WALL STREET: solita ennesima pausa ma…il trend rialzista continua

Scritto il alle 16:43 da Lukas

Mercato azionari in frazionale indebolimento. Solita mini correzione…nulla di più? GUEST POST: Analisi dei dati del CFTC (COT Report) secondo la personale visione di Lukas.

Cari amici, nella settimana appena trascorsa, le scorribande dei jihadisti iracheni hanno turbato la quiete dei mercati finanziari internazionali, anestetizzati da mesi dagli interventi di politica monetaria espansiva, attuati su scala globale, dalle diverse banche centrali.
Lo scenario intermarket ha registrato, come sempre accade in presenza di tensioni geopolitiche, un apprezzamento della valuta americana dello 0,2 %. Più rilevanti, invece, gli effetti sulle quotazioni delle commodities che, in termini reali, sono lievitate dell’1 %. In particolare, molto preoccupante appare l’ascesa delle quotazioni del crude oil che hanno velocemente raggiunto quota 106,76 dollari al barile. Nessun effetto di rilievo, si registra, invece, sul mercato obbligazionario. Il decennale Usa segna, infatti, un rendimento del 2,6 %, ossia solo 1 bps in più della scorsa settimana. Il bund tedesco, segna, invece, un rendimento dell’1,36 %, ossia 1 misero bps in più della scorsa settimana.

Il mercato azionario, infine, ha visto crescere la sua volatilità, che era da mesi su livelli davvero infimi. Per quanto concerne le quotazioni si sono, invece, registrati storni, tutto sommato, contenuti. In particolare, le preoccupanti gesta dei jihadisti iracheni, hanno arrestato la corsa al rialzo del nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, che ha registrato uno storno dello 0,68 % .

Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 14.275
Large Traders : -2.793
Small Traders : + 17.068

A differenza di quanto accaduto nel recente passato, questa volta trova nuovamente conferma l’inversione della configurazione complessiva del Cot report sui derivati azionari Usa, in auge dalla scorsa settimana. In particolare, nell’ultima ottava, si registrano movimentazioni dei diversi operatori pari a 13.048 contratti. In particolare, gli Small Traders, forse memori impauriti delle passate gesta jihaidiste, cedono ben 11.298 contratti long, e riducono la loro abituale posizione Net Long a livelli davvero esigui, di molto inferiore alla loro media storica. I Large Traders, cedono anch’essi 1.750 contratti long, e confermano, anche per questa settimana, la loro recente posizione Net Short. I Commercial Traders, sempre molto vigili ed attenti alle sorti del mercato, acquistano invece tutto il lotto di 13.048 contratti long, e dimezzano la consistenza della loro precedente posizione Net Short. La conferma della nuova configurazione, statisticamente ribassista, mi induce a pensare che la tanto auspicata correzione dei listini azionari Usa, sia praticamente già in corso. Nel contempo, proprio le movimentazioni di quest’ultima settimana, in particolare la notevole riduzione della posizione Net Long degli Small Traders, mi induce a pensare che anche quest’ultima correzione sarà di lieve entità, probabilmente ancor minore delle precedenti, e quindi non in grado di mutare il primario trend lateral-rialzista in corso, che pertanto riconfermo.

Trend lateral-rialzista, che, come ben sapete, preferisco tradare mediante lo stock picking sul più dinamico listino azionario italiano, effettuato secondo i dettami del “LONG TERM MOMENTUM“, le cui basi scientifiche sono esposte nel mio nuovo sito . Il preliminare check-up di borsa italiana, evidenzia, questa settimana, che il nostro indice globale, Ftse All Share, registra, dall’inizio dell’anno, un incremento del 16,3 %, che lo pone, insieme ad altri indici azionari asiatici, ai vertici mondiali del 2014. Inoltre, questa settimana, in concomitanza con il rialzo del prezzo del petrolio, abbiamo registrato una rotazione in favore del settore energetico, a danno dei titoli del settore della finanza. Rotazione settoriale, probabilmente temporanea, che abbisogna, a mio avviso, di ulteriori e più probanti conferme. Il mio portafoglio LTM, che registra, invece, un incremento del 21,8 %, ossia 5,5 punti percentuali in più del nostro indice globale, pur con qualche mutamento, non sarà pertanto strutturalmente modificato, e rimarrà costituto prevalentemente da titoli small cap, appartenenti ai settori della finanza, della tecnologia, e dell’auto.

Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore una nuova proficua settimana di trading .

Lukas

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