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ANALISI INTERMARKET: 24/04/2007

Scritto il alle 09:52 da Danilo DT

Salve a tutti.

Chiedo scusa se sono stato un po’ latitante negli ultimi giorni ma ho avuto diversi problemi personali da risolvere. Inoltre ho lavorato anche al passaggio sulla nuova piattaforma di Blog che mi ospiterà d’ora in avanti, ovvero la piattaforma di InvestireOggi, un sito internet di finanza che ha tutte le carte in regola per diventare nei prossimi anni una delle società leader nel settore. Ho avuto modo di conoscere i boss della società ed ho trovato loro il giusto entusiasmo per poter fare qualcosa di veramente interessante.

Ma lasciamo da parte questi commenti personali (spero comunque che il passaggio al nuovo Blog ed alla nuova grafica sia a Voi gradito) e andiamo a vedere i mercati finanziari.

EQUITY

Continua, come descritto nella settimana scorsa, senza grosse novità, la corsa dell’indice S&P 500. Al momento la trend line rialzista del periodo continua ad essere intatta, anche se ogni tanto qualche candela di indecisione in ambito candlestick si fa vedere. Sicuramente interessante invece è il grafico del Nasdaq. C’è poco da fare, il listino tech USA sta faticando. Guardate il grafico. Ormai area 2531 si sta dimostrando una ottima area di resistenza che, in caso di violazione, diventerà il nuovo supporto per il medio periodo. Certo che in questo momento direi di stare un attimino a vedere cosa succede sul Nasdaq, un quanto c’è qualcosa che mi convince poco. Preferirei essere prudente. L’RSI si mantiene su posizioni neutrali ed i volumi non sono eccezionali. Siamo a vedere cosa succede. A livello strategico, quindi, direi di mantenere le posizioni, facendo attenzione, per le posizioni più speculative, al comportamento dei prossimi giorni dei suddetti listini. La violazione delle trendline rialzista di breve porterà un’inevitabile correzione di entità non decifrabile al momento.

BOND

Guardando al Bund, a seguito della violazione di quota 114.55, c’è stato un po’ di recupero e sembra che ci sia la volontà di recuperare un po’ di forza relativa. Al momento non si consiglia di prendere posizioni lunghe, in quanto il ritorno in suddetta area potrebbe essere visto come un semplice pull back e quindi un movimento temporaneo che ci porterà, in questo eventuale caso, a nuovi minimi. Ovviamente, come già spiegato in passato, se arriva una correzione dell’equity è previsto un bel fly-to-quality con un ritorno tonico delle obbligazioni.

FOREX

Al momento il $ continua a mantenersi decisamente deboluccio, anche se ormai siamo arrivati in ieprcomprato e quindi non escludo assolutamente la possibilità di un pull back proprio in area 1.34 (1.336) che potrebbe essere un eccellente livello dove chiudere alcune posizioni in $, in prospettiva di un nuovo e ancor più forte indebolimento.

Ma il protagonista, come sempre, resta lo Yen ed il suo carry trade. Al momento possiamo registrare una pausa di riflessione del cross EurJpy, in concomitanza anche della chiusura del movimento nr.13 del countdown di DeMark (figura tecnica). Per farla breve, lo Yen ha finito di essere debole? Assolutamente impossibile dirlo. Una cosa che però bisogna segnalare è un aumento della volatilità dell’equity, che sicuramente non è positivo per il carry trade e che quindi potrebbe indurre alcuni hedge funds a chiudere le posizioni più speculative (comportando un rafforzamentodello Yen)

COMMODITIES

Non ci sono grosse cose da segnalare in ambito commodities, o, per meglio dire, si vanno a confermare tutte quelle cose già scritte nei post precedenti. L’oro continua ad essere in trend senza grossi problemi, indirizzato tranquillamente verso i 700 $/oz. Sempre forte il petrolio (notizia interessante: la Cina sembra voglia ulteriormente incrementare le riserve), il rame ancora super, mentre le soft commodities hanno andamenti contrastanti (male ad esempio il raccolto del grano in USA e quindi ritorno positivo delle quotazioni, mentre invece la sovrapproduzione di zucchero comporta nuovi minimi). Mi preme però segnalare la nascita di una nuova “famiglia”, quella degli ETC, ovvero gli ETF sulle commodities.

CONCLUSIONI:

poche novità da segnalare. Facciamo solo molta attenzione ad una cosa che potrebbe condizionare tutto il mercato. In estrema sintesi questa cosa possiamo monitorarla e seguirla, analizzando il VIX. Si tratta della volatilità. Difatti, un aumento della volatilità comporterebbe:

1 – correzione delle borse

2 – chiusure di posizioni di carry trade

3 – rafforzamento dello Yen vs. tutte le valute

4 – probabile rafforzamento del $ e, complessivamente, indebolimento dell’Euro

5 – ritorno del fly-to-quality sull’obbligazionario

Ovviamente conviene seguire con attenzione l’evolversi della situazione. Se capitasse come ho scritto sopra, capite perfettamente che si tratta di un bel movimento correttivo che automaticamente non rimane circoscritto all’equity ma va ad influenzare tutto il mercato. E magari a beneficiarne potrebbe essere ancora lui…l’oro…. Staremo a vedere…

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