE del 16 %. Dunque una sovra-performance di 17,5 punti percentuali, in rialzo dell’1% nell’ultima settimana. Rialzo che dimostra e testimonia che sul nostro listino è in corso, da oltre un mese, una rotazione settoriale, colta purtroppo in ritardo dal nostro stock picking, che trova nuove conferme nell’ultimo check-up settimanale di borsa italiana, che mi suggerisce di sostituire solamente i titoli del settore Auto con titoli del settore Tecnologia, ed a riconfermare per il resto il mio precedente portafoglio titoli, costituito da 3 titoli del Ftse Mib, da 5 del Mid-Cap, e da 2 del Ftse Star, appartenenti ai settori Banche, Media, e Tecnologia.
Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore una serena e proficua settimana.
Lukas
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Anzichè girare il dito nella piaga, visto “Niente COT per shutdown”, non ti riposi e risparmi tempo finchè ricominceranno a pubblicare i COT?
Sai che mi piace scherzare 😉
Perchè le borse festeggeranno quando troveranno un accordo anzichè crollare, visto che dovranno ratificare il fallmento di questa politica monetaria forse non per l’ ultima volta.
Caro amico….in effetti… come credo hai letto ….in questi giorni sono stato distratto dall’esame del ” modello Miglio “…..che per la soluzione dei problemi italiani…..ipotizza l’applicazione del “Metodo Lampedusa”…..ossia il buttare in mare oltre 20 milioni di meridionali……un modello eversivo….che susciterebbe credo reazioni molto……ma molto piu’….eversive 👿
Non è detto che le borse diano già per scontato l’accordo, e sulla notizia scenderanno come spesso accade, come vedi le sto pensando tutte…. per consolarmi 😉
OCIO che qua se la piamo tutti nel club!!!