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WALL STREET: tutto sotto controllo!
Sembra proprio che si guardi al futuro con grande positività. Le mani forti addirittura diventano NET LONG e quindi supportano in modo importante il rally che ci sta accompagnando da settimane. Analisi del COT report. (Guest post)
Cari amici, un’altra settimana è trascorsa, e ci avviamo ormai al termine di un anno davvero complicato e difficile, che credo resterà nella storia. L’intero pianeta ha dovuto infatti fare i conti con una terribile pandemia, che non ha risparmiato nessun Paese. All’inizio lo sconcerto e la paura è stata davvero grande. Oggi vi siamo ancora immersi, ma comincia quantomeno ad intravvedersi una via d’uscita, grazie all’imminente varo di numerosi vaccini, prodotti in tempi davvero record. Un traumatico accadimento che non poteva non determinare pesanti riflessi sull’economia, e sui mercati finanziari internazionali. A febbraio-marzo abbiamo infatti assistito al repentino crollo delle quotazioni azionarie, che in poche settimane persero circa il 35 % del proprio valore. Un crollo del tutto inatteso, causato da un fattore esogeno del tutto imprevisto ed imprevedibile. Un vero e proprio “ cigno nero “ che ridò fiato ai tanti profeti di sventura, che da oltre un decennio annunciavano, a vuoto, un crollo imminente dei mercati e dell’economia globale. Rammentate, credo, anche Voi, gli strali e le invettive di cui è stato oggetto, in quel periodo, il sottoscritto, colpevole, ai loro occhi, di essere un incallito perma-bullish, che per oltre un decennio aveva insensatamente sostenuto la bontà dell’economia globalizzata ed il conseguente ininterrotto rialzo dei mercati azionari. Il seguito lo conoscete bene. I mercati hanno recuperato tutto quanto perso ad inizio d’anno, e sono andati pure oltre. Oggi, il nostro benchmark azionario mondiale, l’S&P 500, quota infatti circa 3.700 punti, una cifra del tutto impensabile per Loro che lo vedevano diretto addirittura verso quota 1.000. Nel frattempo questi, del tutto improbabili, analisti, che vorrebbero riportare indietro le lancette della storia, riesumando antiche e vetuste barriere e ponti levatoi, ed impedire la libera circolazione di persone e merci, hanno perso il loro maggior referente politico, ossia il presidente Usa, Donald Trump. Costui, anche ieri, ha continuato a negare di aver perso le elezioni, e che l’esito per Lui infausto, è solo frutto di brogli ed oscuri maneggi. Tesi non suffragata però da alcuna prova, che getta ulteriore discredito su quella che era la più avanzata democrazia del Mondo. Un degno epilogo, di un periodo storico davvero infausto, sul quale molto presto calerà credo definitivamente il sipario. E’ infatti ormai tempo di voltare definitivamente pagina, e di riavviare rapidamente l’economia, molto provata da una pandemia virale davvero terribile ed inattesa. I mercati ci credono, non a caso hanno registrato un novembre con rialzi record, con buona pace degli ormai sempre più frustati ribassisti.
Ciò detto, andiamo ad esaminare le ultime indicazioni che ci provengono dallo scenario intermarket. Il dollar index continua a declinare, nell’ultima settimana perde l’1,19 % e retrocede a quota 90,81. Vista la situazione politica Usa è il minimo che possa accadere. Le commodities, invece, interrompono il loro recente e moderato trend rialzista, nell’ultima ottava stornano infatti dell’1,89 % in termini reali e gettano nuove ombre sulla tanto auspicata ripresa dell’economia. Segnali più incoraggianti giungono invece dal mercato obbligazionario. Il rendimento del bond decennale americano cresce infatti di ben 13 bps, e raggiunge quota 0,97 %. Immobile invece, il rendimento dei bond a 2 anni, fermo a quota 0,15 %. L’inclinazione della yield curve Usa, pertanto, si amplia fino a 82 bps, il massimo di questi ultimi terribili mesi. Del mercato azionario, abbiamo già detto, siamo su nuovi massimi storici per L’S&P 500, e ciò costituisce un ulteriore conferma alla nostra ormai datata e storica view rialzista.
Tanto premesso, passo ad esaminare gli ultimi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : + 2.023
Large Traders : – 10.939
Small Traders : + 8.916
Come prevedevamo, cambia ancora la configurazione e l’assetto del mercato dei derivati azionari Usa. Rispetto alla scorsa ottava, le variazioni, nelle posizioni dei vari operatori, sono state pari a soli 2.817 contratti. In particolare, i Large traders, anche questa settimana cedono l’intero lotto dei 2.817 contratti long, ed accentuano la loro nuova posizione, Net Short. Le Mani Forti, ossia i Commercial traders, acquistano invece altri 2.141 contratti long, ed invertono significativamente la loro posizione, che passa da Net Short a Net Long. Gli Small traders, infine, acquistano i residui 676 contratti long e consolidano la loro posizione, Net Long. Le movimentazioni di quest’ultima settimana, danno seguito a quanto avevamo già intuito 7 giorni orsono. Le Mani Forti, che solitamente usano questo mercato per coprirsi, in questa momento non né sentono assolutamente il bisogno, non a caso passano in posizione Net Long. Evidentemente hanno una grande fiducia nell’efficacia dei vaccini anti-covid, ed in una rapida ripresa dell’economia. Il nuovo assetto del mercato dei derivati azionari Usa è quello statisticamente più rialzista. I mercati però hanno corso già tantissimo, e mi riesce davvero difficile immaginare che possano andare nell’immediato molto oltre gli attuali livelli. Ciononostante, anche in questa occasione, rispetterò, come sempre le preziose indicazioni che provengono dai dati di questo importante, e spesso poco conosciuto, mercato, e riconfermo la mia ormai datata e storica view rialzista.
Mercato pertanto ancora in trend, che cercherò di tradare con il mio originale trading system, fondato sull’analisi del Cot Report, nonchè sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi dei due professori Usa, Jegadeesh e Titman, ed illustrato nel mio sito https://longtermmomentum.wordpress.com/. Nel corso di questo difficile 2020, il mio portafoglio, denominato “ AZIONI ITALIA – LTM “, registra un guadagno del 4,71 %. Nel contempo, il nostro benchmark di riferimento, il Ftse All Share, ha subito una perdita del 6,02 %. Conseguita pertanto, sino ad ora, una sovra-performance del 10,73 %, che riconferma la bontà del mio approccio operativo. Nei precedenti 7 anni il mio trading system ha infatti conseguito una sovra-performance media annua dell’ 8,7 %, e presenta un’equity line in progresso del 155 %. Questa settimana, in coerenza con quanto sopra esposto, non muto l’assetto del mio portafoglio, riconfermo cioè il 75 % delle mie posizioni long, ed il 25 % delle mie posizioni short, ossia una posizione Net Long pari al 50 % del mio portafoglio. Chi desiderasse approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ AZIONI ITALIA – LTM “ può, se vuole, consultare direttamente il mio sito.
Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di intermarketandmore buon trading.
LUKAS