The Interview: il peggio ha da venire

Scritto il alle 10:45 da Danilo DT

Spesso ho occasione di scambiare opinioni, di fare ragionamenti e di confrontarmi con un personaggio che vive e lavora nell’area anglosassone e che voi tutti conoscete come AnonimoCDS, membro onorario del S.I.D.
In questo post vi vado a riportare l’ultimo estratto di uno scambio chat epistolare che c’è stato tra di noi proprio ieri. Una sorta di intervista che vi porterà una voce molto autorevole, inadrrivo dalle sale operative “che contano”.

DT: Che ne pensi di sti mercati?

ACDS: la mia impressione e che i massimi di quest’anno, come sostiene Gerard Minack, li faremo nella prima metá dell’anno…poi la crescita, complici le strette fiscali in atto, un job market ancora debole (dati USA da confermare…), le strette monetarie in Asia e gli effetti dei costi delle materie prime (second round effect ma non solo) nonché il rialzo del costo dei debiti per mutuatari e imprese si fará sentire e allora ritracceremo.

DT: Beh, allora sarai d’accordo con l’ipotesi di un GDP in forte rallentamento…

ACDS: Sul GDP in rallentamento nella seconda fase dell’anno NON HO DUBBI. Penso anche che dopo 2/3 trimestri di risultati aziendali e utili sorprendenti a rialzo gli analisti abbiano fatto salire “con una traslazione parallela” anche gli utili per i prossimi trimestri e questo potrebbe dare il via a sorprese negative in caso di rallentamento.

DT: secondo te di quanto si scende?

ACDS: Se sará solo un 10-15% dai top oppure l’inizio dell’inversione sarà da vedere (io continuo ad essere scettico sulla bontá di quello che mi sembra comunque un Bear Market Rally, una roba esagerata che non si vedeva da 70-80 anni ma pure sempre rally da Mercato Orso).

DT: I mercati sono secondo te a buon mercato?

ACDS: Le valutazioni dei mercati non mi sembrano piú a buon mercato, forse non sono neanche eccessivamente cari ma sicuramente prezzano una ripresa delle attivitá e degli utili che si protrae e se invece dovesse venire meno questa spinta (per una esogena qualsiasi…es. la Cina che rallenta al 6% di crescita) beh… si aprirebbero spazi per “simpatici” vuoti d’aria.

DT: parliamo di debiti sovrani e dimmi che ne pensi…

ACDS: In Europa la questione dei Debiti Sovrani e tutta ancora da decifrare, ci si e messa una pezza e si e guadagnato tempo ma il nodo fondamentale, cioè chi si prenderá le Loss di default o di haircut sui debiti ormai abbastanza conclamati e tutta da istricare. Alcuni degli Stati degli Stati Uniti sono nella situazione di Spagna, Irlanda, Grecia.
Gli USA continuano ad avere il deficit/GDP intorno al 10%. Idem il Giappone che non se la passa molto meglio e anzi ha un debito/PIL = 170%. Le odierne news sulla Cina (trade balance negativa) possono avere un doppia interpretazione: parte la corsa del consumer cinese—> positivo; oopure crescita debole nel resto del Mondo —> negative ma rimane pur sempre elemento di incertezza (per non parlare della bolla immobiliare in certe aree di quello Stato-Continente e della dubbia situazione delle sue
banche…).

DT: e poi c’è l’incognita Medio Oriente…

ACDS: Le esogene poi – vedi Medio Oriente, un vera polveriera – sono sempre dietro l’angolo (per es. – per dirne solo una – il Pakistan sta mancando LARGAMENTE gli obiettivi che si era dato, concordandoli con le Autoritá internazionali, in seguito all’intervento del Fondo Monetario). Il peggio ha da venire… more pain to come!

DT: alla prossima, amico mio!


STAY TUNED!

DT

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8 commenti Commenta
Scritto il 15 Marzo 2011 at 10:53

Per la cronaca, “l’intervista” è stata fatta prima del crollo giapponese, ma poco importa. Credo che le idee e i pareri siano validi comunque.

fabio1
Scritto il 15 Marzo 2011 at 11:50

Dream (e anche i fautori dell’investimento in oro, tra i quali Mattacchiuz), vi chiedo: con le borse a picco, per quale motivo l’oro non sale? Anzi, ha pure ritracciato…

Scritto il 15 Marzo 2011 at 12:12

Take profit su tutto…

l.b.chase
Scritto il 15 Marzo 2011 at 12:38

Io ho una mia idea sull’oro e cioè che l’oro non sale mai quando sarebbe più scontato che lo facesse, tipo in questo momento. Ma lo fa improvvisamente con picchi sempre più grossi – col passare del tempo – subito prima di un evento dichiarato: nella fattispecie adesso basta farsi 2 conti e si può facimente dedurre che razza di tsunami economico si sta preparando, no? Quindi giappone già in ginocchio, che viene devastato da una catastrofe in un mondo già in ginocchio a livello eoconomico = mega esplosione nucleare sui mercati. Eppure l’oro no si dimostra performante, però sono convinto che non appena dovessero cominciare ad essere in via di dichiarazione ufficiale le ripercussioni economiche di tutto questo pandemonio, subito prima arriveranno i rialzi.
Poi mi posso sbagliare eh!
Comunque quello che conta non è perchè l’oro non sale adesso, ma perchè quest’euro di carta straccia non crakka…

50 cent
Scritto il 15 Marzo 2011 at 12:54

Caro Dream, in anni che ti seguo è la prima volta che ti sento così sintetico, tassativo e imperativo.
Minchia.

paolo41
Scritto il 15 Marzo 2011 at 14:11

In questi tristi momenti in cui, dico la verità, non mi viene neppure la voglia di parlare o scrivere, tanto sono affranto da quanto successo in Giappone, dove, fra l’altro, ho ancora alcuni vecchi amici , mi sto sforzando di farmi un’idea di come il popolo giapponese potrà reagire a questa immane catastrofe.
Sulla loro capacità di reazione non ho dubbi, ma è necessario che superino lo scock del disastro nucleare che si sta consumando ( la speranza, ovviamente, è che siano in grado di contenerlo) e questo richiederà molto più tempo di quello che si possa immaginare; sono convinto, infatti, che sarà rimessa, inizialmente, in discussione tutta la politica energetica (come sta avvenendo anche in altri paesi), ma alla fine non hanno alternative al nucleare. Un aspetto positivo sarà che alzeranno ancora i livelli di sicurezza delle centrali, questo diamolo per certo.
La struttura industriale, sia a livello nazionale che globale, è competitiva, la tecnologia è elevata ma quello che, secondo me è l’aspetto più premiante, è la volontà di sopravvivenza e di competere di questa nazione. Sono quindi convinto, convinzione che va al di là della semplice speranza, che assisteremo ad una ripresa dell’economia giapponese.
Se fino ad una settimana fa era il futuro delle fonti petrolifere del nord-africa e del mid-est che condizionavano i mercati anzichè i debiti dei Pigs, oggi pendiamo tutti dalla speranza che i tecnici giapponesi riescano a contenere e superare i pericoli connessi alle centrali nucleari; se ciò, come tutti ci auguriamo, avverrà, vedremo una immediata e rapida ripresa della fiducia e una altrettanto probabile ripresa dei corsi economici e …azionari.

50 cent
Scritto il 15 Marzo 2011 at 20:14

OT
occhio al mega hammer.
Mah.

Scritto il 15 Marzo 2011 at 21:18

50 cent,

Beh, era solo perchè ero di mega-fretta. Ma domani un un post sarò più prolisso. 😉

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