CRISI HEDGE FUNDS: LA PIRAMIDE DI BERNARD MADOFF

Bernard Madoff: un nome, una garanzia, almeno finoa qualche giorno fa… Molti di voi avranno avuto modo di leggere, in questi giorni , di una delle più incredibili, colossali e catastrofiche truffe mai montate sui mercati finanziari. Un altro grande guru si scopre umano e truffatore.

Crolla un altro mito , a dimostrazione del fatto, come diceva mio padre, che “i soldi non si fanno con le forbici”.

Anche il buon gipa ne ha parlato recentemente nel suo L’affare Madoff, una truffa da 50 miliardi di dollari.

Mi riferisco all’affare Bernard Madoff e alla sua truffa “a piramide” degli hedge funds da lui gestiti.

I numeri sono, come saprete da capogiro. Si parla di 50 miliardi di dollari, praticamente 4 volte la cifra necessaria per rimettere in piedi l’industria automobilistica americana.

Chi è Bernard L. Madoff?

Bernard Madoff era considerato uno dei grandi guru di Wall Street. Ex presidente del Nasdaq, aveva creato dal nulla, tenetevi forte, partendo con la bellezza di 5.000 $ una delle più incredibili realtà dell’industria  hedge della storia, un sistema che riusciva magicamente a garantire sempre ai clienti performance eccellenti. La media di rendimento di questi hedge funds, era di circa il 10% all’anno, malgrado la volatilità e le difficoltà di mercato.La truffa è stata costruita con un metodo che viene definito “piramidale“, o se preferite “catena di Sant’Antonio” o ancora “schema Ponzi”.

Cosa faceva? Pagava gli investimenti dei più vecchi sottoscrittori, utilizzando il denaro delle nuove sottoscrizioni. Madoff diceva di essere un genio nella gestione del portafoglio grazie all’utilizzo di titoli a larga capitalizzazione, conditi con opzioni di diverso genere, utilizzate per le più sofisticate techiche di trading e hedging: butterfly, srangle, straddle e così via.Più volte è stato criticato sia il suo operato, sia le sue performance e sia il suo stratosferico stipendio.

La cosa gravissima è che, come sempre , la SEC ha detto di essere stata sempre dubbiosa sul personaggio, ma alla fine non è mai stato preso nessun provvedimento. Così la bolla si è ingrossata a dismisura creando una catastrofe immane.Qui potete leggere l’articolo dedicato alla vicenda dal Wall Street Journal.

La crisi Madoff colpirà anche l’Italia tramite i fondi di fondi hedge

Da un’analisi tratta dal sottoscritto dal quotidiano Il Sole 24 Ore (sopra citato) , risulta evidente un altro dato di fatto gravissimo. L’affaire Madoff rischia di mandate a gambe all’aria il 5% degli asset di fondi hedge europei. Come è possibile?

Voi conoscerete gli hedge funds, ma ci sono anche i fondi di fondi hedge. Cosa sono? Sono, per farla molto semplice, delle gestioni patrimoniali di hedge funds, quindi dei contenitori con all’interno molte quote di diversi hedge funds. Questo tipo di investimento viene fatto per poter garantire ai clienti la massima diversificazione e un miglior controllo della volatilità.

In Italia i fondi di fondi hedge sono diventati abbastanza comuni, e quindi è presente un’esposizione verso i prodotti gestiti dal signor Bernard Madoff.Si parla di ben 3 miliardi di Euro, una cifra notevole, non confermata.

Tanto per cominciare, eccovi un elenco dei fondi truffa:

Kingate, Fairfield Sentry, M&B Equity Plus, M&B LIF US Equity Luxalpha, Thema International, Herald Fund, Dakota Global Investment e Rafale Partners Inc.

Questi sono i fondi ed eccovi le società italiane che sembrano ben implicate n questo scandalo nella figura delle “vittime”:

Pioneer Alternative InvestmensAletti, tramite UBP (Union Bancaire Privée)Albertini SyzBSI (tramite Generali)più altre da verificare

Morale della storia: inesorabile effetto domino

Ovviamente la fiducia crolla inesorabilmente per l’ennesima volta. E i fatti danno ragione alla nostra view pessimistica sullo stato delle cose: come potete vedere di marcio in giro ce n’è tanto ancora, tutto il sistema finanziario è stato gonfiato ad arte artificiosamente ed ora ci tocca assistere a drastici crolli di valore, a fallimenti repentini, a disastri finanziari.

il ridimensionamento della finanza creativa americana è tutt’ora in corso, e come potete vedere alla fine della fiera, la ricetta magica per guadagnare sempre ed indistintamente, al momento non l’hanno ancora inventata. Un bagno di umiltà credo sia necessario per tutta quella struttura che ha creduto nel guadagno facile e nella generazione geometrica della performance.

Con una nuova certezza. L’unica ocsa che cresce in modo geometrico è sempre solo una : la truffa.

E qui, carta canta…

STAY TUNED!

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