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RISCHIO DEFAULT STATI: FOCUS CDS

Scritto il alle 10:14 da Danilo DT

fiscalita_etf_etc.jpgBuongiorno a tutti e buona settimana.

Rieccoci nuovamente in trincea per una settimana che si preannuncia subito difficile con gli indici già in profondo rosso. Chi ben inizia…

Ma cambiamo discorso. La settimana scorsa ci eravamo lasciati con alcuni discorsi aperti sui CDS, i credit default swap, sui titoli bancari europei. Oggi vorrei focalizzarmi sugli stati sovrani.
Negli ultimi giorni si fa un gran parlare di possibili default di nazioni, un po’ quello che ha fatto anni fa l’Argentina. E lo stesso scenario di fallimento è temuto per alcuni stati che fino a qualche mese fa, appartenevano alla lista degli “insospettabili”.
Tanto per cominciare, non dimentichiamo mai che la speculazione dilaga, che molto spesso si tende ad enfatizzare in modo esagerato molte situazioni che si vengono a creare sui mercati finanziari. Possibile che tutto possa fallire?


ITRAXX

L’indice della paura del mercato obbligazionario corporate, di cui parlavo venerdi in ambito di rischio finanziario l ovvero l’Itraxx  è un eccellente barometro per “prendere la pressione” ai titoli corporate e per monitorare il rischio default. Come dicevo venerdì, questo indice è ai massimi. Il che significa che la paura troneggia sui mercati. La cosa mi sembra anche abbastanza normale, in quanto la recessione è profonda e le incertezze, soprattutto in ambito di titoli finanziari sono pressoché totali. Nello stesso post di venerdi si andava a riassumere con un elenco lo status dei CDS dei titoli bancari europei. E, coerentemente con l’Itraxx, anche i Credit default swap hanno raggiunto livelli stellari.
Ma se andiamo a vedere i CDS sugli stati sovrani, noteremo che le cose non sono poi così diverse. E paesi che ancora oggi hanno rating di assoluta solidità, risultano ben più pericolosi di altri storicamente meno solidi: il riferimento è valido, ad esempio, per Austria e Italia. Una tripla A per Moody’s e S&P  , ad esempio per l’Austria, contro la A dell’Italia. Ennesima conferma (ce n’era bisogno?) che i rating servono a ben poco.

 

 

SCHEDA PAESI SVILUPPATI

cds paesi sviluppati rischio fallimento defualt

Clicca per ingrandire (fonte Bloomberg)

 

Vi presento questa interessante scheda. Trovate un elenco dei Paesi considerati “Core”, ovvero quelli che hanno maggior peso a livello economico nell’economia sviluppata. Ve li ho ordinati per grado di rischio, seguendo la valutazione dei rispettivi CDS. Le variazioni percentuali sono dall’inizio dell’anno e dallo la perfetta percezione dell’aumento di rischio avuto per ciascun paese.
Trovo estremamente interessante questa tabella in quanto mette a nudo il cambiamento delle varie situazioni di solidità finanziaria dei paesi più importanti.
Al top del rischio troviamo l’Irlanda, coi i CDS pari a 365, seguita dalla solidissima (per il rating) Austria. Qual è la cosa interessante? Il CDS su questi 2 paesi è raddoppiato da inizio anno (+100%). Poi Grecia e Italia. Ma qual è la cosa interessante? Guardate l’aumento dei Credit default swap per Italia e Grecia. Quanto è aumentato da inizio anno? +16% la Grecia e +27% l’Italia. Guardate quanto sono saliti gli altri Stati.
Domanda: siamo sicuri che questa crisi stia logorando particolarmente Grecia ed Italia? Cosa dire allora degli altri Stati?
Secondo me si sta facendo troppo terrorismo psicologico su Italia e Grecia.
Tra le altre cose, potete notare da questa tabella che la borsa Italiana con un -35% è la peggiore da inizio anno… Chapeau…

 

STAY TUNED!

 

 

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