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Wall Street e COT Report: Chart e analisi
GUEST POST: analisi dei dati del CFTC e del COT Report secondo Lukas.
Cari amici, anche nella settimana appena trascorsa, i mercati hanno riconfermato tutte le dinamiche economiche e finanziarie degli ultimi mesi, e ribadito ancora una volta la valenza universale del detto DON’T FIGHT THE FED.
Lo scenario intermarket, in particolare, ha registrato un nuovo ribasso, in termini reali, delle commodities, che hanno perso un ulteriore 1,05 %, andamento perfettamente in linea con quanto accaduto negli ultimi 2 anni in cui le quotazioni delle stesse sono stornate di circa il 13 %, testimoniando in tal guisa la persistente debolezza del ciclo dell’economia reale. Ha trovato, inoltre, nuova conferma, quella che costituisce la vera novità degli ultimi mesi, ossia la debolezza del mercato obbligazionario, stornato in settimana di un ulteriore 0,19 %. Debolezza che alimenta la GREAT ROTATION verso gli asset piu’ rischiosi, equity in primis. Il nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, ha registrato, infatti, il settimo rialzo settimanale consecutivo, pari allo 0,12 %, ritoccando nuovamente i massimi dal bottom del marzo 2009, ed è ormai ad un 3% circa dai suoi massimi storici.
Dopo tale premessa, passo, ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : – 55.934
Large Traders : + 38.629
Small Traders : + 17.305
Si riconferma, quindi, ancora una volta, la configurazione complessiva del Cot Report sull’azionario Usa, in voga ormai da 6 mesi e mezzo. In quest’ultima settimana, registriamo movimentazioni nelle posizioni nette dei diversi operatori, pari a 16.871 contratti, in senso però esattamente inverso a quelle registrate nella precedente settimana, e quindi annullandosi di fatto.
In particolare, i Commercial Traders, hanno nuovamente ridotto, mediante l’acquisto di 16.871 contratti long, la loro precedente posizione Net Short ; per contro i Large Traders hanno ridotto di 10.583 unità la loro posizione Net long, così come gli Small Traders, che, a loro volta, hanno ceduto 6.288 contratti long. Proprio quest’ultima movimentazione, che riconduce gli Small Traders ad una posizione Net long inferiore a quella della loro media storica, ci induce a ritenere ancora non probabile e non imminente una correzione dei listini azionari americani, che invece in molti si attendono ormai invano già da diverse settimane.
Per ciò che concerne, infine, il mio portafoglio titoli, frutto dello stock picking effettuato sul nostro listino nazionale, condotto sulla base della strategia “ LONG TERM MOMENTUM “, registro dall’inizio dell’anno un guadagno del 9 %, a fronte di un incremento del nostro indice globale pari a solo l’ 1,73 %. Ciò, conferma, a mio avviso, la bontà dei criteri di selezione sinora adottati. Riconfermo pertanto mie precedenti scelte, scegliendo ancora una volta solo titoli del settore FINANZA, appartenenti sia al FTSE MIB, che al FTSE MID-CAP.
Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici del blog una serena e proficua settimana.
LUKAS
NDR : (+9% da inizio anno… la performance è quella cosa che ti dà ragione per forza, quindi… ottimo Lukas! DT)
Grazie DT……per la tua postilla finale.
Oggi comunque settore finanza ancora sugli scudi….speriamo bene.