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DOLLARO DEBOLE O EURO FORTE?
Come avrete sicuramente letto negli articoli precedenti, molteplici sono i fattori che influiscono sulla forza/debolezza di un valuta. Vi invito, a questo proposito, ad andare a vedervi, se non lo avete già letto, il post Dollaro USA, tendenze future dove viene spiegato in modo credo chiaro quali sono le variabili che indicono sui cross valutari in genere e, nella fattispecie, nel cross Eur/USD.
A proposito proprio del cross Euro/Dollaro, recentemente ho avuto modo di leggere il parere dell’autorevole ma politicizzato FMI (Fondo Monetario Internazionale), secondo il quale il Dollaro USA sarebbe in una situazione di equilibrio, mentre l’Euro sarebbe palesemente sopravvalutato. Cosa c’è di vero in tutto questo?
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Beh, è tutta una questione di punti di vista. Anche perché, come avete letto nel post sopra citato, spesso ci sono dei fattori che influiscono in modo determinante. Io ritengo sopravvalutato l’Euro, molto probabilmente sottovalutato sai lo Yen e sia il Franco Svizzero, ma parlare di Dollaro in equilibrio, beh, penso di no.
Certo è che il dollaro debole aiuterà non poco l’amministrazione USA a risollevarsi dal Deficit corrente, grazie all’aumento delle esportazioni, risultato che però rischia di essere compromesso dall’elevato costo dell’energia,
Invece l’Euro, come detto sarebbe sopravvalutato, mentre monete emergenti, in primis lo yuan cinese risulterebbero sottovalutate.
Ma, è tutto così semplice? Basterebbe,a questo punto comprare per esempio CHF e vendere Euro.
Beh, non è proprio così banale. Ci sono tanti fattori, come dicevo prima. Il differenziale di tasso, la situazione economica e poi, non dimentichiamola mai, l’inflazione, che come un virus corrode l’economia e la moneta.
E poi… risono anche altri fattori di mercato. Un esempio? Il vecchio rapporto tra oro e dollaro recentemente è tornato molto in voga. Quindi, per assurdo, possiamo dire che un oro forte comporta un dollaro debole e viceversa. E quindi, se l’oro viene considerato come elemento del CRB influente, possiamo considerare interessante anche una correlazione tra le due materie prime regine del mercato: oro e petrolio. Ma non è tutto. Se poi arriva una correzione dei listini, l’oro potrebbe fungere da bene rifugio…
Quindi capite che è tutt’altro che facile. Io continuo ad essere fedele al fattore “differenziale di tasso” che si è dimostrato determinante. E a qualche grafico interessante, come quello che vi propongo. Oro e Dollar Index. Oggi la decorrelazione tra i 2 è fortissima (oro forte= Dollar Index debole) e quindi risulta decisamente affidabile.
Anche in questo ambito, occorre usare prudenza e navigare a vista. Però certi grafici sono inequivocabili.
Il che, tradotto nella realtà attuale, potrebbe indurre a pensare ad un ritorno di forza dell’oro e di un nuovo indebolimento del dollaro.
STAY TUNED!