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AUSSIE bond & trading

Scritto il alle 16:40 da gremlin

La banca centrale (Reserve Bank of Australia) ha lasciato invariato per il secondo meeting consecutivo il tasso di riferimento al 4,75%. Dall’ottobre 2009 sono stati effettuati ben 7 aumenti.

L’outlook 2011 sull’economia australiana è positivo; la ricostruzione conseguente ai disastri naturali che hanno recentemente colpito il Paese manterranno costante il livello di occupazione anche se al momento si evidenzia qualche difficoltà. Il dollaro australiano AUD è una valuta commodity la cui forza rispetto al dollaro USA è determinata dal maggior tasso d’interesse (carry trade) e dai prezzi elevati delle materie prime (l’Australia è esportatore netto di carbone, oro, metalli, gas, grano e carni). Al momento questa forza valutaria è anche alimentata dalla prospettiva (SWAP) di un aumento del tasso di riferimento di 0.50 punti nel corso del 2011 in due step, a giugno e dicembre.
L’AUD può perdere forza in caso di forte ribasso delle materie prime e di rallentamento delle esportazioni soprattutto verso Cina e Giappone; le manovre di stretta monetaria in Cina deprimono immediatamente la valuta ma hanno effetto di breve periodo. Anche l’abbandono del carry trade è fattore di ribasso di breve periodo (almeno finchè gli spread dei tassi Australia vs Usa/Giappone non si ridurranno) ma potrebbe essere violento in caso di forte storno azionario.

Operativamente
Equity
Ha sottoperformato rispetto a Dax e WS, in linea con eurostoxx; consigliabile solo strategia di stock picking, no listino

Bond
Molto interessanti i titoli espressi in AUD, sia per l’elevato rendimento degli high grade (rating AAA o AA) e sia per l’elevata probabilità di rivalutazione monetaria. Ne segnalo due a scadenza ravvicinata (cedole semestrali):
AU3CB0098697 National Austr. Bank 2013 5,75% (prezzo 100,0)
AU3CB0144525 HSBC 2015 6,75% (99,7)
Sono quotati anche Bei e Birs ma a scadenza più lunga.

Valuta
Il trading diretto sull’AUD può essere fatto, oltre al forex, anche sul future AUD/USD (ADSSH1) e relative opzioni, il tutto quotato sul CME. Questo future ha una volatilità storica nettamente inferiore al future EUR/USD e permette un’operatività molto più “tranquilla” anche di medio periodo. Il sentiment attuale è “comprare i ribassi e incrementare sopra 1,02”.

6 commenti Commenta
gioetf81
Scritto il 10 Febbraio 2011 at 17:26

Mi piace l’Australia per i vantaggi da te richiamati, ma occorre prestare attenzione al tema relativo al settore immobiliare. Segnalo a tal proposito questo spunto:

http://seekingalpha.com/article/235703-how-australian-banks-are-highly-exposed-to-a-sudden-liquidity-shock?source=feed

Per quanto riguarda l’investimento in bond, per gli investitori meno esperti forse meglio investire in un fondo obbligazionario denominato in AUD, che permette maggiore diversificazione rispetto ai singoli titoli.

gremlin
Scritto il 10 Febbraio 2011 at 17:44

gioetf81@finanza,

grazie per le precisazioni 🙂

che ognuno ne tenga conto secondo proprio giudizio
io faccio solo opzioni

mattacchiuz
Scritto il 10 Febbraio 2011 at 17:45

ragazzzzzzi il prossimo paese dove investire è l’egitto.
con ogni probabilità, avranno un presidente americano … :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

mattacchiuz
Scritto il 10 Febbraio 2011 at 22:24

avete visto che bello? appena a ws hanno saputo che il prossimo presidente egiziano sarà uno che di secondo mestiere lavorava per la CIA , hanno subito fatto festone!!

Gli USA continuano a esportare la loro e la nostra democrazia.

shoottheredc
Scritto il 11 Febbraio 2011 at 09:08

come sempre complimenti per il post…tutto molto interessante…
PS:per curiosità: quanto marginano le opzioni otm AUD/USD???

gremlin
Scritto il 11 Febbraio 2011 at 09:12

shoottheredc@finanza,

la marginazione iniziale dipende soprattutto dallo strike e dal mese contrattuale, comunque è assai contenuta se rapportata all’azionario: mediamente 800 euro/contratto

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