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Weekly Eurozone Overview: salviamo la Grecia (e io pago!)
Key Data Points e spread Bund BTP: grazie agli interventi ed agli aiuti, la situazione favorisce decisamente Atene che continua ad essere in difficoltà ma a costi molto più contenuti
Se guardiamo lo spread Bund BTP, malgrado la crisi politlica italiana, possiamo comunque notare che siamo ben lontani dai livelli visti quando ci fu l’ingresso di Monti come capo del governo.
L’Italia ha fatto tanti sacrifici, siamo stati costretti dall’Unione Europea ad un piano di austerity senza precedenti. E state pur certo che l’austerity non è finita qui. Ma è altrettanto vero che l’Italia continua comunque a pagare un tasso di interesse che è troppo elevato se paragonato a quello di Germania e Francia (due nomi a caso).
Ma se è vera Unione Europea, è giusto che sul titolo a 10 anni ci sia una differenza di rendimento (o costo) di circa il 3.5%? E questo “spread” lo paghiamo noi, italiani, con le imposte, le tasse, il taglio dei contributi statali e così via.
Ma…guardate questo grafico.
E’ l’andamento del tasso di rendimento del titolo di stato greco a 10 anni. Da luglio si è praticamente dimezzato. E lo sapete come mai? Perché la Grecia la si vuol continuare a salvare. A tutti i costi. Ma voi lo sapete chi la sta salvando? Ovvio, NOI!!!
E la cosa bella è che in confronto noi italiani pagheremo molto di più rispetto alla Grecia.Vi lascio con la solita carrellata partendo come sempre dallo Spread BTP Bund…
Source (chart): MacromonitorSTAY TUNED!
DT
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Al di là delle baggianate che qualcuno si ostina a raccontare (“…Se guardiamo lo spread Bund BTP, malgrado la crisi politlica italiana, possiamo comunque notare che siamo ben lontani dai livelli visti quando ci fu l’ingresso di Monti come capo del governo….”) lo spread Bund/BTP ha toccato il suo massimo – nell’ultimo anno – a quota 537 nella scorsa estate, in piena era Monti.
La fonte (autorevole) é Il Sole 24 Ore: questo il link:
http://finanza-mercati.ilsole24ore.com/spread.php?QUOTE=spread-btp
In cambio il nostro genio (Monti):
– ci ha distrutto il PIL (che aveva trovato in territorio positivo) portandolo a -2,4%;
– ha fatto esplodere la disoccupazione (che aveva trovato sotto il 10%) ben oltre il 10% ;
– ha portato la pressione fiscale al massimo mondiale;
– ha dimezzato la produzione industriale e falcidiato i consumi;
– ha fatto nuovamente emigrare miliardi di Euro verso lidi più sicuri;
– ha soprattutto diffuso nuovamente lo sconforto, il pessimismo, e l’immagine dello Stato predatore e nemico dei cittadini.
Davanti a questi dati, niente da dire: un genio!
Gigi: Al di là delle baggianate che qualcuno si ostina a raccontare (“…Se guardiamo lo spread Bund BTP, malgrado la crisi politlica italiana, possiamo comunque notare che siamo ben lontani dai livelli visti quando ci fu l’ingresso di Monti come capo del governo….”) lo spread Bund/BTP ha toccato il suo massimo – nell’ultimo anno – a quota 537 nella scorsa estate, in piena era Monti.La fonte (autorevole) é Il Sole 24 Ore: questo il link:http://finanza-mercati.ilsole24ore.com/spread.php?QUOTE=spread-btpIn cambio il nostro genio (Monti):- ci ha distrutto il PIL (che aveva trovato in territorio positivo) portandolo a -2,4%;- ha fatto esplodere la disoccupazione (che aveva trovato sotto il 10%) ben oltre il 10% ;- ha portato la pressione fiscale al massimo mondiale;- ha dimezzato la produzione industriale e falcidiato i consumi;- ha fatto nuovamente emigrare miliardi di Euro verso lidi più sicuri;- ha soprattutto diffuso nuovamente lo sconforto, il pessimismo, e l’immagine dello Stato predatore e nemico dei cittadini.Davanti a questi dati, niente da dire: un genio!
caro GIGI, mi sembri “leggermente” di parte…… o sbaglio?:mrgreen:
Più che “voler salvare la Grecia” dovremmo sempre ricordarci che si vogliono salvare i creditori della Grecia, che sappiamo chi sono. Quindi noi stiamo pagando per salvare le banche dei paesi considerati virtuosi. I politici e i giornalisti ci propinano concetti che non corrispondono alla realtà (“fondo salvastati”, “salvare la Grecia”, ecc.), dobbiamo cercare di non adeguarci mai ai loro modi di esprimersi, o finiamo per raccontare una “realtà” che non esiste.
Gigi sarà anche di parte, ma non mi sembra che i suoi dati siano “inventati” – al contrario. La realtà è che l’euro-crociato Monti ha fatto tutto ciò che non avrebbe dovuto fare (vedasi “lista Gigi”), trascurando invece – in forma che mi verrebbe da definire “colposa” (per non usare termini piú drastici ed espliciti) – l’unica cosa che sarebbe stata veramente necessaria: cioè la (seria) riduzione della spesa pubblica.
La sua tanto attesa “spendig rewiew” è il famoso topolino partorito dalla motagna: meriterebbe una pagina ad honorem nella “Settimana Enigmistica” (alla voce “oscar della barzelletta”). La sua riforma del lavoro è una farsa. Di riforma della giustizia (10+X anni per una sentenza civile, per altro ad esito incerto) non una traccia. La riduzione dello spread (venduta come frutto della “linea Monti”) è in realtà solo conseguenza diretta della violazione dei trattati costitutivi della BCE imposta da Draghi (contro la resistenza della Bundesbank, ma con il tacito assenso degli altri membri).
A favore di Monti resta uno solo punto reale e incontestabile: il recupero di “immagine” nel consesso europeo. Un recupero peraltro inevitabile, visto che la discesa in campo di Monti, in realtà, faceva uscire di scena il senil giullare (di Arcore) che per anni aveva inondato di gaffe a dir poco imbarazzanti l’intera opinione pubblica europea. Ma a cosa serve, questo “recupero”, quando si riflette poi in forma cosí disastrosa nella realtà politico-economico italiana?
Come suggerisce Gigi (sia anche di parte…): i fatti (e i dati) parlano da soli.
L’interst payment vs GPD % mi sembra un po’ sovrastimato.
il tasso medio di rifinanziamento nel 2013 dovrebbe essere intorno al 3,6% che moltiplicato per il 120% di PIL da un 4,32.
Se poi consideriamo che il 65% del debito pubblico è in mano Italiana dobbiamo considerare un flusso netto verso gli investitori stranieri di 1.25 punti di PIL.
Che starebbero meglio in tasca nostra ma possiamo farcela.
Intanto guaradiamo positivamente ad una bilancia commerciale in attivo grazie alla riduzione dei consumi. PErchè non c’è nulla da fare, come in una famiglia indebitata, si deve spendere meno e guadgnare di più. Spendere meno all’estero e vendere di più all’estero.