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CDS: come capire se ci suggerisce un rischio default?
Credit Default Swap: indici in miglioramento ma sempre molto lontani da una apparente normalità.
Martedi sui mercati finanziari sembrava essere arrivata la fine del mondo. FTSEMIB a -5% e spread BTP Bund alle stelle, nuovamente a quota 400bp. Ieri invece un raggio di sole è riapparso sulla borsa e sul mondo della finanza in generale.
Viste le molte email dei lettori, vi propongo una slide che ho creato prendendo due indici ITRAXX, indici che seguono, e monitorano l’andamento dei Credit Default Swap: l’indice ITRAXX Sovereign Europe e l’ITRAXX Senior Financial Europe.
Ho segnato sia la valutazione attuale, e il miglioramento rispetto a ieri. E soprattutto diventa interessante con la quotazione registrata al 31/12.
La situazione oggi è migliorata, ma è decisamente presto per poter stare tranquilli. Oggi l’Italia continuaad avere un CDS a 435. Segno chiaro che forse non tutto va così bene. CLICCATE qui a fianco per vedere la lista dei CDS —> CDS PANEL
11-apr | 10-apr | |||||
Emittente | 5an | Vzn | Ora | 5an | Ora | 31-dic |
Cyprus | 1154,5 | -4,8 | 16:04 | 1157,1 | 04/10 | N.A. |
Portugal | 1106,1 | -32,2 | 16:04 | 1120,4 | 04/10 | 1.081,87 |
Ireland | 579,69 | -6,3 | 16:04 | 585 | 04/10 | 724,37 |
Banca Monte | 495,54 | -13,3 | 16:00 | 508,91 | 04/10 | 542,99 |
Spain | 483,48 | unch | 16:04 | 480,13 | 04/10 | 380,35 |
Italy | 435,28 | -3,4 | 16:04 | 437 | 04/10 | 484,35 |
BBVSM | 431,54 | -0,2 | 16:01 | 433,79 | 04/10 | 361,2 |
Santander | 417,83 | 3 | 15:54 | 422,94 | 04/10 | 357,07 |
UniCredit SpA | 412,51 | -4,2 | 15:59 | 417,39 | 04/10 | 534,99 |
Intesa Sanpaolo SpA | 397,55 | 7,9 | 16:02 | 398,61 | 04/10 | 482,03 |
Lloyds | 318,82 | 3,1 | 16:00 | 316,54 | 04/10 | 329,88 |
RBS Plc | 312,63 | -1 | 15:44 | 315,42 | 04/10 | 345,81 |
Societe Generale | 310,15 | 4 | 16:00 | 310,68 | 04/10 | 340 |
Assicurazioni Generali SpA | 304,88 | 5 | 16:02 | 315,71 | 04/10 | 359,67 |
Credit Agricole | 290,36 | 2,4 | 16:01 | 295,4 | 04/10 | 268,93 |
Commerzbank AG | 253,63 | -8,4 | 16:01 | 266,75 | 04/10 | 285,5 |
Belgium | 252,83 | -4,5 | 16:04 | 257,23 | 04/10 | 310,66 |
AXA SA | 251,47 | -1,7 | 16:02 | 257,64 | 04/10 | 340,5 |
BNP Paribas SA | 239,59 | -2,9 | 16:01 | 243,46 | 04/10 | 260 |
Aegon | 227,45 | -0,7 | 16:02 | 240,4 | 04/10 | 250 |
Barclays | 200,38 | -9,1 | 16:01 | 209,25 | 04/10 | 198,51 |
UBS | 191,24 | -4,6 | 16:00 | 198,07 | 04/10 | 182 |
France | 185,75 | -4 | 16:04 | 187,71 | 04/10 | 219,85 |
Deutsche Bank | 179,04 | -7,1 | 16:01 | 190 | 04/10 | 195 |
Credit Suisse | 174,05 | -1,8 | 16:01 | 175,34 | 04/10 | 148 |
Austria | 162,88 | -2,5 | 16:04 | 165,9 | 04/10 | 186,04 |
Aviva | 159,23 | -1,1 | 16:02 | 169,59 | 04/10 | 178 |
HSBC Bank PLC | 141,59 | -7,6 | 16:02 | 146,34 | 04/10 | 141,97 |
Netherlands | 116,34 | -0,3 | 16:04 | 115,96 | 04/10 | 118,5 |
Swiss Re | 116,07 | -1,4 | 16:02 | 117,45 | 04/10 | 133 |
Zurich | 115,74 | -3,4 | 16:02 | 118,46 | 04/10 | 130 |
Denmark | 115,25 | -1,7 | 16:04 | 118,57 | 04/10 | 135,49 |
Allianz SE | 111,66 | 0,3 | 16:02 | 113,22 | 04/10 | 130 |
Hannover Rueckversicherung A | 109,54 | -0,8 | 16:02 | 117,89 | 04/10 | 110 |
Muenchener Rueckversicherung | 78,5 | 0,2 | 15:45 | 78,11 | 04/10 | 80,68 |
Germany | 73,13 | -2,2 | 16:04 | 75,83 | 04/10 | 102,17 |
Finland | 66,98 | -0,4 | 16:04 | 68,44 | 04/10 | 77,5 |
United Kingdom | 65 | -1,7 | 16:04 | 66,97 | 04/10 | 97,5 |
Sweden | 47,19 | -1 | 16:04 | 49 | 04/10 | 77,5 |
Norway | 20,46 | -1,4 | 16:04 | 22,71 | 04/10 | 44,85 |
Voi mi direte…ma come faccio a capire SE un CDS è in area di Rischio oppure no? Bene, posso aiutarvi con un’utilissima tabella che vi permetterà di capire, partendo dal valore del CDS, qual è la percentuale di rischio reale di default di un emittente.
Quindi CPD è la percentuale di rischio default confrontato con il relativo CDS. Sono convinto che, una volta letta la tabella, un po’ di tremarella vi giungerà alle ginocchia. Gli estremi? La Norvegia, con un rischio default pari al 2%. Mentre il Portogallo, assieme a Cipro… diciamo che per il 60% sarà ristrutturazione?
I numeri sono abbastanza inquietanti e rendono bene l’idea, quell’idea che il FMI recentemente ha reso pubblica (ma che noi avevamo notato da tempo).
The diminishing supply comes even as demand rises for safe assets such as high-quality corporate bonds and sovereign debt, which many banks and investors need amid market uncertainty and regulatory changes.
The shrinking pool of safe assets could create more worries about financial stability, the IMF said.
“Safe asset scarcity will increase the price of safety and compel investors to move down the safety scale as they scramble to obtain scarce assets,” the fund said in its Global Financial Stability Report. “It could also lead to more short-term spikes in volatility, and shortages of liquid, stable collateral that acts as the ‘lubricant’ or substitute of trust in financial transactions.” (WSJ)
Quindi, a causa della crisi del debito, partita coi mitici subprime, passando per Lehman Brothers e colpendo poi anche la Grecia, ormai i veri “porti sicuri” al mondo sono sempre meno. Però…tutti vogliono questa “carta sicura”. E quindi saltano fuori altri problemi che alla lunga possono anche diventare destabilizzanti. Abbiamo parlato del CHF, sapete benissimo del prezzo del Bund come siete a conoscenza dei prezzi stellari ad esempio dei Bond norvegesi. Il tutto però avviene, non dimentichiamolo mai, in un mondo finanziario che è stato INONDATO di liquidità. Quindi capite benissimo che questi squilibri sono destinati ad aumentare. Per farla breve, se tutti vorranno asset sicuri, non ci sarà sufficiente offerta. E il mercato riuscirà con la sola legge della domanda/offerta, ad autoregolarsi? Certo che no. I paesi più solidi saranno invasi dal denaro. E credetemi, non è per forza una cosa positiva. Tutti i parametri monetari rischieranno di saltare. Beh, come vedete, anche i safe haven rischiano di non esserlo più.
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DT
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ciao DT, ma nn sei stato tu stesso a dire una sett fa, che i cds ormai da fine novembre
hanno perso in aprte la loro funzione di indicatore?
thks as always
Certo, i CDS NOn rappresentano la certezza,e ci mancherebbe. ma danno dell eindicazioni.
Da allora una cosa è cambiata. Ricordate la Grecia? Bene, in quel periodo si continuava a vociferare che non sarebbe scattato il rimborso con la ristrutturazione della grecia.
Il che diventava una vera truffa e avrebbe creato un crollo totale di credibilità nello strumento. poi però per fortuna… CDS che poi però tramite ISDA non hanno perso la loro funzione
Si ma continuo a NON capire il “senso” di un CDS sul debito francese. Non ha senso, lo sanno tutti che nessuna emittente sarebbe in grado di “reggere il colpo” sulla quantità esistente. Ergo è solo speculazione, poi per carità, TUTTO il mercato è speculativo, ma per quanto mi riguarda son strumenti che creano delle distorsioni terrificanti.
Per quanto riguarda la Francia si aspettano una sorpresa elettorale… e uno “scoperchiamento” della situazione della sua economia, che non è così positiva come sembra.
Ultimamente, come accennavo in altri commenti, infatti la speculazione sta aumentando e anche gli acquisti di CDS su questo Paese.
Non so, a me sta questione dei CDS mi pare come le profezie autoavverantisi. E la manipolazione dei medesimi mi pare appunto lo strumento attraverso il quale si tira il collo al malcapitato di turno.
Detto per inteso che TUTTI sanno che NON è uno strumento assicurativo su default di grossa entità, visto che gli emittenti fallirebbero un ora dopo, a mio parere è solo uno strumento speculativo in cui con la caccia alle streghe si mandano al rogo le economie e ci si guadagna sopra, magari rivendendosi l’ipotetica “assicurazione” a prezzo raddoppiato visto che la “strega” è stata additata da tutti come vicina al rogo.