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Unicredit: Profumo cacciato, e ora?
Composizione azionariato, analisi tecnica Unicredit e valutazioni
Come previsto l’amore che legava Alessandro Profumo e Unicredit è finito. Ma contro alcune indiscrezioni, Alessandro (detto il Grande, o Arrogance, a seconda dei punti di vista e delle simpatie) non dà le dimissioni da subito.
Da buon capitano non vuole abbandonare la nave che, tra l’altro non è nemmeno in un mare in tempesta. La sua colpa è quella di aver fatto salire sulla barca alcuni extracomunitari. O per lo meno questo è quanto dicono diverse fonti di tipo leghista, prima fra tutti il sindaco di Verona: Poi c’è chi dice che ormai Profumo si sentiva uno e trino, onnipotente e dittatore nell’istituto di credito. E poi c’è chi attribuisce altre motivazioni, quali compensi farlocchi, risultati economici insoddisfacenti…
La verità è che questa puzza di spallata politica. Ma voglio fermarmi qui. Sui giornali e sui link finanziari di oggi avrete sicuramente letto approfondimenti ed aggiornamenti.
Chi ha le maggiori partecipazioni in Unicredit
Si apre il toto nomine
E ora…chi guiderà la nave? Le voci sono più che diverse. Ora è Rampl, il presidentissimo, a guidare la baracca “ad interim” ma ben presto sapremo il nome del vero sostituto.
Nell’ambiente girano un sacco di nomi, tutti italiani:
Mario Greco (Zurich Fin)
Pietro Modiano (Intesa Sanpaolo)
Matteo Arpe (Bca Profilo)
G.Auletta Armenise (UBI Banca)
Alberto Nagel (Mediobanca)
Fabio Gallia (BNP)
Claudio Costamagna (GS)
Enrico Cucchiani (Allianz)
Più gli interni:
Sergio Ermotti
Paolo Fiorentino
Federico Ghizzoni
e “the last but not the least” Roberto Nicastro
Nel breve l’uscita di Profumo non sarà un elemento positive per il titolo. Non sarà facile trovare un degno sostituto e non sarà facile poi capire quale direzione prenderà la banca, proprio ora che era nato il progettio di Banca Unica che, chissà, potrebbe anche subire delle variazioni
Analisi tecnica Unicredit
“Il grafico daily secondo me.”
Downtrend in corso, entrare long solo al superamento di area 2.05 €, primo target ribassista area 1.83-1.80 €. Ma attenzione, se anche quel livello non venisse mantenuto, allora il rischio de capitombolo a quota 1.50 e diventa più che un’ipotesi…
Grafico Unicredit Weekly con DMA©
Downtrend in corso, entrare long solo al superamento di area 2.05 €, primo target ribassista area 1.83-1.80 €. Ma attenzione, se anche quel livello non venisse mantenuto, allora il rischio de capitombolo a quota 1.50 e diventa più che un’ipotesi…
Il grafico weekly ci fa vedere che l’area 38.2% di Fibonacci è più che una semplice resistenza. Le DMA sono impostate ancora negativamente e quindi meglio stare alla finestra. Almeno per il momento
STAY TUNED!
DT
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Con tutto il rispetto.. secondo me Arpe non ha possibilità…
Con Geronzi si erano lasciati molto male.. peccato perchè è uno dei pochi che avrebbe il carisma, la capacità e il riconoscimento necessario per guidare il più importante gruppo bancario italiano
Addirittura gira voce di fusione Mediobanca-Mediolanum.
tempi di riassetto nel sistema bancario, direi…
Sul toto nomine girano tanti nomi, chissà che non salti fuori la sorpresa. Chissà…
Mediobanca (+2,43%) e Mediolanum (+4,52%) prendono il largo.
E il Dollaro Usa nei confronti del franco svizzero ieri ha chiuso sotto la parità ed ora è a 0,9857!
Anche nei confronti dello Yen la moneta americana mostra grande debolezza.
Che m@#chia succede?
ma un manager straniero???.
basta pensare alla solita italietta fatta di calcio & pizza. allargate gli orizzonti.
muovetevi 😡 😡
L’importante è che sia un manager di qualità. La mia paura è che trovare un qualcuno che sia all’altezza di Profumo non sarà faile.
pro-fumo spiccava SOLO perché gli altri manager italiani sono, nella maggioranza dei casi, delle persone mediocri.
salut
purtroppo abbastanza vero, anche se Profumo era veramente una spanna sopra gli altri . Non dimentichiamo che per 2 anni è stato nominato miglior banchiere d’Europa.
Cosa non da poco…
Per completare l’articolo, non vedo male con quest’ottica di incertezza, preferire per un po’ altri titoli (come la concorrente Intesa SanApolo) che ha sottoperformato ultimamente e che quindi è da preferire, secondo me.
Anche se poi, a certi livello, UCG diventa una buy opportunity. ma diamo tempo al tempo.
Ovvio, questi sono solo pareri e non sollecitazioni all’investimento.