WALL STREET: continua il copione già noto
GUEST POST – banche centrali che comunicano al mercato la volontà di restare le vere protagoniste. Analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.
Cari amici, nella trascorsa settimana, i mercati finanziari internazionali, confortati dalle affermazioni della neo-presidente della Fed Janet Yellen, circa il proseguimento della politica monetaria espansiva, hanno ancora una volta confermato tutti i trends in auge negli ultimi mesi.
Lo scenario intermarket, in particolare, ha registrato un nuovo storno delle quotazioni del dollaro Usa, deprezzatosi in settimana dello 0,56 %. Storno della valuta Usa che ha alimentato, anche in questa ottava, l’ennesima contrazione in termini reali delle quotazioni delle commodities, svalutatesi, negli ultimi 12 mesi, di un buon 13 %. Coerentemente, anche i tassi d’interesse, hanno, questa volta, registrato un lieve storno. In particolare, il rendimento del decennale Usa ha segnato a fine settimana un tasso del 2,7 %, rispetto al 2,75 % di sette giorni prima, al pari del bund tedesco che segna un rendimento dell’1,7 %, rispetto all’1,75 % di una settimana fa.
L’attenuazione delle preoccupazioni sul fronte tassi ha dato la stura all’ennesimo corposo rimbalzo del mercato azionario. In particolare il nostro benchmark azionario di riferimento, l’S&P 500, ha segnato un incremento settimanale dell’ 1,56 %, ed è ormai giunto ad un passo dall’inimmaginabile, sino a qualche tempo fa, soglia dei 1800 punti. Come già evidenziato in altre occasioni, si può amare o odiare questo ininterrotto e stupefacente rialzo dell’equity, ma l’importante è esserci dentro.
Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : – 90.067
Large Traders : + 61.674
Small Traders : + 28.393
Si riconferma, dunque, la configurazione complessiva del Cot Report sui derivati azionari Usa, in auge ormai da ben 15,5 mesi, ossia dalla fine del luglio 2012. In quest’ultima settimana, i Commercial Traders hanno lievemente ridotto di 9.462 contratti la loro sempre ingente posizione di copertura Net Short. Per contro sia i Large che gli Small traders hanno anch’essi leggermente ridimensionato di un pari ammontare di contratti le loro ancor ottimistiche posizioni Net Long. La moderata evoluzione del mercato dei derivati azionari Usa, non sembra, pertanto, indicare alcun significativo mutamento del sentiment dei diversi operatori. Ciò mi induce a confermare, anche in questa occasione, con rinnovata convinzione, la mia ormai datata e nota vision rialzista circa l’andamento dei mercati azionari Usa.
Per quanto concerne, infine, la mia operatività, attuata, da quest’anno, non tramite i direzionali ETF, bensì attraverso lo stock picking condotto sul listino azionario italiano, sulla base della strategia “ LONG TERM MOMENTUM “, ossia scegliendo indici, settori e titoli che presentano le migliori performance negli ultimi 6-12 mesi, registro, dall’inizio dell’anno, un guadagno del 45,4 %, a fronte di un concomitante rialzo dell’indice FTSE ALL SHARE del 15,8 %. Dunque una sovra-performance di ben 29,6 punti percentuali, in rialzo del 3,5 % nell’ultima settimana. Rialzo quest’ultimo, che testimonia e dimostra che le recenti indicazioni del settimanale check-up di borsa italiana, circa la maggior forza relativa dai titoli a media e piccola capitalizzazione, in un listino nuovamente disallineato dal trend dei maggiori listini azionari mondiali, erano fondate ed esatte. Riconfermo, quindi, per 9/10 il mio precedente portafoglio, costituito ora da 8 titoli del Mid-Cap, da 2 del Ftse Star, tutti appartenenti ai settori dei Beni e Servizi al Consumo, Industria e Tecnologia.
Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore una serena e proficua settimana.
Lukas
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Da fine agosto 2012, Lukas purtroppo non indica più i titoli.
Forse per le polemiche di maggio ’12 sul suo blog.
Purtroppo così è diventato solo autoreferenziale e autocelebrativo.
Peccato. 🙁
Io comunque continuo a leggerlo tutte le settimane.
Mai pensato di scrivere in maniera autoreferenziale e autocelebrativo.
Su consiglio di Dream non ho mai pubblicato i titoli del mio portafoglio, limitandomi solo a dare delle indicazioni che credo siano comunque utili. Su un portafoglio di 10 titoli, dire di averne 8 del Ftse Mid Cap ( indice che ne contiene solo 60 ), indicare inoltre i settori degli stessi, non mi sembra un indicazione da poco.
Comunque ho proposto a Dream e Gremlin di pubblicare il mio portafoglio LTM e le sue evoluzioni settimanali su Compass. Se accetteranno la mia proposta potrete presto sapere nel dettaglio quali sono i titoli che settimanalmente compongono il mio portafoglio.
Ciao e grazie.
La giornata di oggi conferma le indicazioni del mio settimanale check-up di borsa italiana :
FTSE ALL SHARE – 1,64 %
FTSE MIB – 1,77 %
FTSE MID CAP – 0,33 %
FTSE SMALL CAP – 0,39 %
FTSE MICRO CAP -0,29 %
FTSE STAR -0,34 %
In un giornata pessima il mio portafoglio ha retto alla grande……tante giornate come questa hanno prodotto nel corso dell’anno una sovra-performance di circa 30 punti percentuali.
Dunque nessuna autocelebrazione….solo presa d’atto di ciò che normalmente accade.
… ma a noi, frasi del tipo:
“Per quanto concerne, infine, la mia operatività, attuata, da quest’anno, non tramite i direzionali ETF, bensì attraverso lo stock picking condotto sul listino azionario italiano, sulla base della strategia “ LONG TERM MOMENTUM “, ossia scegliendo indici, settori e titoli che presentano le migliori performance negli ultimi 6-12 mesi, registro, dall’inizio dell’anno, un guadagno del 45,4 %, a fronte di un concomitante rialzo dell’indice FTSE ALL SHARE del 15,8 %. Dunque una sovra-performance di ben 29,6 punti percentuali, in rialzo del 3,5 % nell’ultima settimana. Rialzo quest’ultimo, che testimonia e dimostra che le recenti indicazioni del settimanale check-up di borsa italiana, circa la maggior forza relativa dai titoli a media e piccola capitalizzazione, in un listino nuovamente disallineato dal trend dei maggiori listini azionari mondiali, erano fondate ed esatte. Riconfermo, quindi, per 9/10 il mio precedente portafoglio, costituito ora da 8 titoli del Mid-Cap, da 2 del Ftse Star, tutti appartenenti ai settori dei Beni e Servizi al Consumo, Industria e Tecnologia.”
che beneficio portano?