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Nord e Sud: l’Europa come l’Italia

Scritto il alle 14:17 da Danilo DT

Stesse disuguaglianze, addirittura stesse divergenze di rating! Infatti voi sapevate che in Italia abbiamo il rating AAA?

La questione greca è stata risolta. Il che comporterà per l’Italia un inevitabile ulteriore aumento del debito. Italia, Germania, Francia e tutti gli altri. Infatti il debito pubblico della Francia aumenterà di 15 miliardi entro il 2014, allora quello della Germania salirà di 19,6 miliardi e quello dell’Italia per un importo pari a 12,99 miliardi.

Quindi per il nostro bel Paese, andiamo ad aumentare ulteriormente il fardello che abbiamo sulle spalle, ma per una volta andiamo a finanziare un qualcosa che, in futuro, potrebbe proteggere anche noi dagli attacchi della speculazione e della crisi.
Il tutto nel nome di un’Europa che per una volta, mi sembra più unita e coesa che nel passato.
In realtà sappiamo bene che le diversità tra Nord e Sud sono sempre molto marcate e che parlare di debito federale e federalismo fiscale, ancora è prematuro.
Noi italiani da tempo cerchiamo di portare questi concetti in Unione Europea. Peccato che poi, proprio qui, da noi, le differenze tra Nord e Sud siano paurose.

Le differenze tra Nord e Sud

Guardate questo grafico uscito su Der Spiegel. Secondo voi l’Italia non è esattamente come l’Europa, tagliata in due con una nettezza disarmante?

In Italia abbiamo la AAA di merito!

Intanto una piccola chicca… Visto che proprio non ci vogliamo far mancare nulla, in Europa come ben sappiamo abbiamo stati con la tripla A di rating. il riferimento va ovviamente al benchmark tedesco, alla Francia, all’Olanda ecc. E poi ci sono i PIGS, con rating ormai che spaziano dal limite dell’investment grade fino al pre-default greco.

E in Italia? Anche se abbiamo Comuni, Province, e Regioni che anche a causa dell’incauta gestiore sui derivati o hanno già praticamente fatto default o ci sono molto vicini, abbiamo anche la tripla A… Ebbene sì. Il riferimento va (neanche a farlo apposta, visto che parlavo prima dell’amico di Merano) alla provincia di Trento, vicina di casa di Bolzano (la provincia di Merano).

Mentre in Usa si tratta a oltranza per aumentare il tetto del debito e non perdere la Tripla A, mentre l’Italia è in affanno e sotto attacco da parte dei mercati internazionali, c’è un bel posticino che questo problema non se lo pone affatto. E ce lo abbiamo proprio in casa: è il Trentino (o meglio la provincia aunoma di Trento) che ha avuto il suo rating confermato a Tripla A (il massimo) da Fitch, con prospettive stabili. Il merito è del fatto che a Trento resta il 90% delle tasse raccolte localmente e che il reddito della provincia – come sottolinea Fitch – è del 25% più elevato rispetto alla media della Ue. (…) Che facciamo, spostiamo la capitale a Trento? (Source)

Tutto il mondo è paese….

STAY TUNED!

DT

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26 commenti Commenta
ottofranz
Scritto il 26 Luglio 2011 at 17:06

senza nulla togliere al nostro amico di Trento ed ai trentini, sulle provincie autonome forse occorrerebbe fare una riflessione in più, ti pare?

Verissimo è che anche la Sicilia lo è, e se non altro i trentini offrono altri risultati.

Ma fare a botte con le mani legate dietro la schiena con uno che ha i guantoni imbottiti di cemento è un’altra cosa.l

Scritto il 26 Luglio 2011 at 17:26

PAROLE SANTE
Infatti il senso di questo post non è quello di dire che al Nord sono tutti fighi e che al Sud invece tutti mangiasoldi.
Era un modo per segnalare le diseguaglianze che ci sono nel nostro territorio (che è una Repubblica) proprio come ci sono in Europa (che è una cosa ancora senza una vera logica, anche se si chiama Unione Europea e con le manovre ultime qualcosa si sta muovendo…).
E’ palese che a Trento siamo MOLTO più fortunati che non a Trapani (per fare un nome a caso). E ci sarà un perchè di tutto questo.

Quindi se in Italia vogliamo veramente crescere, è necessario innanzitutto capire COSA FARE per far si che Trapani sia meglio di quanto è oggi. Certo, mission impposible, ma non si può continuare ad accettare una situazione che nonfa altro che peggiorare.

E il paragone con l’Europa secondo me ci sta… Perchè noi siamo il Sud, in Europa, tutte le regioni, Trentino compreso…

alfio200
Scritto il 26 Luglio 2011 at 17:53

Quando la Lega Nord diceva queste cose 20 anni fa era tacciata di ignoranza o di sostenere teorie deliranti. Oggi è ignorante chiunque parli dei costi spventosi che avrà la società multirazziale in un’Italia/Europa che ha già di suo un 10% di disoccupazione con le imprese che stanno traslocando all’estero.

Quelli intelligenti, in Italia sono, per spiegarci, quelli che negli anni 50 erano stalinisti, negli anni 80 maoisti e polpottiani e così di seguito. Sono sempre gli stessi e con la stessa mentalità.

Faccio comunque presente che per il sottoscritto la Lega Nord al potere si è rivelata una grossa delusione.

Lukas
Scritto il 26 Luglio 2011 at 18:25

Dream Theater,

Nel grafico manca ovviamente la quota di GDP relativa all’economia sommersa……..comprendendo anche quella ti assicuro che le distanze sono molto meno marcate……..inoltre tenendo conto altresì del diverso livello dei prezzi esistenti……è da vedere dove la qualità della vita sia migliore……..mi sa che sfaterebbero molti luoghi comuni !!!!

alfio200@finanza,

e se cosi non fosse……….. tu veramente credi che i 20 milioni di elettori meridionali…..voterebbero in modo tale da consegnare il governo del paese a quei 4 valligiani della Lega ?

smsj
Scritto il 26 Luglio 2011 at 18:35

alfio200@finanza,

E chi se ne frega?

alfio200
Scritto il 26 Luglio 2011 at 18:37

@ Lukas

Sul discorso dei valligiani leghisti sono assolutamente d’accordo.

La Lega si è sempre preoccupata di tenere gli intellettuali (dai filosofi ai giallisti) fuori del suo partito e ora ne paga lo scotto.

Io però ti chiedo: e tu credi che il Meridione dopo 150 anni e un numero imprecisato di centinaia di miliardi (di euro) di aiuti possa finalmente riscattarsi in un mondo che ta crollando finanziariamente e un’Italia praticamente in default? In base a cosa? Un miracolo?

Io credo che l’unica via plausibile sia un Sud fuori dall’euro. Questo trasformerebbe il Meridione in una nazione emergente al centro del mediterraneo (!!). Un’opportunità eccezionale per attirare investimenti grazie a una moneta debole e un costo del lavoro basso (in linea con un basso costo della vita, ovviamente). Anzi…in termine di sviluppo, da una secessione, trarrebbe più vantaggio il Sud del Nord.

Ma questa è l’idea di un ignorante che fa discorsi deliranti.

alfio200
Scritto il 26 Luglio 2011 at 18:37

@ Lukas

Sul discorso dei valligiani leghisti sono assolutamente d’accordo.

La Lega si è sempre preoccupata di tenere gli intellettuali (dai filosofi ai giallisti) fuori del suo partito e ora ne paga lo scotto.

Io però ti chiedo: e tu credi che il Meridione dopo 150 anni e un numero imprecisato di centinaia di miliardi (di euro) di aiuti possa finalmente riscattarsi in un mondo che ta crollando finanziariamente e un’Italia praticamente in default? In base a cosa? Un miracolo?

Io credo che l’unica via plausibile sia un Sud fuori dall’euro. Questo trasformerebbe il Meridione in una nazione emergente al centro del mediterraneo (!!). Un’opportunità eccezionale per attirare investimenti grazie a una moneta debole e un costo del lavoro basso (in linea con un basso costo della vita, ovviamente). Anzi…in termine di sviluppo, da una secessione, trarrebbe più vantaggio il Sud dal Nord.

Ma questa è l’idea di un ignorante che fa discorsi deliranti.

smsj
Scritto il 26 Luglio 2011 at 18:38

alfio200@finanza,

Per curiosità personale, cosa c’entrano i tuoi commenti con questo post?

gainhunter
Scritto il 26 Luglio 2011 at 18:42

Dream Theater,

Perfetto, Dream! Esattamente quanto dicevo nell’altro commento 😉

ottofranz: senza nulla togliere al nostro amico di Trento ed ai trentini, sulle provincie autonome forse occorrerebbe fare una riflessione in più, ti pare?

Non è un caso che al referendum sulla devolution (che per la verità includeva anche altre cose che con la devoluzione non c’entravano niente) Trentini e Valdostani avevano votato così (verde = SI, rosso = NO).

alfio200
Scritto il 26 Luglio 2011 at 18:44

Fattelo spiegare da Lukas. Lui ha capito e risposto a modo.

smsj
Scritto il 26 Luglio 2011 at 18:49

Te lo dico io: i tuoi commenti sono fuori luogo e velati di razzismo.
Come quelli che sta facendo Borghezio sulla società multirazziale.

Scritto il 26 Luglio 2011 at 19:08

LASCIAMO LA POLITICA DA PARTE, grazie.

Lukas
Scritto il 26 Luglio 2011 at 19:11

alfio200@finanza,

Aiuti al sud? E dove li mettiamo le decine decine di miliardi di euro incamerati dalle aziende del nord….sotto forma di cassa integrazione…..di prepensionamenti……di rottamazioni varie…..di quote latte ?……..e chi pensi che abbia intascato i miliardi di aiuti al sud…..se non le aziende del nord……che si susseguono da 50 anni nella costruzione della Salerno- Reggio Calabria ? e gli imprenditori che salivano che le scale della Procura di Milano all’epoca di tangentopoli erano di Trapani…..o di…..?

gainhunter
Scritto il 26 Luglio 2011 at 19:37

Chiarisco che il mio commento non era una lamentela verso Trentini e Valdostani, era solo per constatare che alla fine gli egoismi e gli interessi personali prevalgono sempre. Quello che era interesse dei Lombardi e dei Veneti non era interesse dei Trentini e dei Valdostani (perchè l’avevano già ottenuto decenni prima), per cui ognuno aveva fatto le sue scelte elettorali per puro interesse personale, e non su cosa era meglio per l’Italia, altrimenti i risultati non sarebbero stati così diversi da regione a regione (o la riforma era buona per tutti, e Trentini e Valdostani l’avrebbero promossa, oppure era cattiva per tutti, e Lombardi e Veneti l’avrebbero bocciata).

La stessa identica cosa l’abbiamo vista in Europa: invece di cercare di risolvere i problemi per il bene dell’Europa ognuno cerca di tirare al suo mulino.

La domanda è: si potrà cambiare questo atteggiamento e sperare che ognuno agisca per il bene comune e non per un tornaconto personale? E questa domanda non vale solo per i politici…

idleproc
Scritto il 26 Luglio 2011 at 19:53

gainhunter,

Dovremmo anche noi ricordarci che siamo una Nazione. In europa comandano due Nazioni che hanno fatto accordi politico-economici tra loro (finché dura). E’ molto più facile (volendo) risolvere i problemi Italiani Nord-Sud che trasformare l’europa in uno Stato Federale. I Greci ci hanno solo rimesso, gli Italiani ci rimetteranno. Il nostro ruolo attuale è quello di colonia e non vi è a mio parere nessun interesse oggettivo di Francia e Germania di modificare il loro rapporto con gli altri ex-Stati Nazionali europei, indipendentemente dal governo che possiamo avere. Per loro essere presentabili è solo essere conseguenti ai loro interessi economico-finanziari. L’europa dei popoli purtroppo è e sarà solo un’illusione.

ottofranz
Scritto il 26 Luglio 2011 at 21:43

beh, per la verità io intendevo solo rimarcare il fatto che parlare oggi di Regioni Autonome è antistorico, in quanto sono venuti meno i presupposti che le hanno determinate.

In un momento di ripensamento e quindi di stretta dei cordoni della borsa la prima cosa che verrebbe in mente al buon Padre di Famiglia del codice civile sarebbe togliere privilegi che sono un costo per tutta la comunità.

Naturalmente vedendo la bagarre che perfino qui è pronta ad esplodere diciamo allora di fare di tutte le Regioni d’Italia regioni autonome , così tutti felici e contenti, il solito tarallucci e vino.

Mamma mia , non credo che ne usciremo …

E’ così facile fare il divide et impera con gli italiani che mi stupisco che il tutto non sia successo prima. Evidentemente non serviva…

gainhunter
Scritto il 26 Luglio 2011 at 21:45

idleproc@finanza,

Sul fatto che siamo una nazione qualche dubbio ce l’ho… voglio dire, l’Italia è sempre stata divisa in due, e non ha una storia neanche lontanamente paragonabile a quella americana o a quella francese, forse perchè è uno Stato che ha solo 150 anni di vita, e anche la lingua, l’italiano, è diventata effettivamente lingua nazionale da neanche 50 anni… Ci sentiamo davvero italiani solo in occasione di eventi sportivi (e bellici). 🙄
Poi ovviamente per motivi linguistici e culturali c’è più affinità tra un lombardo e un siciliano che tra un veneto e un tedesco, ma dal punto di vista economico la Lombardia è molto più simile alla Baviera.

Molto probabilmente hai ragione quando dici che l’Europa dei popoli rimarrà un’illusione, e io aggiungo che come l’Europa è un tentativo di imposizione dall’alto di un’unione prima economica e poi politica, che rimarrà un progetto inconcluso, e che nasconde scopi individualisti (la colonizzazione degli Stati più deboli?), lo stesso vale per l’Italia, un’imposizione dall’alto (Savoia) di un’unione, che è rimasto un progetto inconcluso, e lo vediamo tutt’ora, e che nascondeva obiettivi ben precisi (evitare il fallimento del Regno di Savoia, evitare l’espansione di Francia e Austria da parte della GB).

Ma ora ci siamo dentro, sia nell’Italia sia nell’Europa. Quindi o decidiamo di restarci, a patto di lavorare davvero per l’unione (e la speranza è che il mercato tratti l’Europa come un tutt’uno, considerando nelle quotazioni il rischio contagio anche per la Germania, spingendo quindi la Germania a agire negli interessi dei contagiati *), oppure decidiamo di uscire. Ma se usciamo dall’Europa, considerando i danni che subiremmo dai mercati, è probabile che la gente delle 4 regioni che oggi mantengono tutte le altre regioni (Trentino compreso) insorga: la prospettiva di avere sempre meno da lavorare e continuare a mantenere il resto d’Italia, e quindi di sprofondare sempre di più, messa a confronto con la possibilità, staccandosi dall’Italia, di competere senza problemi con la Germania, potrebbe portare alla secessione. Il rischio è che, mentre anni fa l’insoddisfazione, la rabbia e il desiderio di autonomia di questa gente era stata convogliata in un movimento politico, oggi l’insoddisfazione nei confronti della Lega potrebbe portare a spinte autonomiste incontrollate e violente.

Per questo penso che ormai tornare indietro è molto rischioso. Io non ho una soluzione, non vedo vie di uscita. La soluzione auspicata da Dream, del debito federale, è forse l’unica possibile per evitare disastri, ma a patto che la Germania non sia così crucca… 😛 Forse è un’utopia, ma io alternative non ne vedo…

* E’ ora di finirla con questa storia del bund bene rifugio 😈 (indirizzato ai mercati, non a Dream 😉 )

smsj
Scritto il 26 Luglio 2011 at 21:55

idleproc@finanza,

Si, è vero che i Greci ci hanno rimesso e anche gli italiani ci rimetteranno.
Credo che però che gli stati “del sud” avrebbero dovuto sfruttare a fini produttivi/infrastrutturali/di supporto alle attività produttive la possibilità di finanziarsi per anni a tassi “tedeschi” invece che a tassi rapportati alla realtà dei loro sistemi economici. Praticamente c’era l’opportunità di agganciare in parte i paesi più virtuosi. E’ invece nei fatti che tale possibilità di finanziarsi a tassi bassi è stata utilizzata per arricchire pochi e per dare denaro facile a tutti, ad esempio in Grecia gli statali sono arrivati a rappresentare il 60% (sessantapercento!) della popolazione attiva. Il bello è che in questi paesi ci si è illusi di essere anche bravi o molto bravi nel panorama competitivo internazionale, con governi gongolanti di successi inesistenti. Alla resa dei conti i paesi “nordici” hanno sfruttato la globalizzazione a loro pieno vantaggio, i paesi peones sono alla canna del gas. E in tutto ciò recriminano di non poter svalutare la loro monetina come ai vecchi tempi in cui si preparava la voragine del debito pubblico.
Si sono d’accordo, l’Europa dei popoli è lontana. Per alcuni paesi lontanissima.

smsj
Scritto il 26 Luglio 2011 at 21:57

gainhunter,

Condivido in toto.
Aggiungo però che la Germania non deve essere così crucca, ma l’Italia non deve essere così impresentabile.

gainhunter
Scritto il 26 Luglio 2011 at 22:11

smsj@finanza: l’Italia non deve essere così impresentabile.

Impresentabile?




😛

ottofranz
Scritto il 27 Luglio 2011 at 07:55

gainhunter,

presentabile ?





😳

idleproc
Scritto il 27 Luglio 2011 at 16:57

Penso che stiamo commettendo un errore… rischiamo di Assolutizzare il punto di vista personale che poi porta legittimamente ad uno schirerarsi politicamente o peggio geograficamente:(. Rischiamo di perdere il terreno del confronto di chi sta vogando nella stessa barca. Meglio, nelle differeti valutazioni, cercare di coordinare la vogata, svuotare la barca dall’acqua, turare le falle e pensare a come buttare l’immondizia della Casta fuori. Su ciò che è immondizia penso che concordiamo tutti. Ciascuno ha la sua, magari pure ci si affeziona ma pur sempre di immondizia si tratta… Non facciamo il gioco di ci vuole affondare magari da fuori dell’Italia.

gainhunter
Scritto il 27 Luglio 2011 at 20:41

ottofranz,

Mamma mia!
Per me l’Italia è una cosa, il governo/parlamento italiano è tutt’altra cosa; per questo l’Italia per me è presentabilissima, anzi invidiabile!

idleproc@finanza,

Io una soluzione ce l’avrei, e sarebbe una soluzione anche alla speculazione, ai debiti nazionali e alle differenze tra Nord e Sud (Italia, ma anche Francia).

paolo41
Scritto il 27 Luglio 2011 at 20:52

gainhunter,

..non puoi mandarci a riposare senza farci conoscere la tua soluzione; rischiamo di non dormire tutta la notte…..
.. la speculazione intanto continua a correre anche nel dopo borsa, complice l’andamento delle borse USA…. se continua così, fra non molto la corda si strappa!!!!

gainhunter
Scritto il 27 Luglio 2011 at 22:10

paolo41,

Anche questa soluzione è utopistica, però è una soluzione politica e democratica, non volevo parlare di politica, ma ormai questo come sempre ottimo post di Dream ha preso questa piega, quindi… se proprio vuoi… federalismo europeo delle regioni: Lombardia e Baviera hanno interessi simili e lotterebbero insieme, democraticamente nel Parlamento Europeo, per tutelare i propri interessi, idem per le regioni del Sud Italia che sarebbero alleate con le regioni del Nord della Francia e con diverse regioni spagnole e greche, ecc.. Si eliminerebbero i governi nazionali, che a questo punto non servirebbero a niente (troppo grandi per avere voce nelle questioni che riguardano il territorio, e rappresenterebbero interessi troppo diversi per poter fare qualcosa di utile); quindi bye bye Berlusconi, Merkel, Sarkozy, Zapatero. E ovviamente il debito sarebbe dell’Unione Europea, quindi perfetto per i parametri di Maastricht. E infine gli aiuti alle regioni più in difficoltà verrebbero ripartiti su tutte le regioni più ricche; ovviamente con appositi patti di stabilità per evitare che alcune regioni se ne approfittino.
Adesso datemi pure del sognatore… 🙂

Come applicarlo in pratica non lo so… potrei pensare a tutti quegli indignados che si oppongono ai rispettivi governi e che hanno già una mentalità europea, potrei pensare che diffondendo l’idea (vera) che la Germania da sola non potrà farcela ma ha bisogno del resto d’Europa si possa convincere anche il popolo tedesco (che non è che sia molto soddisfatto, visto che ha perso potere di acquisto forse più di noi).
Contro questa ipotesi ci sono gli interessi personali, la paura di perdere i privilegi o il proprio status, ci sono i politici e i banchieri…

Si potrebbe fare a step: come ci sono i gemellaggi culturali tra comuni di diverse nazioni si potrebbe pensare a fare dei gemellaggi tra regioni con interessi economici comuni; poi proseguire facendo incontri tra i rappresentanti di più regioni europee, e ripensare il Parlamento Europeo eliminando i partiti e mettendoci dentro dei rappresentanti regionali. Pensiamoci bene: adesso tutta quella gente che c’è in Europa, alla fine chi rappresenta?

L’ho già detto, è utopistica, ma se fosse applicata oggi risolverebbe molti problemi. (sempre secondo il mio modesto parere)

Buona notte 😉

gainhunter
Scritto il 27 Luglio 2011 at 22:36

Oppure si possono dividere gli obiettivi:

1- Eliminare la casta. Soluzioni: ❓
2- Eliminare la speculazione. Soluzioni immediate: regolamentazione di tutte le transazioni, eurobond
3- Riduzione dei debiti pubblici senza distruzione dell’economia. Soluzioni: ❓
4- Riduzione della differenza Nord-Sud. Soluzioni a lungo termine: combattere le organizzazioni criminali, investire in turismo e agricoltura

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