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FOCUS: CDS BANCHE E STATI SOVRANI

Scritto il alle 14:45 da Danilo DT

cds credit default swapI Credit Default Swap (CDS)  sono sicuramente i derivati sul credito che sono considerati tra i più importanti in questo momento per poter monitorare il rischio finanziario su un’emissione.  Fino a qualche mese fa erano quasi sconosciuti, ma poi, con la vicenda Lehman Brothers,  sono diventati protagonisti e conosciuti da tutti.  

I loro volumi sono aumentati a dismisura, come vedete dal grafico qui sopra, trasformandosi da strumento di copertura del credito a cellula impazzita della speculazione. A testimonianza di questo posso infatti dirvi un dato clamoroso. La quantità, in valore , dei CDS oggi presente sul mercato è molto vicina al totale del PIL mondiale.
Questo è un chiaro segnale di quanto ci sia di speculativo in questo segmento, che resta però un vero “benchmark” per poter valutare il grado di solvibilità di un emittente.
In questa sede vedremo dunque di approfondire un po’ il discorso dei CDS attuali su banche e Stati Sovrani. Con l’aggiunta dell’analisi dell’ITRAXX  più altri dati. Un ottimo regalo (credo) per tutti i lettori di I&M.

CDS Banche

Partiamo dai CDS sulle Banche. Sempre su questo argomento, mi cito il post scritto dal “collega” Gipa69 sul suo blog in merito alla vicenda Citi-BofA

elenco cds banche 16-01-2009

Come potete vedere dalla tabella qui sopra, la situazione dei CDS delle banche non è poi cambiata più di tanto. In testa c’è sempre Morgan Stanley (primato di cui non andare fieri…) seguita da Citigroup (qui il CDS è salito molto) e poi a ruota Goldman, Amex e così via. Le prime banche Europee che troviamo sono quelle inglesi, come è giusto che sia (anche se al top, oltre a quelle islandesi, ci sarebbero quelle irlandesi), ma ancor prima ovviamente le svizzere (europee per modo di dire…).

 

E le italiche? Unicredit è sempre in area 129. La situazione è dunque la seguente: le nostre banche sono all’apparenza più solide di tante altre ben più blasonate. Il Tier1 medio dei nostri istituti è ben al di sopra dei parametri di sicurezza.

Quindi possiamo al momento stare sereni e quindi, con piacere, posso dare un po’ di sollievo a tutte quelle persone che invece si sono lasciate terrorizzare da media e anche da alcuni siti non proprio etici, che fanno terrorismo psicologico a proprio vantaggio.

 

CDS Stati Sovrani

Parliamo ora degli Stati Sovrani.

L’Italia è veramente a rischio default? Anche qui vi dico: calma e sangue freddo, prima di sparare ipotesi insensate.
Partiamo da un grafico diverso.

europa stati cds rischio default

Questo qui sopra è un grafico con l’evoluzione dei CDS degli stati Europei. Notate subito che tutti, indiscriminatamente, hanno avuto un’impennata nelle ultime settimane. Quindi parlare di un rischio esclusivamente aumentato per l’Italia NON è corretto. La stessa solidissima Germania si è vista aumentare il CDS, per non parlare poi di altri Stati come la Grecia. Quindi ribadisco ancheh in questa sede, calma e sangue freddo.

elenco cds stati sovrani europa

E finalmente qui sopra potrete trovare la tabella sul valore dei CDS di moltissimi stati. Ce n’è per tutti i gusti. Mi ci è andato un attimino a tirare fuori tutti i dati ma alla fine ce l’ho fatta. Che dite, vi voglio bene o no?

Regna incontrastata l’Argentina (e come non potrebbe) seguita dal Venezuela (occhio !!!!) e poi l’Islanda e così via. Chiude il Giappone, la nazione oggi considerata più solida in assoluto.
Poi nei commenti qui sotto avremo modo di ampliare il discorso

ITRAXX

bund itraxx confronto 16-01-2009Chiudo il post con il grafico dell’ITRAXX. L’ITRAXX  è un indice che sintetizza i vari CDS europei. Quindi il suo andamento va a visualizzare come è stimato il rischio di default medio sul territorio europeo.
Come potete vedere da questo grafico, l’ITRAXX è in via di miglioramento. Qui lo trovate paragonato al benchmark europeo dei bonds, il Bund. Come potete vedere, dopo aver raggiunto i picchi massimi, è sceso. Per carità, non dimentichiamo che il taglio dei tassi della BCE ha influito sui corsi e anche sugli spreads, però ritengo questo segnale importante. La situazione resta sempre molto negativa sempre e comunque. Occorre mantenere alta la soglia di attenzione. E i tempi per rischiare sui titoli High Yield non sono certamente maturi.

E questo è quanto…. Ora spazio ai commenti…..

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Che dite, ho soddisfatto le Vs. esigenze sull’argomento? Spero di si….

 

STAY TUNED!

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