Yen: inizia la fase di indebolimento

Scritto il alle 11:02 da Danilo DT

Il mercato valutario è sempre di difficilissima lettura. Sono tantissime le componenti che possono influire sul cross valutario: tassi, stato dell’economia, bilancia commerciale e tanta tanta speculazione.
Quindi non è mai facile fare previsioni sui cambi, anche se ci sono strumenti (come il differenziale tasso) che si dimostrano sempre molto affidabili.

Parliamo di Yen.

Tutti sappiamo benissimo cosa è successo in Giappone negli ultimi tempi. Sappiamo che la BOJ (banca Centrale Giapponese) sta facendo il possibile per fornire il mercato della liquidità necessaria, con le benedizione degli altri paesi che non mettono il bastone tra le ruote alla BOJ (mah, che ci sia un po’ di etica negli operatori?) e permettono quell’indebolimento della valuta che è necessario per evitare il blocco totale dell’economia nipponica.
L’economia del Sol Levante resta fragile ed è alquanto difficile capire l’impatto definitivo del mix terremoto – tsunami – Fukushima.
A dare una mano allo Yen si mette (indirettamente) la FED con un Dollaro USA che rischia un’inversione, nel caso in cui si concretizzare lo scenario di uno stop anticipato del QE II con archiviazione della pratica del QE III ancor prima della nascita. Sugli effeti sui mercati di questo scenario avremo tempo e modo di parlarne. Nel frattempo però risulta chiara una cosa: lo scenario per lo Yen è cambiato.

Grafico Euro Yen

Evidente il forte ipercomprato, come però è evidente la rottura di area 115.70 che rappresenta il vero motivo del “cambio di rotta”. Ora mi aspetto un pull back per poi tentare l’attacco ad area 119.65.

Grafico Euro Yen con The Trender

Questo grafico conferma in toto quanto detto PERO’ fate bene attenzione a cosa succede con le DMA© . LA GDMA © (green) sta per incrociare la RDMA© (red). Conferma dell’inversione di medio lungo periodo.
Dopo il forte rafforzamento e la lateralità che ha durato circa 7 mesi, ora per lo YEN potrebbero aprirsi le strade della debolezza.

…anche se, come detto, fare previsioni sul forex non è MAI facile. Per nessuno.

STAY TUNED!

DT

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6 commenti Commenta
laico
Scritto il 4 Aprile 2011 at 11:25

Buongiorno Dream, al momento sul cross eur/jpy, non vedo resistenze fino a 127…., la rottura della lateralità di quasi 1 anno, mi porta inevitabilmente a pensare che l’arrivo in quell’area (127) sarà molto veloce (2/3 mesi al massimo).

alfio200
Scritto il 4 Aprile 2011 at 11:50

GOD BLESS DT.

Grazie.

Lukas
Scritto il 4 Aprile 2011 at 13:16

Caro dream, approfitto del puo post valutario, per chiederti :

da alcuni mesi sono quotati anche su borsa italiana alcuni ETf che consentono di operare al rialzo sull’S&P500 con copertura del rischio di cambio euro/dollaro, e meno male…..altrimenti la svalutazione del dollaro avrebbe praticamente eroso i guadagni conseguiti sull’indice.

Non ho trovato, però un analogo strumento per operare short sull’S&P con copertura del rischio di cambio, non esistono…..oppure non sono riuscito sinora io ad individuarli ?

Scritto il 4 Aprile 2011 at 13:49

Ciao Lukas. Al momento in Italia nn sono ancora disponibili purtroppo…

@ Alfio:prego!

gainhunter
Scritto il 4 Aprile 2011 at 21:09

Lukas,

Si possono sempre usare i mini long sul future EURUSD di RBS per abbattere il rischio cambio, in aggiunta all’etf short: dato che sono in leva (tra circa 3 e circa 7, a seconda del prodotto) se metti 10k sull’etf short ne metti altri 1500-3300 sul mini long EURUSD. Si riduce un po’ la performance che si avrebbe con un etf short hedged sia perchè aumenta il capitale impiegato sia per lo spread (nel book si trova solo il market maker), ma è sempre meglio di niente. 8)

Lukas
Scritto il 4 Aprile 2011 at 21:50

gainhunter,

Grazie per l’informativa, la terrò in debita considerazione. Anche se per ora di short seri non nè vedo all’orizzonte……..magari nel frattempo proporranno qualche nuovo ETF short con copertura del rischio di cambio………anche perche’ davvero non capisco il motivo per cui non ve ne siano in circolazione.

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