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WALL STREET: rimane sempre molta incertezza
Sui mercati restano ancora molte questioni aperte ed il COT Report della CFTC (Commodity Futures Trading Commission) ne continua a risentire, fornendoci un quadro che resta incerto e poco chiaro. [Guest post]
Cari amici, nella settimana appena trascorsa, i mercati finanziari internazionali, hanno nuovamente smentito le solite cassandre, e confermato che la situazione dell’economia reale è molto migliore di quanto loro credono. Il turnaround post-covid si dimostra infatti molto più forte e sostenuto di quanto previsto.
Dappertutto il Pil è visto in marcata risalita. Anche da Noi, in Italia, si prevede un recupero annuo del PIL pari al 6 %, che non era affatto scontato. Anche in questo difficile e drammatico frangente della storia, le politiche monetarie e fiscali iper-espansive adottate si sono pertanto rivelate giuste, e stanno producendo gli effetti benefici sperati.
Sembra addirittura che riescano, dopo oltre un decennio, a far fuoriuscire l’intero globo dalla terribile spirale deflattiva innescata dalla crisi finanziaria dell’anno 2008. In molti temono l’inizio del cosiddetto tapering, ossia la riduzione degli acquisti di titoli obbligazionari da parte delle diverse Banche Centrali.
Non capisco i motivi di tale timore. Se le Autorità Monetarie contrarranno i loro stimoli all’economia, vorrà dire che questa ne ha meno bisogno, e che è in grado di andare avanti a prescindere da essi. O forse qualcuno spera che le Banche Centrali siano del tutto autolesioniste, e che ritirino i loro aiuti in assenza di una sostenuta crescita economica ? Regalandogli magari il tanto invocato, e per fortuna, mai avvenuto, crollo dei mercati ? Io credo che costoro non abbiano ancora ben chiaro quale sia lo stato attuale dell’economia, e soprattutto quali siano le prospettive future della stessa.
Continuano infatti imperterriti a prefigurare rischi di crolli del sistema, del tutto fantasiosi ed improbabili, con la speranza forse di poter favorire e riesumare vecchi regimi politici, finiti da tempo ormai immemore, nella spazzatura della storia. Credo che nel prossimo decennio andranno incontro a delusioni ancor più cocenti di quelle già vissute in quello appena trascorso. Ce lo dicono già i mercati, ed in particolare quelli da Loro più disprezzati, ossia i mercati azionari, che com’è ben noto, intravvedono sempre prima ciò che accadrà in futuro.
Cosa vuol significare infatti lo straordinario rimbalzo post-covid di questi ultimi 18 mesi ? Che la bolla sia stata ulteriormente alimentata e gonfiata ? Ma non scherziamo, oggi l’economia, a differenza che nel passato, ha due straordinari motori di propulsione. Uno di natura privata, che si avvale di un’incredibile fase d’innovazione tecnologica, e per tale motivo sempre più efficiente e produttivo. Ed uno di natura pubblica, che accompagna con scelte di politica monetaria e fiscale oculate e lungimiranti, lo sviluppo della società e delle imprese.
Con ciò non voglio dire che le quotazioni azionarie continueranno a salire all’infinito. Molto di tutto ciò è stato infatti già scontato dai listini, e dagli operatori più lungimiranti. Per il futuro, invece, molto importanti risulteranno le capacità di governare la nuova fase di sviluppo del sistema capitalistico di produzione, ed in particolare la capacità di evitare gli eccessi e gli errori compiuti in questo inizio di secolo.
Dopo le sopra esposte considerazioni, d’ordine generale, andiamo ad esaminare, cosa ci indica, al momento, lo scenario intermarket. Il dollar index, nell’ultima ottava, si dimostra ancora tonico . Lievita infatti dello 0,14 %, e raggiunge quota 93,28. Le commodities continuano anch’esse a lievitare, crescono infatti di un ulteriore 1,61 %, in termini reali, confermando in tal modo lo straordinario periodo di forza dell’economia reale.
Conferme al riguardo giungono finalmente anche dal mercato obbligazionario. Il rendimento del bond decennale Usa, lievita infatti di 9 bps, e raggiunge quota 1,45 %. Anche il rendimento del bond a 2 anni, lievita di 4 bps, e raggiunge quota 0,27 %. L’inclinazione della yield curve Usa, pertanto, si amplia ancor di più e raggiunge quota 118 punti, lasciando ben sperare sul tasso di crescita futura dell’economia I mercati azionari, in salutare fase correttiva, non sbandano. L’S&P 500 rimbalza infatti dello 0,51 % e quota oggi 4.455,48 punti.
Tanto premesso, passo ad esaminare gli ultimi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : – 18.424
Large Traders : + 3.174
Small Traders : + 15.250
Si riconferma, dunque, la configurazione ed il nuovo assetto del Cot Report sui derivati azionari Usa. Nella scorsa settimana le variazioni, nelle posizioni dei vari operatori, sono state pari a 4.192 contratti.
In particolare, i Commercial Traders, le MANI FORTI di questo mercato, cedono altri 3.935 contratti long, e consolidano la loro abituale posizione di copertura, Net Short. I Large Traders, cedono anch’essi 257 contratti long, ma mantengono, seppur di misura, la loro nuova posizione, che rimane Net Long. Gli Small Traders, infine, acquistano l’intero lotto dei 4.192 contratti long, e rafforzano la loro posizione, Net Long.
Le movimentazioni di quest’ultima ottava, riconfermano una configurazione storicamente incerta ed alquanto volatile. Come già accennato, i mercati azionari hanno già scontato gran parte delle buone notizie inerenti l’economia reale, che oggi trovano puntuale conferma. Peccato per chi non vi abbia ancora una volta creduto.
Oggi invece i mercati appaiono più cauti. Attendono probabilmente di capire meglio quale saranno le decisioni prossime venture sia delle Autorità monetarie, che dei Governi, in merito a politiche monetarie e fiscali. Nel frattempo, si prendono una meritata pausa di riflessione, ed accennano ad una fisiologica e salutare correzione, che appare allo stato del tutto lineare ed ordinata. Insomma i mercati azionari, dopo una forsennata corsa al rialzo, presentano oggi delle prospettive meno esaltanti del recente passato, e proseguiranno in futuro in maniera e misura molto più morigerata e cauta.
D’altronde il molto di buono che arriva dall’economia reale è già stato scontato dagli stessi. Ciò detto, non vedo però, allo stato, addensarsi particolari nubi sugli stessi. Confermo quindi la mia strategica view, cautamente positiva, per il settore equity, ma coerentemente alle sovra esposte argomentazioni, mantengo un atteggiamento ed un’esposizione più cauta rispetto al recente passato.
Mercato dunque in cerca di ulteriori prospettive, che cercherò di tradare con il mio originale trading system, fondato sull’analisi del Cot Report, nonchè sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi dei due professori Usa, Jegadeesh e Titman, ed illustrato nel mio sito https://longtermmomentum.wordpress.com/. In questi primi mesi del 2021, il mio portafoglio, denominato “ AZIONI ITALIA – LTM “, ha conseguito un guadagno del 5,56 %.
Nel contempo, il nostro benchmark di riferimento, il Ftse All Share, ha registrato un guadagno del 16,92 %. Conseguita pertanto, sinora, una sotto-performance dell’11,36 %, causata dalla nostra iniziale prudenza, nonché da un evidente deficit di momentum, sul nostro listino, nei primi mesi dell’anno. Nei precedenti 8 anni, invece, il mio trading system ha conseguito una sovra-performance media annua del 9,9 %, e presenta un’equity line in progresso del 175 %. Questa settimana in coerenza con quanto sopra esposto, muto leggermente l’assetto del mio portafoglio, innalzo cioè dal 65 al 70 % le mie posizioni long, ed riduco nel contempo dal 35 al 30 % le mie posizioni short, ossia assumo una posizione Net Long, pari al 40 % del mio portafoglio.
Chi desiderasse approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ AZIONI ITALIA – LTM “ può, se vuole, consultare direttamente il mio sito.
Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di intermarketandmore buon trading.
LUKAS