in caricamento ...
Wall Street e COT Report: Chart e analisi
GUEST POST: analisi dei dati del CFTC e del COT Report secondo Lukas. Comanda SOLO la politica monetaria.
Cari amici, anche gli accadimenti dell’ultima settimana, a mio avviso, hanno platealmente riconfermato che i mercati azionari, oggi vivono esclusivamente sotto l’influenza del tutto dominante dell’espansiva politica monetaria attuata su scala globale dalle diverse Banche Centrali.
Questa settimana, infatti, lo scenario intermarket ha registrato uno storno alquanto marcato e significativo delle quotazioni delle commodities, calate del 3,2 % in termini reali. Evento questo che segnala e testimonia in modo del tutto palese ed evidente il rallentamento in corso della crescita economica a livello globale. A fronte di ciò, ed a differenza di quanto accaduto nel passato, non si è però registrato un contemporaneo storno dei mercati azionari. Il nostro benchmark di riferimento, l’$&P 500, ha registrato infatti solo uno lieve ribasso settimanale dello 0,39 %, decorrelandosi quasi totalmente dagli eventi dell’economia reale. Ciò dimostra, a mio avviso, qualora c’è ne fosse ancora bisogno, che in questo periodo la correlazione dominante è un’altra, ossia quella inversa esistente tra quotazioni obbligazionarie ed azionarie.
Dopo tale premessa, passo, ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti :
Commercial Traders : – 87.358
Large Traders : + 47.236
Small Traders : + 40.122
Anche in quest’ultima settimana, non è dunque cambiata la configurazione del Cot Report sull’azionario Usa. Le variazioni settimanali delle Net position sono risultate pari a 7.028 contratti. I Commercial infatti hanno ulteriormente incrementato la loro posizione Net short di ulteriori 7.028 contratti, mentre i Large hanno consolidato la loro posizione Net long di altri 6.446 contratti, ed anche gli Small traders hanno accresciuto la loro, del tutto abituale posizione Net long, di altri 582 contratti. Segnalo ed evidenzio che le Net position, su fronti del tutto opposti, dei Commercial e dei Large traders hanno nuovamente registrato questa settimana i livelli record degli ultimi 3 anni. Posizionamenti dunque sempre piu’ estremi che testimoniano a mio avviso le evidenti contraddizioni oggi esistenti tra l’economia reale e quella finanziaria.
Le risultanze dello scenario intermarket e del Cot report settimanale, mi inducono a ritenere del tutto improbabile uno storno imminente dei mercati azionari, ed a riconfermare quindi la mia personale scelta, ossia lo stock picking sul listino italiano attuato sulla base della strategia “ LONG TERM MOMENTUM “, che negli ultimi 2 mesi registra un guadagno dell’8,54 %, e che ci indica, anche questa settimana, come titoli da preferire le azioni dei settori materie prime, energia e servizi finanziari.
Vi ringrazio, come si sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici del blog una serena e proficua settimana.
LUKAS
Non sai come comportarti coi tuoi investimenti? BUTTA UN OCCHIO QUI | Tutti i diritti riservati © | Grafici e dati elaborati da Intermarket&more su databases professionali e news tratte dalla rete | NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
Grazie per il tuo apprezzamento.
quanto alla domanda….i commercial sono le grandi banche d’affari…..i large sono i gestori dei fondi.
Ciao.
quindi dalla configurazione sembra prendere corpo che, come al solito, i gestori(sottopesati di azionario e presi in contropiede) corrono ai ripari e le grandi banche servono il piatto….peccato che non si possa sapere quanti contratti sono a copertura e quanti naked
Caro Lukas, sei peggio di una cambiale
scherzi a parte apprezzo moltissimo il tuo lavoro ed il tuo metterci la faccia.
Una precisazione perchè mi sbaglio sempre:i commercial sono i gestori e i large gli hedge, oppure viceversa?grazie per la risposta che vorrai darmi