Anche la GERMANIA alle prese con una BANCA destinata al BAIL IN!

Scritto il alle 08:28 da Danilo DT

bremerlandesbank

Ma tu guarda, sembra proprio che ci sia una maledizione su Deutsche Bank. O forse sarebbe meglio chiamarla una resa dei conti.
Proprio qualche giorno fa, vi parlavo della cessione di crediti da parte di Deutsche Bank in ambito di shipping (crediti settore marittimo) in QUESTO POST.
Un segnale chiaro che qualcosa non stava andando per il verso giusto. Prezzo della transazione imprecisato, ma operazione quasi fulminea. Che ci sia qualche problemino in questo settore? E se il problema ce l’ha DB, non è che qualche altra banca rischia grosso, magari generando una sorta di “effetto subprime” su questo settore?
Detto, fatto.

A bond sold by Bremer Landesbank lost a quarter of its value on Thursday, after signs that state support for the struggling lender may be weaker than expected. The €50m contingent convertible bond fell nearly 27 cents to just above 73 cents on the euro, reports Thomas Hale in London.

The fall followed reports in the German media of comments from officials in Bremen and Lower Saxony that appeared to downplay the likelihood of traditional state support. The Landesbank has recently struggled due to a portfolio of shipping loans, and announced in June that it expects to take a €400m write-down.

The bank is majority owned by larger lender NordLB, which is in the process of planning measures to improve the banks capital position. (FT)

bremen-lb-chart-convertibleChart via ZeroHedge

Questa volta non vi parlo di DB ma di un’altra banca tedesca, più piccola. Si chiama Bremen Landesbank, una banca semi pubblica che appunto si trova in enorme difficoltà per una catena di default proprio nel settore dello shipping, ovvero marittimo. Sofferenze pari a 400 milioni di Euro che rendono l’istituto ormai sull’orlo del default. O forse sarebbe meglio dire “sull’orlo del bail in”. In verità in passato avevo letto che questa banca doveva essere comprata da Nord LB, che detiene oltre il 50% della stessa, ma poi il quadro di bilancio ha ovviamente cambiato le carte in tavola.
E ora che succederà? Ovvio, non ci possono essere due pesi e due misure. Ma di certo anche in altri paesi, e non solo in Italia, le banche hanno qualche problemino. Anche nella sempre critica e rigida Germania, che magari, dopo questa vicenda, sarà un pochino più collaborativa e disponibile sul discorso “salvataggio banche”.

PS: sull’effetto contagio e sul settore crediti dello shipping, ecco com’è la situazione tedesca.

(…) Il problema riguarda i crediti nei confronti del segmento shipping, le navi da trasporto merci su cui si basa da sempre l’economia delle città anseatiche (Amburgo, Brema, Lubecca), sottoposte a forte pressione dall’ultima crisi mondiale del 2008. Secondo il quotidiano tedesco Handelsblatt, Bremer deve effettuare svalutazioni per 700 milioni di euro su 7 miliardi di crediti dubbi legati allo shipping. E ha bisogno di altrettanto denaro, 700 milioni di euro, per ricapitalizzarsi. Il Cet 1 ratio della banca oggi è al 10,8%, piuttosto basso.

Sono cinque le banche tedesche esposte maggiormente alla crisi delle navi per un importo complessivo di circa 80 miliardi di euro. Oltre a Bremer vi è anche la sua controllante, NordLB, quindi Commerzbank, HSH Nordbank, DVB Bank (gruppo DZ Bank, sede a Francoforte, il quarto più importante polo creditizio in Germania, raggruppa oltre 900 banche cooperative), KFW (centro a Francoforte, nata dopo la seconda Guerra mondiale per amministrare i fondi del Piano Marshall). (MF)

Visto che alla fine una “mini” crisi subprime settoriale” è arrivata? Almeno adesso potremo dire che le banche tedesche “affondano”:

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Danilo DT

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1 commento Commenta
gnutim
Scritto il 8 Luglio 2016 at 09:01

avanti il prossimooooooo

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