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WALL STREET: il mercato si prepara all’arrivo di Trump
Sembra che sui mercati finanziari regni la calma. in reatà è visibile una certa attività di coloro che si stanno preparando ai cambiamenti prossimi venturi, e che porteranno a maggiore volatilità. Solita analisi del COT Report. [Guest post]
Cari amici, nella settimana appena trascorsa, i mercati finanziari internazionali hanno assunto un atteggiamento di quasi stand-by aspettando l’insediamento ufficiale della nuova amministrazione Usa. Stand- by che non fa comunque venir meno la fiducia nelle nuove misure di politica economica annunciate da Donald Trump.
In quest’ultima ottava, lo scenario intermarket ha evidenziato, come accennato, limitate movimentazioni nelle quotazioni degli asset. In particolare, solo il dollar index ha mostrato una certa debolezza, stornando dell’1 %. Stabili, invece, le quotazioni delle commodities, che in termini reali crescono dello 0,3 %. Situazione, quella delle commodities, ben diversa di quella di 12 mesi orsono, quando le stesse raggiungevano il loro minimo, ad un livello inferiore del 20 % rispetto a quello attuale. Il mercato obbligazionario, dopo lo storno ingente subito nelle settimane post voto, cerca invece lentamente un nuovo equilibrio. In particolare, i rendimenti dei bond decennali Usa, cedono altri 2 bps ed arretrano sino a quota 2,40 %. Evidenzio che nell’ultimo mese lo storno dei rendimenti Usa è stato pari a 20 bps, morigerando in tal guisa le aspettative circa un’immediata accelerazione dell’economia americana. Migliori segnali giungono invece dal fronte europeo. I rendimenti del bund decennale della Germania, continuano infatti a crescere e raggiungono quota 0,34 %. Ciò mi induce a pensare che, anche in Europa, il periodo più duro della crisi è forse alle nostre spalle. Quasi in stallo, infine, appaiono i mercati azionari. Il nostro benchmark azionario mondiale, l’S&P 500, arretra infatti impercettibilmente dello 0,1 % e si mantiene in prossimità dei massimi di sempre, a quota 2.274,64.
Ciò premesso, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : – 22.209
Large Traders : + 17.991
Small Traders : + 4.218
Si riconferma, pertanto, la nuova configurazione del mercato dei derivati azionari Usa, affermatasi nella scorsa ottava. Nell’ultima settimana si sono, tuttavia, registrate altre significative variazioni nelle posizioni nette dei vari operatori, pari a 18.693 contratti. In particolare, i Large Traders, mostrano improvvisamente meno fiducia ed esuberanza, cedono infatti l’intero lotto dei 18.693 long e dimezzano l’entità della loro posizione Net Long. I Commercial Traders, invece, temendo il venir meno del clima di fiducia instauratosi nel periodo post-voto Usa, acquistano gran parte del lotto, ossia 16.531 contratti long, e riducono in misura consistente la loro precedente posizione Net Short. Gli Small Traders, infine, in maniera non proprio scontata, acquistano altri 2.162 contratti long, e riconfermano la loro nuova posizione Net Long. Le movimentazioni di quest’ultima ottava, ancora molto ingenti, pur riconfermando la configurazione lateral-rialzista più abituale e ricorrente nel mercato dei derivati azionari Usa, esprimono quasi la necessità di una correzione tecnica per gli indici azionari Usa. Correzione sinora impedita dal clima di eccessiva fiducia prodottosi dopo l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti d’America. Fiducia che non credo verrà meno neanche in questa ottava, in cui avverrà l’insediamento ufficiale della nuova Amministrazione Usa. A più lungo termine, invece, anche se l’esame oggettivo dei dati macroeconomici sembra al momento scongiurarlo, non escludo, data la natura controversa del personaggio Trump, aumenti improvvisi di volatilità ed incertezza sui mercati azionari sia Usa che mondiali.
Futuro prossimo che si prospetta, quindi, abbastanza incerto, che cercherò, come sempre, di tradare con il mio originale trading system, fondato sullo sfruttamento e sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi e nelle ricerche dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Dopo la seconda settimana dell’anno 2017, il mio portafoglio “ Azioni Italia – LTM “, registra una performance positiva pari al + 1,23 %. Performance, tuttavia, inferiore a quella realizzata dal Ftse All Share, pari, nel contempo, al + 1,73 %. Una sotto-performance dello 0,5 %, ascrivibile all’inatteso capitombolo subito dal titolo FCA, compreso nel mio portafoglio, che non intacca comunque la mia fiducia sulla bontà delle indicazioni operative derivanti dalle ricerche dei due noti professori Usa, che negli ultimi 4 anni ci hanno regalato una sovra-performance media annua pari al 20,8 %. Coerentemente con la mia positiva view d’ordine generale, questa settimana, riconfermo la mia esposizione sul mercato azionario italiano, costituita dall’85 % di posizioni long, e dal 15 % di posizioni short, ossia da una posizione Net long pari al 70 % del mio portafoglio. Chi desiderasse approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ può consultare, se vuole, direttamente il mio sito.
Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.