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Credit Default Swap: la mappa del rischio

Scritto il alle 13:01 da Danilo DT

Chi segue questo blog, sa che ormai da tempo (diciamo dal crack di Lehman Brothers) continuiamo a seguire i CDS ovvero i Credit Default Swap come importante indicatore del rischio. Una sorta di contratto di assicurazione contro il fallimento di un emittente. Soprattutto mettendo a confronto i vari emittenti, spesso si possono scoprire delle cose molto interessanti.
Ho provato in questo ambito a “fondere” una serie di cartelle che mi ero costruito con i vari CDS, tanto per capire dove oggi il mercato “vede” maggior rischio default. E le sorprese non sono mancate.
Innanzitutto chiedo scusa se alcune voci si sono ripetute e quindi le troverete doppie e consecutive. Capirete benissimo che si tratta dello stesso emittente (avendo lo stesso CDS).
Ho colorato in ROSSO gli emittenti che oggi sono considerati al TOP del rischio e con un Credit Default Swap superiore alla ragguardevole soglia dei 750bp. Ho invece colorato in verde gli emittenti che oggi garantiscono, secondo il mercato, una tranquillità assoluta.

Noterete che al top del rischio CDS ci sono delle banche Irlandesi, greche, spagnole e portoghesi, e tra di loro fa capolino anche qualche emittente sovrano ben noto a livello di rischiosità ed instabilità politicae/o economica.
Ma poi…subito dopo…troviamo il debito subordinato di due banche italiane. Ricordate cosa avevamo scritto sui bond subordinati. Le obbligazioni subordinate possono nascondere dei rischi molto seri. Meglio non dimenticarlo mai, anche perché per il sistema bancario soprattutto europeo i problemi sono tutt’altro che finiti.
A dirlo e confermarlo è stata Fitch.

…Dalla presentazione dell’European credit outlook dell’agenzia di rating Fitch è emerso che, se i governi dovessero ridurre il proprio supporto, un quarto delle banche europee rischierebbe il taglio del rating. Fitch parlano di mercato Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) ma si riferiscono soprattutto all’Europa, il cui settore creditizio è decisamente più consistente. Al netto degli aiuti statali, calcola Fitch, il merito di credito di nove banche dovrebbe ridursi addirittura di otto gradi. Per esempio: dalla tripla A (massimo livello di sicurezza) alla tripla B (qualità medio bassa). Sono invece sette le banche in cui il peso del pubblico vale sette gradini di rating. Cinque istituti si vedrebbero tagliare il merito di credito di sei punti. Dieci, senza aiuto statale, avrebbero il merito di credito ridotto di cinque gradi e così via… (Source)

Fitch non fa nomi, ma sembra sia esclusa l’Italia da questa lista nera. Speriamo in bene. E sempre per indiscrezioni, Fitch teme soprattutto per il sistema bancario di Spagna, Gran Bretagna, Portogallo e Irlanda. E per le italiche? Banco Popolare sta per concludere un aumento di capitale indirizzato a riportare i parametri in linea con Basilea 3. E per le altre si vedrà.
Intanto un ultimo monito. Quest’anno, 2011, scadranno ben 600 miliardi di prestiti emessi dal sistema bancario Europeo. Incrociamo le dita soprattutto quando dovrà essere rinnovato. Oggi l’operazione “fiducia” sta permettendo un roll over del debito abbastanza tranquillo anche se, per determinate banche, decisamente oneroso. Speriamo che il giochino non si inceppi altrimenti saranno guai per tutti.

PER VISUALIZZARE LA SLIDE DEL RISCHIO FINANZIARIO CLICCA SULL’IMMAGINE QUI SOPRA.

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21 commenti Commenta
l.b.chase
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 13:41

No! No! Speriamo proprio che s’inceppi, perchè qui è ora di finirla con questi prestigiatori della politica economica che non fanno che indebitarci per non farci vedere quanta m….. hanno messo nelle nostre tasche. Se non la finiamo oggi continueranno a mettercene ancora e non mi pare un grande affare. BASTA COSI’!

Purtroppo però, mi sa che la prossima frontiera sarà quella di ragalare a tutti i porci in difficoltà, una bella stampante con una bella scorta di carta, per evitare che la m… cominci a puzzare seriamente come la spazzatura napoletana.

Un pò di deodorante ancora e poi ce la ritroveremo nel piatto…

bergasim
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 13:51

agli americani è rimasto solo questo

mattacchiuz
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 15:09

l.b.chase@finanzaonline,

queste prese di posizione le condivido al 100% !!! 🙂

tanto prima o poi dovranno fermarsi, a sto punto, meglio che lo facciano subito!

vichingo
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 15:09

Chi mi risponde sulla bontà o schifezza di questo?
c. isin: XS0584356942
Meglio di un btp? 🙄

mattacchiuz
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 15:16

cito dal corriere:
MILANO – Metti una sera a cena, a chiacchierare di libertà di espressione e del ruolo di Wikileaks. È la nuova iniziativa lanciata dal sito fondato da Julian Assange, che invita i suoi sostenitori a riunire i propri amici attorno a un tavolo apparecchiato per discutere di come Wikileaks difenda il diritto dei cittadini a essere informati.

MA NON DOVEVA COMUNICARE QUALCOSA SULLE BANCHE ENTRO GENNAIO???

alla fine soddisfa solo la curiosità della gente, ma nulla che davvero possa fare la differenza.

l.b.chase
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 15:32

mattacchiuz,

Giusto!
E’ un qua quara qua.. 😀

Scritto il 7 Febbraio 2011 at 15:34

@ Vichingo:
starai scherzando spero… 😐 con tutti i casini che hanno in USA per i foreclosure fraud….

l.b.chase
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 15:37

mattacchiuz,

Sai che mi consola? Il fatto che più s’impegnano per ritardare l’apocalisse, più il marcio fermenta e aumenta, così quando esploderà (perchè comunque esploderà è matematico), il danno sarà ancora più catastrofico.

P.S. per quelli che leggono e si domandano perchè io sia così contento che l’esplosione avvenga, dico che il motivo è semplice: comunque vada prima o dopo il conto va pagato, allora io dico meglio pagarlo prima più piccolo che dopo insostenibile. Siccome comunque la direzione è quella della seconda ipotesi, allora vada come vada, l’importante è che una volta tanto, ci rimettano anche i porci che ci hanno costretti in questi casini….

vichingo
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 15:38

Dream Theater,

Thank you, è il solito discorso, quando ti danno il 5,25%, vuol dire che sotto sotto c’è qualcosa che non quadra……………..

mattacchiuz
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 15:39

l.b.chase@finanzaonline: mattacchiuz,
Giusto!
E’ un qua quara qua..   

beh… non pensavo proprio questo… cmq aspettavo davvero qualche notizia su cui si potesse intervenire…

hironibiki
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 15:49

Ora un appunto che, come sempre non è attinente..
Ma in Egitto ora tutto tranquillo?? Non capisco cosa hanno ottenuto con questa rivolta.. Non mi sembra sia cambiato granchè. Sbaglio?

mattacchiuz
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 16:01

per ora non è ancora cambiato nulla, ufficialmente. ma l’errore grosso che gli egiziani hanno fatto è stato quello di essersi fatti rubare la rivoluzione da obama. come obama ha parlato, seguito poi dagli europei ma anticipato da iran e turchia, la “rivoluzione” è passata da “movimento spontaneo”a mosso politica.

se capitasse in italia, speriamo che stiano tutti zitti, soprattutto i vari presidenti che fino a5 minuti prima avevano pagato supportato il governo. 🙂
che tristezza, ma in fondo mancava un vero leader…

alfio200
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 16:08

Perchè ci sono Unicredit Bank e Unicredit SPA con valori (parecchio) diversi?

Per RBS ci sono addirittura 3 o 4 sigle con valori differenti.

fabio1
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 16:26

@Hironibiki

Siamo in mano ai mass media che manipolano tutto…
Un flebile peto lo fanno diventare un roboante uragano.
Notizie fondamentali per il mondo intero, in men che non si dica vengono relegate in fondo alla lista, ridimensionate e modificate a piacimento.
Senti ancora parlare della guerra tra le Coree o delle persecuzioni ai cristiani, tanto per fare solo due esempi?
Han fatto chiasso per due o tre giorni e poi…più nulla…
In compenso Ruby, la cronaca nera e le solite balle sono sempre in prima pagina.

hironibiki
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 16:31

fabio1@finanza,
Già ed è questo che più mi fà senso dei mass media. Possibile che le notizie più importanti siano come Silvio passa le sue notti tra una escort e l’altra? CHISSENEFREGA!!!

Infatti non si sente più nemmeno parlare della moria di uccelli (stormi interi) che sino a poco tempo fà erano sulla bocca di tutti. Si è tornati come sempre a parlare di Ruby. Che tristezza.
Forse quando l’Italia andrà in default lo annunceranno tra i titoli di coda al TG dopo l’ennesimo scandalo del papi.

mattacchiuz
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 16:46

hironibiki@finanza: Infatti non si sente più nemmeno parlare della moria di uccelli (stormi interi) che sino a poco tempo fà erano sulla bocca di tutti.

non sono gli uccelli sulla bocca di tutti che fanno notizia….

Scritto il 7 Febbraio 2011 at 16:48

@ Alfio 200:
Prendiamo il caso di Unicredit. Ci sono 4 valori. tanto per cominciare anche se è sempre Unicredit le garanzie sono differenti. Nel caso di Unicredit SpA, il primo valore è relativo al debito subordinato, il secondo relativo al debito senior.
Tutto chiaro?

🙂

alfio200
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 19:12

Tutto OK. Grazie ancora, DT!

utente01
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 20:59

dove si possono reperire informazioni sulla solvibilita’ di singoli istituti bancari? Mi interessa avere informazioni su hypo tirol bank, anche in ordine alla serieta’ dei loro PF.

Scritto il 7 Febbraio 2011 at 23:09

utente01@finanza,

Se hai bisogno di info riservate puoi anche contattarmi via email 🙂

utente01
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 09:17

Chiedo scusa per il mio intervento. In effetti sembra che abbia scambiato DT per un ufficio informazioni. Complimenti comuqnue per il vostro impegno e la qualita’ del blog.

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