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FOMC: la FED TAGLIA E…BASTA

Scritto il alle 10:15 da Danilo DT


Settantacinque centesimi. Questo è stato il responso del FOMC di ieri sera, un taglio dei tassi USA che era ampiamente atteso (addirittura si prevedeva il punto percentuale) ma che mi lascia un po’ con l’amaro in bocca.
Dai dati forniti ai mercati, risulta essere stato un FOMC moltocontrastato. Questo testimonia il fatto che la situazione inizia ad essere riconosciuta come “molto complessa” anche all’interno del FOMC stesso. Mentre prima la soluzione dei tagli di tasso risultava quasi all’unanimità una mossa vincente, oggi c’è chi alza la manina e dice”Signori, ma stiamo facendo la cosa giusta?” Voci di corridoio dicono che sono addirittura 4 (anche se i giornali dicono 2)  i membri contrari al taglio di 75 bp, ma malgrado questo si va avanti.
Il fatto è che, come dicevo ieri, tagliare di 75 bp o 100 bp alla fine della fiera, cambiava poco. La tendenza continua essere quella di una tendenza di tassi al ribasso. E chi segue il blog sa BENISSIMO che questa strategia ha delle controindicazioni non da poco.

Inflazione presa in considerazione

E difatti si inizia a parlare di quel grosso male di cui più volte ho parlato: l’inflazione. Si inizia a prendere in seria considerazione il rischio di una situazione non solo inflazionistica ma potenzialmente stagflazionistica. Sarà mica che qualche membro del FOMC legga anche questo blog? Ovviamente sto scherzando. Resta però il fatto che finalmente anche ai massimi vertici della FED è arrivata agli occhi l’evidenza di una situazione che ad alcuni operatori era già giunta chiara come il sole.
Maggiore cautela nei tagli futuri? Vedremo. Certo è che molto probabilmente i tagli arriveranno in modo meno spavaldo.

Ma a parte i tagli, nulla di nuovo

Ieri ho accennato in un post visibile cliccando qui, cosa avrei sperato di leggere nelle note dell’incontro di ieri sera. Ma purtroppo le mie attese sono andate deluse. Speravo nell’istituzione di un fondo, di una “scatola”, di un qualcosa che andasse in soccorso delle banche, non con finanziamenti agevolati, bensi tramite l’acquisto al valore nominale di assets di massima solidità ma totalmente illiquidi a causa di un mercato difficile.

Provvedimenti in ambito real estate? ZERO
Provvedimenti in ambito subprime? ZERO
Provvedimenti sugli assets il liquidi? ZERO o quasi

La FED sarà arbitro attivo  e anche garante sul mercato, ma in modo limitato. Ha dichiarato l’appoggio ad operazioni di salvataggio di banche tramite il supporto in operazioni di M&A. Ma nulla più. Sono cose che sapevamo già. Ci saranno sicuramente altre occasioni, ma i tempi stringono e le difficoltà strutturali permangono. Morale: nessun cambiamento strutturale importante. E quindi NON cambia assolutamente la mia view macro sul settore. Le difficoltà continueranno a persistere. Massima prudenza, non facciamoci abbagliare da una luce che alla fine illude per un po’ di tempo ma poi ci riporta alle tenebre.


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Grazie e buona lettura!
DT

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