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WALL STREET: fino a quando le banche centrali riusciranno a sorreggere i mercati?

Scritto il alle 13:14 da Lukas

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GUEST POST – Indici sostenuti dalla politica monetaria (reale e prospettata) della banche centrali ma aumentano le divergenze. Fino a quando riusciranno a far reggere il mercato? Analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.

Cari amici, nella settimana appena trascorsa, abbastanza interlocutoria, i mercati finanziari internazionali, sempre ben rassicurati e protetti dalle banche centrali, hanno sostanzialmente confermato tutti i principali trends degli ultimi mesi.

Lo scenario intermarket, infatti, sul piano valutario, ha registrato un consolidamento del dollar index, apprezzatosi comunque del 9 % negli ultimi 4 mesi, una stabilizzazione del rapporto di cambio EURUSD, ed un deprezzamento ulteriore del rapporto di cambio USDYEN, scivolato ormai a quota 116,29, che alimenta, peraltro, il ben noto fenomeno del carry-trade. Le commodities, invece, soprattutto a causa dell’ingente caduta delle quotazioni del petrolio, registrano uno storno settimanale dello 0,8 % in termini reali, ma nel loro complesso sembrano voler arrestare il marcato declino degli ultimi mesi. Il mercato obbligazionario resta, invece, del tutto tranquillo. Il bond decennale Usa segna, infatti, un tasso del 2,32 %, ossia solo 2 bps in più della scorsa settimana, ma ancora ben 71 bps in meno del tasso d’inizio d’anno. Il bund tedesco, invece, continua a ritoccare i minimi storici dei suoi rendimenti, oggi allo 0,79 %, in calo di altri 3 bps rispetto alla scorsa settimana, e ben 114 bps in meno dall’inizio del 2014. I mercati azionari, infine, hanno ribadito le attuali palesi divergenze di trend tra le due sponde dell’Atlantico. Anche in quest’ultima settimana, infatti, il benchmark azionario Usa, l’S&P 500, ha registrato una crescita dello 0,4 %, ed ha nuovamente ritoccato i suoi massimi storici, mentre tutti i listini europei hanno confermato il loro trend lateral-ribassista, che riflette fedelmente la stagnazione economica dell’area.

Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 41.495

Large Traders : + 19.316

Small Traders : + 22.179

07 Nov. 16 15.12

Si conferma, pertanto, la configurazione generale del mercato dei derivati azionari Usa della scorsa settimana. In quest’ultima ottava le movimentazioni dei diversi operatori risultano pari a 10.999 contratti. In particolare, i Large Traders, notoriamente trend following, manifestano più fiducia, acquistano dagli altri operatori l’intero lotto dei 10.999 contratti long, e consolidano la loro posizione Net long. Gli Small Traders, invece, stranamente, non si mostrano particolarmente fiduciosi, cedono 2.036 contratti long, e mantengono la loro abituale posizione Net Long su livelli statisticamente modesti e non esuberanti. I Commercial Traders, infine, dopo i massicci interventi delle scorse settimane, sembrano voler nuovamente lasciare il testimone dell’iniziativa ai large traders, e cedono loro altri 8.963 contratti long. Il parziale disimpegno dei Commercial Traders delle ultime 2 settimane, mi lascia alquanto scettico circa le ulteriori prospettive rialziste dei mercati azionari Usa. Inoltre le divergenze palesi, già segnalate nelle scorse settimane, tra gli andamenti delle large cap e delle small cap, nonché con gli andamenti dei correlati High Yield Bond, non sono state affatto riassorbite. Credo, pertanto, che il mercato azionario Usa debba quantomeno moderare e correggere gli eccessi rialzisti di queste ultime settimane.

Dunque divergenze da riassorbire e vision correttiva ribadita, che trova conferma anche nel mio personale metodo di stock picking, condotto sul listino azionario italiano, che, come ben sapete, si propone di sfruttare l’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, individuato in pregevoli ricerche, presente in tutti mercati finanziari, ed i cui presupposti scientifici sono esposti nel mio nuovo sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Il preliminare check-up settimanale di borsa italiana evidenzia, infatti, un saldo annuo negativo dello 0,9 % e prospettive ancora incerte. Il mio portafoglio, denominato “ Azioni Italia – LTM “, registra, invece, una performance annua del 23,6 %, in calo di 0,3 punti nell’ultima settimana, ma ben 24,5 punti percentuali sopra la performance registrata dal nostro benchmark nazionale, che ci dà piena conferma dell’esistenza, anche sul mercato italico, dell’effetto “ momentum “ evidenziato nelle ricerche e negli studi scientifici dei professori  Jegadeesh e Titman. Questa settimana, in perfetta coerenza con la mia vision generale circa le prospettive dei mercati azionari, confermo la composizione prudente del mio portafoglio, costituito da soli 6 titoli azionari, coperti peraltro per il 40 % del suo ammontare da Etf short . Rammento a tutti gli interessati che, anche questa settimana, possono, se lo desiderano, consultare gratuitamente la composizione specifica del Portafoglio LTM sul mio sito. Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore una nuova proficua settimana di trading .

Lukas

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3 commenti Commenta
zanna71
Scritto il 17 Novembre 2014 at 19:58

Ma scusa Lukas, qual’ e’ il tuo sito????
Grazie.
Zanotti Roberto di Cesena.

Lukas
Scritto il 17 Novembre 2014 at 21:35

zanna71@finanzaonline,

Caro Roberto, credo che tu non abbia letto attentamente il mio post……ove il link del mio sito è ben evidenziato.

zanna71
Scritto il 18 Novembre 2014 at 15:18

Scusami, hai ragione!!!
Chiedo perdono !!!

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